Concorsi pubblici, cosa cambia con il Decreto Concretezza

Alice Lottici 08/07/19
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Lo scorso 22 Giugno in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.145 è stata pubblicata la Legge 56/2019, nota come Decreto Concretezza, recante “interventi per la concretezza delle azioni delle Pubbliche Amministrazioni e la prevenzione dell’assenteismo“.

Dal 7 Luglio la Legge è entrata in vigore e i suoi effetti sono quindi operativi.

Vediamo assieme cosa comporta l’introduzione del Decreto Concretezza per la Pubblica Amministrazione e, in particolare, per l’espletamento dei Concorsi pubblici.

Gli ultimi aggiornamenti sui Concorsi pubblici

Decreto Concretezza: cosa prevede

Il Decreto Concretezza contiene numerose novità per la Pubblica Amministrazione in termini di efficienza ed efficacia.

In primis, istituisce il Nucleo della Concretezza, un organo che controllerà l’attuazione delle misure stabilite dal Piano Triennale delle Azioni Concrete per l’Efficienza delle Pubbliche Amministrazioni. Sarà composto da 53 figure:

  • 1 con qualifica dirigenziale generale;
  • 2 con qualifica dirigenziale non generale;
  • 23 individuati tra il personale a comando o fuori ruolo delle varie amministrazioni;
  • 30 reclutati tramite concorso ad hoc.

La legge vede inoltre l’introduzione di misure per contrastare l’assenteismo, attraverso sistemi di verifica biometrica dell’identità e videosorveglianza degli accessi. Tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione, ad eccezione del personale docente delle scuole di ogni ordine e grado, saranno soggetti a questi meccanismi di verifica delle presenze.

Per quanto riguarda le procedure concorsuali invece, il Decreto ha previsto regole di svolgimento per l’assunzione di nuovo personale.

Decreto Concretezza: le novità per i Concorsi Pubblici

Il Decreto Concretezza stabilisce nuove norme per l’assunzione di personale nella Pubblica Amministrazione al fine di rendere più snelle e veloci le procedure concorsuali.

Leggi il testo integrale del Decreto

1. Turnover di personale

Per il 2019 dovranno esserci tante assunzioni quante le cessazioni dell’anno precedente al fine di garantire un turnover di personale al 100%. Solamente per Insegnanti, Personale Ata e Forze dell’ordine si applicheranno le norme di settore.

2. Competenze dei candidati

Sarà valutato positivamente il possesso di determinate competenze, come:

  • digitalizzazione,
  • razionalizzazione e semplificazione di processi e procedimenti,
  • qualità dei servizi pubblici,
  • gestione dei fondi strutturali e della capacità di investimento.

3. Prove di selezione

Le prove preselettive potranno essere attivate anche qualora il numero dei partecipanti sia più del doppio dei posti messi a bando.

Inoltre per una maggiore velocità e trasparenza, anche la prova scritta potrà essere computer based con domande a risposte multiple.

Le prove potranno essere concentrate per rendere più snelle le procedure di selezione.

4. Titoli

I titoli non potranno avere un peso superiore a 1/3 del punteggio complessivo.

5. Commissioni

Verrà istituito un Albo Nazionale dei Componenti delle Commissioni Esaminatrici di Concorso, con suddivisione su base regionale e area, per velocizzare la composizione delle Commissioni d’Esame.

L’iscrizione all’Albo durerà per 3 anni ed è rinnovabile solo una volta.

Per una maggior semplificazione delle procedure è prevista anche la costituzione di una Sottocommissione per la correzione delle prove scritte. Ad ogni Sottocommissione verranno assegnati almeno 250 candidati.

Tra i componenti delle Commissioni ci saranno anche pensionati, ma solamente nel caso in cui siano in quiescenza da meno di 4 anni e abbiano svolto attività lavorativa nella stessa amministrazione.

6. Fascicolo Elettronico

I candidati potranno accedere e monitorare più agevolmente alle informazioni relative ad ogni fase del concorso grazie ad un portale contenente il fascicolo elettronico.

 

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Alice Lottici

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