Comunicazione Enea ristrutturazioni, slitta ancora al 1° aprile: come fare

Redazione 22/02/19
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Si avrà ancora più tempo per presentare la Comunicazione Enea per i lavori di ristrutturazione effettuati in casa propria, considerando che il sito dell’Ente è andato in tilt per gli eccessivi accessi: dall’iniziale termine del 19 febbraio, la data ultima in cui si può inviare la comunicazione obbligatoria, c’è stato uno slittamento, prima a giovedì 21 febbraio 2019, e ora una nuova proroga al 1° aprile 2019. Si allunga quindi decisamente la scadenza per chi ha effettuati lavori entro il 21 novembre 2018 e deve procedere a questo adempimento.

Vediamo chi è obbligato a rispettare questi tempi e chi deve effettuare la cosiddetta comunicazione Enea per lavori ristrutturazione effettuati all’interno di immobili.

Comunicazione Enea: ultime novità

L’ultima importante novità è la nuova proroga della scadenza per la comunicazione Enea ristrutturazioni a lunedì 1° aprile 2019, dopo un primo slittamento a giovedì 21 febbraio 2019, anziché il termine iniziale di martedì 19 febbraio.

Dopo un malfunzionamento del portale, andato in tilt, che a ridosso del termine da rispettare ha bloccato per 48 ore l’invio dei dati, la scadenza prevista per il 19 febbraio 2019 era stata posticipata di 2 giorni. Ora la nuova notizia: c’è tempo fino al 1° aprile.

Come si legge sullo stesso sito Enea:

“ENEA, su mandato del Ministero dello Sviluppo Economico, informa gli utenti che per gli interventi di risparmio energetico e/o utilizzo delle fonti rinnovabili di energia con data di fine lavori nel 2018 che usufruiscono delle detrazioni fiscali del 50% ex art. 16 bis del DPR 917/86 per le ristrutturazioni edilizie, il termine per la trasmissione dei dati attraverso il sito ristrutturazioni2018.enea.it è prorogato al 01 aprile 2019”

Maglie temporali larghe dunque per inviare questa comunicazione obbligatoria, per i cittadini che hanno effettuato lavori di ristrutturazione in casa propria prima del 21 novembre 2018. Evidentemente sono stati tante le ristrutturazioni entro questa data, perché il sito dell’Ente è andato letteralmente in tilt, tanto da portare allo slittamento della scadenza.

Ricordiamo devono rispettare questa scadenza solo ed esclusivamente coloro che hanno effettuato lavori prima del 21 novembre 2018. Chi invece ha ristrutturato casa propria dal 22 novembre 2018 in poi avrà tempo per comunicare i lavori entro 90 giorni dall’ultimazione o dal collaudo finale.

Leggi anche “Bonus casa 2019: le agevolazioni fiscali in vigore”

Comunicazione Enea: cos’è

La comunicazione Enea è un obbligo di trasmissione dati, tramite una procedura online, per chi abbia effettuato particolari tipologie di lavori di ristrutturazione e voglia usufruire dei relativi bonus e detrazioni. In particolare l’ecobonus, bonus ristrutturazioni, bonus mobili ed elettrodomestici, ecc.

Comunicazione Enea ristrutturazioni: chi deve farla

L’obbligo di comunicare i lavori effettuati incombe sui contribuenti che abbiano effettuato lavori di ristrutturazione e intendono chiedere la detrazione di questi lavori in Dichiarazione dei redditi. È essenziale ai fini delle detrazioni fiscali concesse all’interno dei vari bonus casa.

Comunicazione Enea: per quali lavori va fatta

Non occorre farla in ogni caso e per ogni tipologia di lavori. La trasmissione dati ai fini della richiesta bonus fiscali, va effettuata in caso di specifiche tipologie di lavori, collegate a una tabella che la stessa Enea ha pubblicato, con l’elenco degli interventi incentivabili nel 2019:

Strutture edilizie

  • riduzione della trasmittanza delle pareti verticali che delimitano gli ambienti riscaldati dall’ esterno, dai vani freddi e dal terreno;
  • riduzione delle trasmittanze delle strutture opache orizzontali e inclinate (coperture) che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi;
  • riduzione della trasmittanza termica dei Pavimenti che delimitano gli ambienti riscaldati dall’ l’esterno, dai vani freddi e dal terreno;

Impianti tecnologici

  • installazione di collettori solari (solare termico) per la produzione di acqua calda sanitaria e/o il riscaldamento degli ambienti;
  • sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione per il riscaldamento degli ambienti (con o senza produzione di acqua calda sanitaria) o per la sola produzione di acqua calda per una pluralità di utenze ed eventuale adeguamento dell’impianto;
  • sostituzione di generatori con generatori di calore ad aria a condensazione ed eventuale adeguamento dell’impianto;ùpompe di calore per climatizzazione degli ambienti ed eventuale adeguamento dell’impianto;
  • sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) ed eventuale adeguamento dell’impianto;
  • microcogeneratori
  • scaldacqua a pompa di calore;
  • generatori di calore a biomassa;
  • installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati per una pluralità di utenze;
  • installazione di sistemi di termoregolazione e building automation;
  • installazione di impianti fotovoltaici

Infissi

  • riduzione della trasmittanza dei serramenti comprensivi di infissi che delimitano gli ambienti riscaldati dall’ esterno e dai vani freddi.

Elettrodomestici

(solo se collegati ad un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a decorrere dal 1° gennaio 2017)

  • forni
  • frigoriferi
  • lavastoviglie
  • piani cottura elettrici
  • lavasciuga
  • lavatrici

Per gli interventi non inclusi nell’elenco Enea non è necessario inviare alcuna comunicazione.

Comunicazione Enea: scadenze da rispettare

Come detto a inizio articolo, la nuova scadenza da rispettare per inviare la comunicazione è fissata a lunedì 1° aprile 2019, ma solo per chi ha effettuato lavori entro il 21 novembre 2018. Chi li ha effettuati dopo questa data, ha l’obbligo di trasmissione dati entro 90 giorni dal termine dei lavori e dal collaudo.

Ecco lo schema delle scadenze:

  • 1° aprile 2019, per ristrutturazioni effettuate entro il 21 novembre 2018,
  • Entro 90 giorni dalla fine lavori o dal collaudo, per ristrutturazioni effettuate dal 22 novembre 2018 in poi

Comunicazione Enea ristrutturazioni: come si effettua

Veniamo al punto: come si fa tutto questo? Per la trasmissione dei dati relativi alle spese di ristrutturazione edilizia bisogna accedere al sito ristrutturazioni2018.enea.it.

A questo punto occorre seguire questi step:

  • Registrazione degli utenti
  • Dati del Beneficiario
  • Dati dell’immobile
  • Scheda descrittiva degli interventi
  • Riepilogo
  • Trasmissione

Soprattutto la scheda descrittiva degli interventi è un po’ complessa e complicata, perché prevede l’inserimento di informazioni specifiche per ciascuna tipologia di intervento effettuato. Ecco perché potrebbe essere meglio rivolgersi a un professionista, magari il geometra che ha seguito i lavori.

Comunicazione Enea: contatti Ente

La lieve complessità della procedura può far sorgere dubbi o problemi. Ecco perché Enea ha messo a disposizione i propri contatti.

È lo stesso Ente a comunicare che, per particolari esigenze è stata creata una “finestra per il cittadino”: il lunedì dalle 12.00 alle 15,50 e il mercoledì dalle 10.30 alle 14.00, sulla pagina http://www.acs.enea.it/contatti/ compare il link in verde “INVIA un QUESITO” attraverso il quale è possibile contattare i nostri consulenti.

Potrebbe interessarti l’E-book sulle agevolazioni fiscali in Legge di bilancio:

Legge di Bilancio 2019 – Bonus casa e misure per i professionisti tecnici

L’ebook contiene l’analisi delle novità e delle proroghe per l’edilizia e i professionisti tecnici contenute nella Legge di Bilancio 2019 (L.145/2018) e del collegato D.L. fiscale (D.L.119/2018): • Proroga delle detrazioni per gli interventi in edilizia (“Bonus casa”)• “Bonus verde” • Novità IMU immobili strumentali • Regime forfettario• Credito d’imposta per interventi sugli edifici pubblici (rimozione amianto, contrasto al dissesto idrogeologico, realizzazione o ristrutturazione di parchi, recupero di aree dismesse)• Estensione degli incentivi di “Resto al Sud” • Fatturazione elettronica obbligatoria (con approfondimento sul D.L. fiscale)

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