Lavoro disabili 2019: agevolazioni, rimborsi Inail e novità

Redazione 07/03/19
Scarica PDF Stampa
Novità 2019 sul lavoro disabili. In particolare aggiornamenti operativi sulle modifiche al Reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro. Obiettivo cardine: facilitare l’accesso e incentivare le misure di sostegno. Tradotto: regole semplificate per le nuove assunzioni e rimborsi.

Con la circolare 6 del 26 febbraio 2019, l’Inail fornisce infatti le istruzioni operative per le modifiche al Regolamento sul reinserimento lavorativo e mette in chiaro le regole sugli incentivi legati all’assunzione e le diverse misure di sostegno.

Vediamo allora quali agevolazioni e quali novità sono previste nel 2019 in merito all’inserimento lavorativo delle persone disabili, in riferimento soprattutto ai datori di lavoro.

Consulta lo speciale Legge 104

Contributo: tetto 150 mila euro confermato

Viene confermato il tetto di 150 mila euro del contributo a fondo perduto erogabile dall’Inail per ciascun progetto personalizzato, ma ha eliminato il frazionamento dell’importo complessivo in distinte voci di spesa, lasciando in vigore solo questa suddivisione:

  • limite di 15mila euro fissato per gli interventi di formazione,
  • restanti 135mila euro utilizzati sia per gli interventi di superamento e di abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di lavoro, sia per quelli di adeguamento e di adattamento delle postazioni di lavoro.

Come riportato nella circolare infatti, oltre al limite di 15 mila euro per la formazione, i restanti 135 possono essere veicolati «indifferentemente sia per gli interventi di superamento e di abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di lavoro sia per quelli di adeguamento e di adattamento delle postazioni di lavoro».

Il datore di lavoro può presentare un piano esecutivo con costi superiori ai tetti massimi di spesa fissati dalle disposizioni regolamentari, fermo restando che le somme eccedenti rimangono a suo carico.

I datori di lavoro possono presentare progetti

Altra importante novità: anche il datore di lavoro può presentare un piano esecutivo contenente costi superiori ai tetti massimi di spesa fissati dalle disposizioni regolamentari, fermo restando che le somme eccedenti rimangono a suo carico.

Può inoltre presentare di sua iniziativa progetti di reinserimento condivisi con il lavoratore, che saranno successivamente valutati dall’équipe multidisciplinare di primo livello della sede dell’Istituto competente per domicilio del lavoratore, anche con il supporto delle consulenze tecniche Inail.

Lavoro disabili 2019: rimborso 60% della retribuzione

Come introdotto anche in Legge di bilancio 2019, le imprese che inseriscono in azienda lavoratori con disabilità da lavoro e che effettuano gli interventi necessari per l’adeguamento strutturale delle postazioni possono chiedere il rimborso del 60% della retribuzione effettiva corrisposta per un periodo non superiore ad un anno.

Il rimborso vale solo per i progetti destinati al reinserimento in azienda finalizzato alla conservazione del posto di lavoro della persona disabile. Non vale invece in caso di nuova occupazione di un disabile da lavoro, che resta inoccupato.

Come chiedere il rimborso

Il rimborso va chiesto alle strutture territoriali INAIL per tutti gli interventi realizzati a partire dal primo gennaio 2015, indicando le ragioni di necessità e urgenza e rendicontando le spese sostenute.

Le retribuzioni rimborsabili sono quelle corrisposte per periodi lavorativi successivi al primo gennaio 2019, dalla data di manifestazione della volontà da parte del datore di lavoro e del lavoratore di attivare il progetto fino alla realizzazione degli interventi in esso individuati e, comunque, per un periodo non superiore a un anno.

Lavoro disabili: calcolo limite spesa rimborsabile

Altra novità riguarda il calcolo del limite di spesa rimborsabile per le consulenze tecniche. In particolare, nell’ottica di agevolare il datore di lavoro nella fase di predisposizione della proposta di progetto e, comunque, in quella di predisposizione del piano esecutivo, sono stati modificati criteri di calcolo del limite massimo di spesa complessivamente rimborsabile per le consulenze tecniche.

La percentuale unica del dieci per cento è stata sostituita dalle seguenti aliquote decrescenti:

  • 20% delle spese complessivamente sostenute per importi fino a 20.000 euro;
  • 15% per importi da 20.001 euro fino a 75.000 euro;
  • 10% per importi da 75.001 euro fino a 150.000 euro.

Rimborso retroattivo nei casi di urgenza

Nei casi in cui il datore di lavoro, per ragioni di necessità e urgenza, abbia realizzato gli interventi necessari al reinserimento lavorativo della persona con disabilità da lavoro prima di essersi rivolto all’Istituto per l’elaborazione del progetto personalizzato o l’approvazione del progetto proposto, il rimborso potrà essere richiesto alle strutture territoriali dell’Istituto per tutti gli interventi realizzati a partire dal primo gennaio 2015, indicando le ragioni di necessità e urgenza e rendicontando le spese sostenute.

Lavoro disabili: adempimenti semplificati

Sono stati inoltre semplificati gli adempimenti a carico del datore di lavoro, che può allegare al piano esecutivo un unico preventivo per ciascun intervento, redatto nel rispetto di listini e tariffari vigenti, e definite nuove modalità operative per la realizzazione dei progetti di reinserimento personalizzati elaborati dalle équipe multidisciplinari Inail.

Ad esempio: a un progetto dal costo complessivo di 100.000 euro si applica l’aliquota del 20% sui primi ventimila euro, quella del 15% sull’importo compreso tra 20.001 euro e 75.000 euro e del 10% sull’importo eccedente i 75.000 euro. I costi delle consulenze sono computati ai fini del limite massimo di spesa sostenibile dall’Istituto per l’intero progetto.

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento