Riscatto Laurea agevolato: 4 esempi concreti di calcolo

Redazione 27/05/19
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L’Inps ha dato il via alle domande per il riscatto laurea agevolato 2019. Lo ha fatto pubblicando un’apposita circolare e un messaggio sulle nuove istruzioni per il riscatto dei periodi non coperti da contribuzione.

Per il triennio 2019-2021 è stato infatti introdotto, in via sperimentale, un nuovo istituto di riscatto riferito ai periodi non coperti da contribuzione. È stata, inoltre, definita una diversa modalità di calcolo dell’onere di riscatto dei periodi di studi universitari, da valutare nel sistema contributivo.

La circolare Inps 5 marzo 2019, n. 36 fornisce le istruzioni per l’applicazione del beneficio, descrive i soggetti interessati, la durata del periodo riscattato e i requisiti che permettono di conseguire l’anzianità contributiva necessaria per accedere alla pensione.

Nella circolare sono illustrate anche le modalità di versamento e presentazione della domanda di riscatto, i cui termini scadono il 31 dicembre 2021.

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Vediamo allora qualche esempio concreto che può aiutare chi fosse interessato ad aderire all’opzione.

Esempi concreti di Riscatto laurea agevolato 

Esempio 1. Metodo ordinario

Relativamente al metodo di calcolo ordinario, il costo derivante dal calcolo del riscatto della laurea non è fisso, ma cambia in base all’ultimo imponibile reddituale del lavoratore.  In linea generale il riscatto della laurea risulta più conveniente quanto prima viene fatta la richiesta, ovvero prima che la retribuzione raggiunga importi alti.

Luca Gialli è un impiegato di 30 anni con un reddito annuo di 25.000 euro, che vuole riscattare il suo corso di studi universitario nel periodo post 1996, dovrebbe versare 8.250 euro (25.000 x 33% Aliquota IVS) per ogni anno di riscatto.

Quindi 33.000 euro per i corsi di laurea di 4 anni (durata legale) e 41.250 per i corsi di cinque anni (durata legale).

Se Luca facesse la richiesta di riscatto all’Inps più in avanti, quando ad esempio ha raggiunto una retribuzione annua di 50.000, il costo verrebbe raddoppiato e ogni anno di riscatto avrebbe un valore di 16.500 euro (50.000 x 33%).

Volendo fare un raffronto con il nuovo sistema agevolato, in presenza dei requisiti previsti (ovvero considerando il periodo di vigenza del sistema contributivo), e prendendo in considerazione l’ultimo caso con il reddito di 50.000 euro (Imponibile delle ultime 52 settimane), per un corso di studi della durata legale di 5 anni dopo il 1996 (data di entrata in vigore del metodo contributivo), presentando la domanda nel 2019, il costo annuale sarebbe di (5.240 euro x 5 anni) = 26.200, al posto di (16.500 x 5) = 82.500.

Esempio 2. Copertura parziale per i periodi “a cavallo”

Mario Rossi è un lavoratore di 44 anni con un corso di laurea quadriennale effettuato nel periodo 1994-1997, il periodo di studio comprende due anni precedenti al periodo agevolato (1994-1995) e due che invece vi rientrano a pieno (1996 e 1997).

Secondo quanto previsto dalla Legge 335/1995, dal 1996 entra in vigore il sistema contributivo, pertanto anche alla luce della circolare Inps 36/2019, nel caso descritto è possibile richiedere il riscatto agevolato forfettario solo nelle due annualità accademiche successive al 1995.

Gli anni precedenti (1994 e 1995) saranno comunque riscattabili, con il metodo ordinario. Presentando   domanda nel 2019 per i due anni successivi al 1995 l’importo forfettario da pagare sarà: (15.878 x 33%) = 5.240 annui.

Si ricorda che il versamento potrà essere rateizzato, i richiedenti potranno spalmare il costo su dieci anni, con dodici pagamenti annuali. Inoltre come accade per la forma ordinaria del riscatto, le somme versate sono soggette a deducibilità integrale dal reddito d’impresa o lavoro autonomo.

Esempio 3. Riscatto per gli inoccupati

Giulia Bianchi è laureata. Ha concluso il corso di studi in ingegneria, ha 24 anni e ha appena iniziato uno stage. Per riscattare la laurea non lavorando, e di conseguenza non essendo iscritta ad una gestione Inps, non potrà beneficiare del riscatto agevolato, ma potrà accedere al riscatto previsto per gli inoccupati.

L’onere dei periodi da riscatto è costituito dal versamento di un contributo, per ogni anno da riscattare, pari al livello minimo imponibile annuo degli artigiani e commercianti moltiplicato per l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche dell’assicurazione generale obbligatoria (vigente nell’anno di presentazione della domanda) per il 2019 (15.878 x 35%) = 5.240 euro, importo corrispondente al costo annuo per il riscatto agevolato.

Se Giulia risulta fiscalmente a carico di un genitore quest’ultimo potrà detrarre al 19% dalla propria imposta lorda l’onere di riscatto sostenuto in quell’anno di imposta.

Esempio 4. Cassa professionale e Inps

Guido Verdi è un avvocato iscritto all’università dal 1996 al 2000, nel 1993 ha avuto un contratto part-time in un esercizio commerciale, con relativo versamento dei contributi Inps.

Lo stesso può riscattare integralmente il periodo di studi (in quanto post 1996) sia sul versante dell’ Inps (riscatto tradizionale o agevolato) sia su quello della Cassa forense.

Relativamente alla Cassa forense il riscatto sarà calcolato con il metodo della riserva matematica, il riscatto agevolato Inps prevedrà invece un costo fisso di 5.240 euro per ogni anno di studio (se non sovrapposto a contributi obbligatori da lavoro esercitato contemporaneamente).

Il professionista potrà a fine carriera, esercitare il cumulo contributivo gratuito e accedere a una pensione anticipata (fino al 2026 pari a 42 anni e 10 mesi di contributi con 1 anno di meno per le donne) utilizzando ciascuna delle due contribuzioni, che concorreranno con metodo pro quota alla definizione dell’assegno previdenziale a seconda della contribuzione.

Gli esempi di calcolo sono stati elaborati a cura di Giuseppe Moschella,Dottore commercialista, revisore contabile, revisore degli Enti locali.

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==> Riscatto laurea agevolato 2019: costo, metodo di calcolo, esempi <==

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