Redditi non dichiarati, Alert del Fisco in arrivo: come regolarizzarsi

Redazione 20/02/19
Scarica PDF Stampa
I contribuenti che non sono in regola e hanno redditi non dichiarati o erroneamente dichiarati al Fisco, riceveranno avvisi di Alert da parte dell’Agenzia delle entrate, che ha nelle scorse ora emanato un provvedimento ad hoc, per spiegare le modalità della procedura.

Il tutto nell’ottica di sviluppare un rapporto tra il Fisco e il cittadino contribuente lontano da logiche punitive, e più orientate al dialogo, anche in presenza di anomalie fiscali e dichiarative. Il contribuente ha così tempo di leggere e verificare le anomalie riscontrate e comunicate dall’Agenzia, rispondere, chiedere delucidazioni o porvi rimedio utilizzando lo strumento del ravvedimento operoso.

Vediamo in dettaglio cosa dice il provvedimento e cosa potrà fare il cittadino che si vedrà recapitare per posta ordinaria o Pec un avviso di anomalie redditi.

Redditi non dichiarati: l’avviso delle Entrate

L’Agenzia delle entrate ha pubblicato nelle scorse ore il provvedimento che avvisa i contribuenti dell’imminenti arrivo via posta o via Pec di avvisi ad hoc contenenti i dati relativi ai redditi non dichiarati o dichiarati in modo errato.

Scarica qui il provvedimento 

Questi avvisi di Alert sono volti a far conoscere al diretto interessato eventuali errori o omissioni compiute in merito a particolari categorie di redditi che il Fisco prende in considerazione. Sempre in questa comunicazione si chiede al cittadino di verificare le informazioni contenute, effettuare eventuali segnalazioni all’amministrazione e rimboccarsi le maniche per porre rimedio all’omissione o all’errore, mediante il ravvedimento operoso.

I dati contenuti nelle comunicazioni:

  • identificativo della comunicazione;
  • dati presenti in Anagrafe tributaria riferibili: ai contratti di locazione registrati, ai redditi corrisposti per le diverse categorie reddituali, ai dati delle operazioni rilevanti ai fini IVA comunicati ai sensi dell’articolo 21 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78;
  • estremi del modello di dichiarazione presentato, nel quale non risultano dichiarati in tutto o in parte i redditi percepiti;
  • importo del reddito parzialmente o totalmente omesso.

Leggi anche “Dichiarazione redditi 2019: ecco i modelli definitivi. Istruzioni e novità”

Quali redditi fanno scattare la segnalazione

Vediamo ora quali tipologie di redditi omessi o non dichiarati verranno presi in considerazione e segnalati ai contribuenti in questi alert. Si parla espressamente, come specificato nel provvedimento, di:

  • Redditi da lavoro dipendente e assimilati
  • Assegni periodici
  • Redditi di partecipazione, nonché quelli derivanti da partecipazione in società a responsabilità limitata a ristretta base proprietaria
  • Redditi diversi
  • Redditi da lavoro autonomo abituale e professionale
  • Redditi di lavoro autonomo abituale e non professionale
  • Redditi di capitale

Redditi non dichiarati: modalità di invio Alert

L’Agenzia delle entrate, qualora abbia riscontrato anomalie sulla situazione dichiarativa di un soggetto contribuente, provvederà a inviare un avviso alla persona, e lo farà via Pec, qualora il cittadino disponga di un indirizzo di posta elettronica certificata, oppure via posta ordinaria, qualora non risultasse un indirizzo Pec attivo nell’elenco dell’Indice nazionale di posta elettronica certificata.

Redditi non dichiarati: come regolarizzarsi

Una volta ricevuto l’avviso, il contribuente, anche mediante gli intermediari, può:

  • richiedere informazioni in merito al contenuto delle anomalie segnalate,
  • segnalare all’Agenzia eventuali elementi, fatti e circostanze che vuole far conoscere all’Agenzia, inviando una dichiarazione integrativa

e lo può fare avvalendosi dell’assistenza dei CAM e degli uffici delle direzioni provinciali dell’Agenzia, oppure trasmettere tutto mediante il Canale di assistenza Civs.

Infine, il contribuente, una volta conosciute tutte le informazioni, può procedere alla regolarizzazione della sua situazione di omissione o errore, utilizzando lo strumento del Ravvedimento operoso versando le maggiori imposte dovute, i relativi interessi e le sanzioni per infedele in misura ridotta, in ragione del tempo trascorso dal momento della commissione delle violazioni commesse.

Leggi anche “Dichiarazione redditi: regole e novità nei modelli definitivi”

Ravvedimento operoso: quando è possibile

Gli elementi e le informazioni riportate forniscono al contribuente i dati utili al fine di porre rimedio ad eventuali errori mediante il sopracitato ravvedimento operoso.

Questo strumento può essere posto in essere a prescindere dalla circostanza che la violazione sia:

  • già stata constatata
  • siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altri controlli.

Il ravvedimento invece non si può più effettuare quando è già arrivata la notifica formale di un atto di liquidazione, di irrogazione delle sanzioni o, in generale, di accertamento e il ricevimento delle comunicazioni di irregolarità.

Potrebbe interessarti questo volume:

Novità fiscali 2019

Il volume presenta e commenta le numerose novità fiscali derivanti sia dal D.L. semplificazione fiscale (D.L. 23 ottobre 2018, n. 119, convertito nella Legge 17 dicembre 2018, n. 136), che dalla Legge di bilancio 2019 (Legge 30 dicembre 2018, n. 145), di cui si segnalano:• pace fiscale (definizioni agevolate, rottamazione delle cartelle, etc.)• introduzione nuova mini-Ires• riapertura termini per la rivalutazione dei beni di impresa, riallineamento e estromissione agevolata dei beni• novità Iva e fatturazione elettronica• modifica regime forfettario e introduzione della flat tax• cedolare secca per immobili commerciali• imposizione agevolata per attrarre pensionati nel “Mezzogiorno”.NICOLA FORTEDottore Commercialista e Revisore dei Conti in Roma. È consulente fiscale di Persone fisiche, Associazioni, Imprese, Società, Enti no profit, Operatori del settore sportivo, Enti religiosi, Fondazioni, Ordini professionali, Associazioni di categoria. Partecipa a commissioni e comitati, scientifici o direttivi, del Consiglio Nazionale del Notariato, dell’ODCEC di Latina, della Fondazione Accademia Romana di Ragioneria Giorgio Di Giuliomaria, del CNDCEC. È relatore a convegni e a videoconferenze su tematiche fiscali. Svolge attività di docenza nei corsi di formazione organizzati dalla SNA “Scuola Nazionale dell’Amministrazione”, da “Il Sole 24 Ore”, dalla “Scuola di Notariato Anselmo Anselmi” di Roma, da Federazioni e Associazioni sportive, da Ordini professionali e Associazioni di categoria.È autore di 20 monografie in materia di diritto tributario e oltre 500 articoli su quotidiani e riviste specializzate. Partecipa a trasmissioni radiofoniche e televisive con interviste e servizi di risposte a quesiti del pubblico.VALERIA RUSSOFunzionario tributario Agenzia Entrate, in servizio presso la Direzione Centrale Grandi Contribuenti. Dottore di ricerca in Diritto tributario delle società. Dottore commercialista e revisore legale, ha pubblicato libri di approfondimento in materia tributaria, nonché numerosi articoli per le riviste di settore e la stampa specializzata. Svolge, altresì, attività di relatore/docente in corsi e convegni organizzati da associazioni professionali e dall’Amministrazione finanziaria.

Nicola Forte, Valeria Russo | 2019 Maggioli Editore

22.00 €  20.90 €

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento