Cedolare secca negozi 2019: come registrare il contratto di affitto

Redazione 21/03/19
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È finalmente stato approvato dall’Agenzia delle entrate il nuovo modello RLI per la registrazione dei contratti di affitto immobili, compresi quelli affittati con il regime di cedolare secca negozi 2019. 

Fino a oggi, in mancanza di questo modello telematico, era stata comunicata come unica possibilità di registrazione, la necessità di compilare il vecchio Modello RLI per la richiesta registrazione e adempimenti successivi, consegnandolo direttamente agli sportelli dell’Agenzia.

Il nuovo modello, denominato “Richiesta di registrazione e adempimenti successivi – contratti di locazione e affitto immobili – (Modello RLI), delle relative istruzioni e delle specifiche tecniche per la trasmissione telematica, serve ad assolvere l’obbligo di registrare i contratti di affitto, compresi con quelli affittati utilizzando il regime agevolato di cedolare secca, anche per i locali commerciali.

E’ stato approvato con il Provvedimento 64442/2019 dell’Agenzia delle Entrate.

Vediamo in dettaglio come funziona la cedolare secca per gli affitti commerciali, in base alle novità introdotte in Legge di bilancio 2019 e come registrare un contratto di affitti commerciali con l’aliquota agevolata al 21 per cento.

Cedolare secca 2019: le novità in Legge di bilancio

La Cedolare secca 2019 è stata alla fine estesa anche agli affitti dei negozi e locali commerciali. Questa una delle tante novità confermate nella Legge di bilancio 2019.  Da quest’anno quindi, i proprietari di locali commerciali che possiedano determinate caratteristiche possono ricorrere a questo regime fiscale agevolato e alternativo a quello ordinario. Si può quindi affittare un locale commerciale (non tutti però) approfittando di una tassazione agevolata.

Come specificato dal testo della Legge di bilancio, nel capitolo “Riduzione della pressione fiscale”:

“Il canone di locazione relativo ai contratti stipulati nell’anno 2019, aventi ad oggetto unita’ immobiliari classificate nella categoria catastale C/1, di superficie fino a 600 metri quadrati, escluse le pertinenze, e le relative pertinenze locate congiuntamente, puo’, in alternativa rispetto al regime ordinario vigente per la tassazione del reddito fondiario ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, essere assoggettato al regime della cedolare secca, di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, con l’aliquota del 21 per cento. Tale regime non e’ applicabile ai contratti stipulati nell’anno 2019, qualora alla data del 15 ottobre 2018 risulti in corso un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile, interrotto anticipatamente rispetto alla scadenza naturale”.

Cedolare secca negozi 2019: come funziona

La tassazione agevolata di cui si può approfittare prevede un’agevolata al 21 per cento, per particolari categorie di locali. In pratica il normale regime di cedolare secca è stato esteso agli affitti di alcune categorie di locali commerciali. Vediamo in concreto come funziona.

Si tratta, come accennato, di un regime facoltativo, che prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali (per la parte derivante dal reddito dell’immobile).

Si pagherà il 21 per cento di imposta sugli affitti di negozi e locali commerciali fino a 600 mq e di categoria catastale c1.

La cedolare sull’affitto dei negozi è riservata ai soli contratti stipulati nel 2019 da locatori privati:persone fisiche che non affittano nell’ambito di un’attività d’impresa o professionale. I locali devono essere in categoria catastale C/1.

Ecco quali sono i locali classificati con categoria catastale C/1:

  • i locali dei barbieri, orologiai,
  • le ricevitorie postali, i banchi del lotto, le esattorie delle imposte dirette;
  • le agenzie bancarie o assicurative;
  • le biglietterie, le sale d’aspetto delle linee automobilistiche di servizio pubblico;
  • ambulatori medici, ecc. posti in comuni locali che hanno ingresso diretto dalla strada pubblica e le comuni caratteristiche dei locali per bottega;
  • i locali adibiti ad esposizione o a “music-store”;
  • locali dove si effettua la vendita, con prevalenza al dettaglio di merci, di manufatti, prodotti, derrate;
  • locali dove la vendita si accompagna con servizi come trattorie e ristoranti, pizzerie, panetterie (intese come locali di vendita al minuto del pane), bar, caffè.

Leggi anche “Cedolare secca negozi 2019: per quali locali e come funziona”

Cedolare secca: chi è escluso

Sono escluse dalla cedolare le altre categorie di immobili, dalla A/10 (uffici) alla C/3 (laboratori). E sono esclusi anche i contratti di affitto in corso al 15 ottobre 2018, tra le stesse parti per lo stesso immobile, e poi risolti in anticipo.

Cedolare secca negozi: come registrare il contratto

Come anticipato all’inizio, è stata arrivata la procedura telematica per aderire all’estensione della cedolare secca per affitti commerciali. È dunque possibile scaricare il nuovo modello RLI, compilarlo e inviarlo online all’Agenzia delle entrate tramite un apposito software messo a disposizione.

Il nuovo modello RLI sostituisce di fatto il vecchio modello, a partire dal 20 marzo 2019. È comunque previsto un periodo transitorio per agevolare i contribuenti, per cui:

  • dal 20 marzo al 19 maggio 2019 per registrare il contratto si potranno utilizzare sia il nuovo modello RLI sia quello precedente,
  • dal 19 maggio 2019 in poi sarà accettata solo la registrazione effettuata con il nuovo modello.

Cos’è il modello RLI?

Questo modello, denominato Registrazione Locazioni Immobili (RLI), serve per richiedere agli uffici dell’Agenzia delle Entrate la registrazione dei contratti di locazione e affitto di immobili e comunicarne eventuali proroghe, cessioni, risoluzioni o subentri. L’RLI può essere utilizzato anche per esercitare l’opzione e la revoca della cedolare secca e per comunicare i dati catastali dell’immobile oggetto di locazione o affitto. Attualmente, in mancanza di procedura web implementata, è l’unico modo per affittare un negozio o locale commerciale in possesso dei requisiti con il regime di cedolare secca.

Scarica il nuovo Modello RLI

Modello RLI: come compilarlo

Il modello scaricabile in modo gratuito sul sito dell’Agenzia delle entrate (www.agenziaentrate.gov.it), è composto da:

  • quadro A “Dati generali”, nel quale sono contenuti i dati utili alla registrazione del contratto (quali la tipologia del contratto, la data di stipula e la durata della locazione), la sezione dedicata agli adempimenti successivi (tra i quali proroga, 2 cessione, subentro e risoluzione), i dati del richiedente la registrazione e la sezione riservata alla presentazione in via telematica;
  • quadro B “Soggetti”, in cui sono indicati i dati dei locatori e dei conduttori;
  • quadro C “Dati degli immobili”, riguardante i dati degli immobili principali e delle relative pertinenze;
  • quadro D “Locazione ad uso abitativo e opzione/revoca cedolare secca”, contenente le informazioni relative al regime della cedolare secca;
  • quadro E “Locazione con canoni differenti per una o più annualità”, in cui possono essere indicati i diversi canoni di locazione pattuiti nel contratto per le successive annualità

Tutti questi campi devono essere compilati e inviati in modalità telematica all’Agenzia:

  • direttamente,
  • tramite i soggetti incaricati della trasmissione telematica
  • la presentazione telematica del modello può essere effettuata anche presso gli uffici dell’Agenzia delle entrate.

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Il volume presenta e commenta le numerose novità fiscali derivanti sia dal D.L. semplificazione fiscale (D.L. 23 ottobre 2018, n. 119, convertito nella Legge 17 dicembre 2018, n. 136), che dalla Legge di bilancio 2019 (Legge 30 dicembre 2018, n. 145), di cui si segnalano:• pace fiscale (definizioni agevolate, rottamazione delle cartelle, etc.)• introduzione nuova mini-Ires• riapertura termini per la rivalutazione dei beni di impresa, riallineamento e estromissione agevolata dei beni• novità Iva e fatturazione elettronica• modifica regime forfettario e introduzione della flat tax• cedolare secca per immobili commerciali• imposizione agevolata per attrarre pensionati nel “Mezzogiorno”.NICOLA FORTEDottore Commercialista e Revisore dei Conti in Roma. È consulente fiscale di Persone fisiche, Associazioni, Imprese, Società, Enti no profit, Operatori del settore sportivo, Enti religiosi, Fondazioni, Ordini professionali, Associazioni di categoria. Partecipa a commissioni e comitati, scientifici o direttivi, del Consiglio Nazionale del Notariato, dell’ODCEC di Latina, della Fondazione Accademia Romana di Ragioneria Giorgio Di Giuliomaria, del CNDCEC. È relatore a convegni e a videoconferenze su tematiche fiscali. Svolge attività di docenza nei corsi di formazione organizzati dalla SNA “Scuola Nazionale dell’Amministrazione”, da “Il Sole 24 Ore”, dalla “Scuola di Notariato Anselmo Anselmi” di Roma, da Federazioni e Associazioni sportive, da Ordini professionali e Associazioni di categoria.È autore di 20 monografie in materia di diritto tributario e oltre 500 articoli su quotidiani e riviste specializzate. Partecipa a trasmissioni radiofoniche e televisive con interviste e servizi di risposte a quesiti del pubblico.VALERIA RUSSOFunzionario tributario Agenzia Entrate, in servizio presso la Direzione Centrale Grandi Contribuenti. Dottore di ricerca in Diritto tributario delle società. Dottore commercialista e revisore legale, ha pubblicato libri di approfondimento in materia tributaria, nonché numerosi articoli per le riviste di settore e la stampa specializzata. Svolge, altresì, attività di relatore/docente in corsi e convegni organizzati da associazioni professionali e dall’Amministrazione finanziaria.

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