Prestazioni Inps sostegno al reddito: caratteristiche, requisiti, come richiederle

Paolo Ballanti 05/08/19
Scarica PDF Stampa
La normativa italiana prevede numerose forme di sostegno al reddito destinate al singolo lavoratore o all’intero nucleo familiare e motivate da esigenze di salute, economiche o legate alla perdita dell’occupazione.

Tutte le prestazioni Inps sostegno al reddito sono gestite dallo stesso Ente Previdenziale. Per richiederle è sufficiente collegarsi al sito dell’Istituto e selezionare “Prestazioni a sostegno del reddito: accesso al portale delle domande”. E’ tuttavia necessario possedere il PIN INPS o in alternativa un’identità SPID o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

In alternativa è disponibile il Contact Center Inps al numero 803.164 (da rete fissa) o 06.164.164 (da rete mobile). Chi è sprovvisto delle credenziali richieste può inviare le domande anche tramite patronati o intermediari abilitati.

Si ricorda che per il pagamento diretto delle prestazioni da parte dell’Inps è necessario compilare anche il modulo SR163 e specificare la modalità di pagamento prescelta.

Vediamo alcune delle prestazioni di sostegno al reddito che si possono richiedere all’Inps.

Consulta gli approfondimenti sulle Prestazioni Inps

Prestazioni Inps sostegno al reddito: Indennità di disoccupazione Naspi

L’indennità di disoccupazione Naspi è quella prestazione economica riconosciuta dall’Inps a copertura dei periodi non retribuiti derivanti dalla perdita del lavoro per ragioni indipendenti dalla volontà del soggetto.

La Naspi viene erogata mensilmente per un importo e una durata legati ai contributi versati nei 4 anni precedenti la cessazione del rapporto, nel rispetto comunque di un tetto pari a 1.328,76 euro mensili e per una durata non superiore a 24 mesi.

Oltre ad essere in stato di disoccupazione la Naspi spetta per coloro che hanno totalizzato almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti la perdita del lavoro e possono far valere almeno 30 giorni di effettivo lavoro nei 12 mesi precedenti l’interruzione del rapporto.

Leggi anche: “Naspi 2019: calcolo, importo massimo, durata e decorrenza”

Prestazioni Inps sostegno al reddito: Bonus bebè

Il Bonus Bebè detto anche assegno di natalità è una somma riconosciuta inizialmente a beneficio dei nati o dei minori adottati nel triennio 2015 – 2017, successivamente esteso anche al 2018 e al 2019.

L’importo spetta fino al compimento del primo anno di età o di ingresso del minore nel nucleo familiare, a condizione che l’ISEE complessivo (comprensivo di tutti i familiari) non sia superiore a 25 mila euro.

L’ammontare dell’assegno varia in base all’ISEE:

  • Se l’ISEE non supera i 7 mila euro l’assegno mensile è di 160 euro per un massimo di 12 mesi;
  • Se l’ISEE supera i 7 mila euro l’assegno mensile è di 80 euro per un massimo di 12 mesi.
Isee 2019, nuovi requisiti e calcolo

L’importo viene maggiorato del 20% in caso di figlio nato o adottato nel 2019 successivo al primo.

Prestazioni Inps sostegno al reddito: Bonus asilo nido

Il Bonus asilo nido è una prestazione Inps riconosciuta per i figli nati dal 1° gennaio 2016 a copertura delle rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati oltre a forme di assistenza domiciliare per i bambini con meno di 3 anni colpiti da gravi patologie croniche. Per questi ultimi è necessaria l’attestazione del pediatra con cui si evidenzia l’impossibilità di frequentare per l’intero anno l’asilo nido.

L’importo annuo del bonus pari a 1.500 euro (per il triennio 2019 – 2021) viene erogato in 11 quote mensili pari ciascuna ad euro 136,37, comunque non eccedente la spesa sostenuta per il pagamento di ogni singola retta.

Le istruzioni Inps per fare domanda

Prestazioni Inps sostegno al reddito: Permessi Legge n. 104/92

I permessi previsti dalla Legge n. 104/92 sono ore o giorni di non lavoro che il dipendente può richiedere per esigenze legate alla cura di sé stesso se disabile o per l’assistenza di un familiare in tali condizioni.

Queste assenze non si qualificano come ferie o permessi e la mancata retribuzione è coperta dall’Inps. Gli importi spettanti per i permessi Legge n. 104 vengono anticipati dall’azienda in busta paga per poi essere dalla stessa recuperati sui contributi da versare all’Inps.

Possono chiedere i permessi i seguenti familiari:

  • genitori (anche adottivi o affidatari);
  • coniuge (compreso chi è parte dell’unione civile);
  • convivente;
  • parenti o affini entro il 2° grado;
  • parenti o affini entro il 3° grado se i genitori, il coniuge, la parte dell’unione civile o il convivente hanno compiuto i 65 anni di età ovvero sono anch’essi affetti da patologie invalidanti a carattere permanente o sono deceduti o mancanti).
Legge 104: tutte le agevolazioni e chi può richiederle

Prestazioni Inps sostegno al reddito: Congedo straordinario

I lavoratori dipendenti familiari del disabile possono chiedere un periodo di congedo straordinario di durata non superiore a 2 anni nell’arco dell’intera vita lavorativa.

I giorni di non lavoro vengono coperti dall’Inps con apposita indennità anticipata dall’azienda in busta paga, come avviene per i permessi previsti dalla Legge n. 104/92.

Prestazioni Inps sostegno al reddito: Assegno nucleo familiare

L’assegno nucleo familiare (o ANF) è una prestazione riconosciuta dall’Inps a fronte delle spese sostenute dal dipendente per il mantenimento della propria famiglia.

L’importo viene erogato mensilmente dal 1° luglio al 30 giugno dell’anno successivo. Eccezion fatta per i casi di pagamento diretto, l’ANF viene anticipato dall’azienda in busta paga e da questa poi recuperato sui contributi da versare all’Inps.

L’ammontare dell’assegno varia in relazione al reddito complessivo, al numero dei familiari e alle loro caratteristiche personali (se inabili o meno).

Dal 1° aprile 2019 le domande di ANF devono essere presentate esclusivamente in modalità telematica sul sito Inps, chiamando il Contact Center dell’Istituto o avvalendosi di CAF / patronati.

In precedenza, gli assegni dovevano essere richiesti direttamente all’azienda presentando l’apposito modulo cartaceo. Prescrizione quest’ultima che rimane per i soli operai agricoli a tempo indeterminato.

Paolo Ballanti

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento