Scontrino elettronico 2020: cosa cambia per i commercianti. Le regole

Paolo Ballanti 17/01/20
Scarica PDF Stampa
Il 2020 ha portato importanti novità per i commercianti. Dal 1° gennaio è obbligatoria l’emissione del cosiddetto scontrino elettronico, un documento commerciale che può essere rilasciato solo con appositi registratori di cassa o avvalendosi della procedura web sul sito dell’Agenzia delle entrate.

Per i consumatori non cambia nulla. Continueranno a ricevere un documento cartaceo a riprova dell’acquisto del bene o servizio.

Discorso diverso per gli esercenti. Grazie ai registratori telematici, alla chiusura della cassa le informazioni sulle transazioni effettuate sino a quel momento saranno trasmesse automaticamente all’Agenzia delle entrate, senza alcuna possibilità di modifica o manomissione.

Al fine di consentire agli interessati di sostituire i registratori di cassa, è prevista una moratoria sulle sanzioni fino al 30 giugno 2020.

Analizziamo le novità nel dettaglio.

Scontrino elettronico 2020: per chi è in vigore 

L’obbligo degli scontrini elettronici decorre dal 1° gennaio 2020, dopo una prima applicazione dal 1° luglio 2019 per chi nel 2018 aveva realizzato un volume d’affari superiore ai 400 mila euro.

Dall’alba di quest’anno invece tutti sono chiamati a rispettare l’obbligo. I soggetti interessati sono tutti coloro che effettuano operazioni di commercio al minuto e attività assimilate per le quali non è obbligatoria l’emissione della fattura. Oltre ai commercianti, coinvolti anche tutti coloro che producono ricevute fiscali (alberghi, ristoranti e artigiani).

Le entità coinvolte dovranno emettere dal 1° gennaio scorso, in sostituzione degli scontrini, un documento commerciale che potrà essere prodotto esclusivamente da:

  • Registratore di cassa telematico;
  • Procedura online gratuita resa disponibile dall’Agenzia delle entrate.

La scelta tra i due strumenti dipende dalla frequenza delle operazioni. Per gli esercenti che già utilizzavano un registratore di cassa e sono chiamati a gestire un elevato numero di transazioni è consigliabile il Registratore telematico. Nulla vieta, ad esempio per l’artigiano, ricorrere al Registratore telematico nel punto vendita e, al contrario, il portale web per il personale che svolge manutenzioni o attività presso le abitazioni.

Scontrino elettronico 2020: il registratore di cassa telematico

Il Registratore telematico è un registratore di cassa in grado di connettersi a internet. È possibile scegliere tra un RT fisso o portatile. Eventualmente si può adattare il registratore di cassa già utilizzato.

Sono numerosi i registratori in commercio in commercio ma è fondamentale sceglierne uno che rispetti le specifiche tecniche contenute nel provvedimento dell’Agenzia delle entrate del 28 ottobre 2016.

Come avveniva per i registratori tradizionali, quelli telematici memorizzano ogni singola operazione ed emettono il documento commerciale, ma a differenza dei loro antenati, i registratori al momento della chiusura di cassa predispongono automaticamente un file (non modificabile) con i dati delle transazioni della giornata lavorativa. Il file viene trasmesso all’Agenzia delle entrate.

Importante: il registratore telematico può essere utilizzato anche in assenza di una connessione internet durante le fasi di memorizzazione delle operazioni e stampa dei documenti commerciali ma, in sede di chiusura di cassa e generazione del file per l’Agenzia entrate, è necessario collegare l’apparecchio alla rete fino al termine delle operazioni.

Procedura web alternativa al Registratore telematico 

In alternativa al Registro telematico l’esercente può utilizzare la procedura web “documento commerciale online” presente nella sezione “Fatture e corrispettivi” del sito dell’Agenzia delle entrate.

Scontrino elettronico 2020: chi è escluso dall’obbligo 

Esonerate dall’obbligo dello scontrino elettronico le operazioni individuate dal Decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 10 maggio 2019, come ad esempio:

  • Prestazioni di trasporto pubblico collettivo;
  • Operazioni effettuate a bordo di una nave, di un aereo o di un treno nel corso di un viaggio internazionale (come le crociere internazionali);
  • taxi

Agevolazioni sull’acquisto del Registratore 

Per l’acquisto del Registratore telematico o l’adattamento di quello tradizionale è riconosciuto, nel 2019 e 2020, un credito d’imposta pari al 50% del costo sostenuto per ciascun strumento fino ad un massimo di 250 euro (in caso di acquisto) e 50 euro (per l’adattamento).

Il credito d’imposta può essere utilizzato per pagare meno IVA a partire dalla prima liquidazione periodica successiva al mese in cui è stata registrata la fattura di acquisto o pagato l’adattamento (con strumenti tracciabili).

Dal punto di vista documentale, la trasmissione dei dati all’Agenzia delle entrate rende superflua e non obbligatoria la tenuta del registro dei corrispettivi e la conservazione delle copie dei documenti commerciali rilasciati alla clientela. Tramonta anche il libretto di servizio per chi adotta il Registratore telematico.

Scontrino elettronico 2020: le sanzioni

L’omessa memorizzazione o trasmissione dei corrispettivi ovvero la presenza di dati incompleti o falsi comporta una sanzione pari al 100% delle somme non regolarmente trasmesse all’Agenzia delle entrate, con un minimo di 500 euro. In aggiunta, in caso di recidiva si incorre nella sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività.

Per recidiva si intende la commissione di quattro distinte violazioni nell’arco di un quinquennio.

E’ prevista una moratoria sulle sanzioni fino al 30 giugno 2020, per consentire agli esercenti di acquistare il Registratore telematico.

Discorso diverso per chi, già dal 1° luglio 2019, è tenuto a rilasciare lo scontrino elettronico. Parliamo di chi nel 2018 ha fatturato oltre 400 mila euro. Per queste realtà commerciali la moratoria è finita il 31 dicembre 2019.

Sull’argomento potrebbe interessarti il volume:

Paolo Ballanti

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento