Pace fiscale 2019 dopo il Dl semplificazioni: cosa cambia, i nuovi modelli

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Il Decreto Semplificazioni 135/2018 ed in particolare la Legge di conversione n. 12 dell’11 febbraio 2019, tra le numerose disposizioni, ha previsto delle modifiche anche alla Pace fiscale 2019, riaprendo le porte della “rottamazione ter” prevista dal D.L.119/2018.

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha adeguato i modelli di adesione (modello DA-2018 e modello SA-ST) e ha aggiornato i contenuti informativi, e i processi web per consentire agli utenti di presentare le domande di rottamazione da PC, senza necessità di recarsi allo sportello.

Con la nuova disposizione rientrano nella “rottamazione-ter” anche i contribuenti che non sono in regola con i pagamenti della “rottamazione-bis”, ovvero coloro che dovevano, ma non hanno provveduto a versare le prime rate, entro il 7 dicembre 2018.

Le novità sulla Pace fiscale 2019

Potranno beneficiare della “rottamazione-ter” anche coloro che hanno presentato le domande per aderire al “Saldo e stralcio” previsto dalla Legge di Bilancio 2019, ma che per mancanza dei requisiti, non sono stati ammessi al provvedimento.

L’Agenzia delle Entrate ha adeguato alle novità normative i modelli di adesione (modello DA-2018 e modello SA-ST).

Pace fiscale: Rottamazione ter dopo il decreto semplificazioni

Per quanto riguarda la “rottamazione-ter”, il Decreto Semplificazioni consente l’accesso anche a coloro che, dopo aver aderito alla “rottamazione-bis”, non hanno versato entro il 7 dicembre 2018 le rate dovute in scadenza a luglio, settembre e ottobre 2018.

Chi non ha versato, può accedere ai benefici previsti della definizione agevolata presentando la dichiarazione di adesione entro aprile 2019.

Il pagamento potrà essere effettuato in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2019 oppure in 10 rate consecutive di pari importo (3 anni):

  • le prime due il 31 luglio e il 30 novembre 2019;
  • le restanti otto, il 28 febbraio, il 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre degli anni 2020 e 2021.

In questo caso vi è una riduzione della rate rispetto alla rateazione originaria.

Le novità sulla rottamazione cartelle esattoriali

Saldo e stralcio dopo il decreto semplificazioni

Il “saldo e stralcio” delle cartelle è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2019 (Legge 145/2018) e prevede una riduzione delle somme dovute, per i contribuenti in grave e comprovata difficoltà economica (con Isee inferiore a 20.000 euro).

L’agevolazione riguarda solo le persone fisiche e alcune tipologie di debiti riferiti a carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.

Nella ipotesi del mancato accoglimento della domanda, è previsto che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione invii al contribuente entro il 31 ottobre 2019 una comunicazione per motivare il mancato accoglimento del “Saldo e stralcio” e limitatamente ai debiti definibili ai sensi dell’art. 3 del D.L. n. 119/2018, avverte il contribuente dell’automatica inclusione nei benefici della definizione agevolata 2018 fornendo l’importo da pagare e le relative scadenze di pagamento.

Con il Decreto Semplificazioni il pagamento delle somme dovute dovrà essere effettuato in un’unica soluzione entro il 30 novembre 2019 oppure:

  • in 17 rate (5 anni), di cui la prima entro il 30 novembre 2019 (30%) e le restanti 16, ciascuna di pari importo, il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre per i quattro anni successivi;
  • in 9 rate (3 anni), nel caso in cui per gli stessi carichi sia stata già richiesta la “rottamazione-bis”, ma non risultino pagate, entro il 7 dicembre 2018, le rate di luglio, settembre e ottobre 2018.

Il pagamento della prima rata deve essere effettuato entro il 30 novembre 2019 (30%) e le restanti 8, ciascuna di pari importo, il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre degli anni 2020 e 2021.

Definizione agevolata risorse UE

Sono state previste nuove scadenze anche per il pagamento delle rate della definizione agevolata per le risorse proprie UE.

Rispetto alle precedenti “Definizioni agevolate” il D.L. n. 119/2018, prevede la possibilità di pagare le somme dovute a rate in un periodo temporale più ampio.

Si può scegliere di pagare in un’unica soluzione o fino a un massimo di 18 rate consecutive (5 anni), di cui le prime due (pari al 10%) nel 2019 e le restanti 16 in quattro rate annuali di pari importo.

Il Decreto Semplificazioni ha previsto nuove scadenze per il pagamento delle rate.

Il pagamento dell’unica o della prima rata delle somme dovute scade il 30 settembre 2019, la seconda rata scade il 30 novembre 2019 e le restanti rate il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno successivo.

Rottamazione Ter: domande online

Chi intende aderire alla “rottamazione-ter”, ha la possibilità di compilare e inviare le richieste direttamente online dal sito di Agenzia delle entrate-Riscossione con il servizio “Fai D.A. te”, allegando il proprio documento di identità, sia nell’area riservata per chi accede utilizzando Spid o le credenziali personali fornite dall’Agenzia delle Entrate o dall’Inps.

Nella sezione è possibile richiedere la situazione debitoria (prospetto) che al contribuente permette di presentare correttamente la domanda di adesione alla definizione agevolata.

Il prospetto contiene:

  • le cartelle e avvisi di pagamento che rientrano nella “rottamazione-ter” e l’importo dovuto a seguito dell’adesione alla definizione agevolata, ovvero “scontato” delle sanzioni e degli interessi di mora ed eventuali cartelle e avvisi che non rientrano nella definizione agevolata;
  • l’elenco dei debiti inseriti di una precedente “rottamazione”.

Per presentare la domanda online, va selezionato il link “Compila il form per la Definizione agevolata 2018 che consente di riempire direttamente sullo schermo i campi del modello DA-2018, cioè la domanda per “rottamare” cartelle e avvisi, ed inviare la richiesta agli uffici competenti territorio.

È necessario inserire i dati anagrafici, le informazioni di contatto, un indirizzo e-mail, e poi compilare il campo dove deve essere inserito il numero delle cartelle o degli avvisi per i quali il contribuente chiede di pagare il debito, con le modalità previste dalla definizione agevolata e allegare la documentazione di riconoscimento richiesta.

Il contribuente dovrà indicare se intende pagare in un’unica soluzione oppure a rate, e poi deve spedire la domanda.

L’Agenzia trasmetterà al contribuente una prima e-mail contenente un link per la convalida della richiesta, che dovrà essere effettuata entro le 72 ore successive dalla ricezione.

Successivamente il contribuente riceverà una seconda e-mail di presa in carico della domanda, con il numero identificativo della pratica e il riepilogo dei dati inseriti.

Accedendo con le proprie credenziali o con Spid nell’area riservata dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione non si dovrà allegare nessun documento di riconoscimento, ed è possibile visualizzare direttamente il “Prospetto informativo”.

Da qui si può compilare e inviare la domanda di adesione selezionando i documenti che si intendono “rottamare”.

Rottamazione ter: i modelli

Per aderire alla Rottamazione Ter dovrà essere compilata una domanda di adesione  entro il 30 aprile 2019, utilizzando i seguenti moduli:

  • Modello DA-2018, per i carichi affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017;
  • Modello DA-2018-D, per chi vuole definire in maniera agevolata i debiti affidati alla riscossione a titolo di risorse proprie dell’Unione Europea.

Accanto al modello scelto, debitamente compilato in ogni sua parte, dovrà essere aggiunta copia del documento di identità.

Il modello di domanda DA-2018 può essere trasmesso anche tramite pec all’indirizzo della direzione regionale di riferimento indicata sul modulo, oppure si può presentare agli sportelli dell’Agente della Riscossione.

Giuseppe Moschella

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