Libretto Famiglia 2019 Inps: a chi è rivolto, come funziona, limiti, collaborazioni

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A seguito dell’abolizione a decorrere dal 17 marzo 2017 dei “buoni lavoro”, meglio conosciuti come “voucher”, il legislatore è dovuto intervenire per porre rimedio al vuoto normativo creatosi in relazione ai lavori di tipo occasionali e accessori, in quanto dalla predetta data è venuta meno l’intera disciplina prevista dall’art. 48 e ss. del D.Lgs. n. 81/2015. La lacuna normativa è stata successivamente colmata dall’art. 54-bis del D.L. n. 50/2017 (c.d. manovra correttiva), convertito nella L. n. 96/2017, che introduce ben due strumenti per gestire le attività saltuarie e occasionali, ossia: il Libretto Famiglia (LF) e il Contratto di Prestazione Occasionale (CPO).

Dette tipologie di contratto di lavoro, ognuna delle quali si riferisce a diverse categorie di datori di lavoro, presentano profili di specificità in relazione all’oggetto della prestazione, alla misura minima dei compensi e dei connessi diritti di contribuzione sociale obbligatoria, nonché alle modalità di assolvimento degli adempimenti informativi verso l’Istituto Previdenziale.

Ma a chi è rivolto il Libretto Famiglia? Come funziona? Quali sono i limiti da rispettare? E ancora, di quali collaboratori è possibile avvalersi con tale istituto? I dubbi, dopo l’eliminazione dei voucher, sono tanti in quanto l’opportunità di utilizzare prestatori occasionali è stata resa anche più burocratica e di difficile applicazione, in relazione ai divieti e adempimenti da rispettare. Nelle seguenti righe, si riepilogano i tratti essenziali della disciplina per rispondere alle domande più comuni sul Libretto Famiglia 2019 INPS.

Libretto Famiglia 2019 Inps: chi può usarlo

Per prima cosa, occorre specificare a chi si rivolge il Libretto Famiglia. La legge prevede che esso possa essere utilizzato esclusivamente dalle persone fisiche, non nell’esercizio dell’attività professionale o d’impresa, per attività prestabilite come:

  • lavori domestici, inclusi i lavori di giardinaggio, di pulizia o di manutenzione;
  • assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con disabilità;
  • insegnamento privato supplementare.

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Libretto Famiglia 2019 Inps: limiti economici

Il limite economico è di:

  • 5.000 euro per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori;
  • 5.000 euro per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori;
  • 2.500 euro per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore.

Detti importi sono riferiti ai compensi percepiti dal prestatore, ossia al netto di contributi, premi assicurativi e costi di gestione. Tali compensi, inoltre, sono esenti da imposizione fiscale, non incidono sull’eventuale stato di disoccupazione e sono computabili ai fini della determinazione del reddito necessario per il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno.

I predetti limiti sono computati in misura pari al 75% del loro importo per le attività lavorative rese da lavoratori appartenenti alle seguenti categorie:

  • titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità;
  • giovani con meno di venticinque anni di età, se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado ovvero a un ciclo di studi presso l’università;
  • persone disoccupate, ai sensi dell’articolo 19 del Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 150;
  • percettori di prestazioni integrative del salario.

Libretto Famiglia 2019 Inps: importi spettanti

Per ogni ora di lavoro, al prestatore spettano 10 euro lordi, così ripartiti:

  • 8,00 euro compenso netto a favore del prestatore;
  • 1,65 euro contributi Gestione Separata INPS;
  • 0,25 euro premio assicurativo INAIL;
  • 0,10 euro per il finanziamento degli oneri di gestione.

Libretto Famiglia 2019 Inps: come funziona

Questo strumento si presenta come un libretto prefinanziato (cd. portafoglio elettronico), che gli utilizzatori alimentano attraverso la piattaforma informatica messa a disposizione dall’INPS, oppure tramite gli uffici postali, consentendo loro la possibilità di richiedere le prestazioni di lavoro occasionale descritte in precedenza, remunerandole attraverso la consegna del buono. Il pagamento dei compensi ai prestatori viene effettuato mensilmente dall’INPS.

La gestione del libretto famiglia prevede degli adempimenti, oltre a quelli di registrazione sia del committente che del prestatore di lavoro, che consistono nella comunicazione della prestazione lavorativa entro il terzo giorno del mese successivo a quello di svolgimento della prestazione stessa.

L’utilizzatore tramite la piattaforma telematica INPS o avvalendosi dei servizi di contact center messi a disposizione dall’INPS è tenuto a comunicare:

  • i dati identificativi del prestatore;
  • il luogo di svolgimento della prestazione;
  • il numero di titoli utilizzati per il pagamento della prestazione;
  • la durata della prestazione;
  • l’ambito di svolgimento della prestazione;
  • altre informazioni per la gestione del rapporto.

Libretto Famiglia 2019 Inps: durata e limiti di utilizzo

La durata massima del Libretto Famiglia non può essere superiore a 280 ore nell’arco dello stesso anno civile. Inoltre, non è possibile fare ricorso a prestazioni di lavoro occasionali qualora:

  • l’utilizzatore abbia in corso un rapporto di lavoro subordinato o di co.co.co.;
  • l’utilizzatore abbia avuto con il prestatore, entro i sei mesi precedenti la prevista prestazione di lavoro occasionale, un rapporto di lavoro subordinato o di co.co.co.

Libretto Famiglia 2019 Inps: tutele e diritti

Il prestatore ha diritto:

  • all’assicurazione INPS per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti, con iscrizione alla Gestione Separata;
  • all’assicurazione INAIL contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali;
  • al riposo giornaliero, alle pause e ai riposi settimanali.

Ai fini della tutela della salute e sicurezza del prestatore, si applica il D.Lgs. n. 81/2008.

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