Nuova pace fiscale 2019: come cambiano rottamazione Ter, liti e condono

Chiara Arroi 30/11/18
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Superato il primo step dell’approvazione in Senato, il Decreto fiscale, che prevede una Nuova Pace fiscale 2019, deve ora scontrarsi con l’ultimo scoglio, l’approvazione definitiva alla Camera. A Palazzo Madama è passato con alcune modifiche e soprese, alcune già annunciate. Il via libera del senatori al Decreto è arrivato con 147 voti a favore, 104 contrari e 6 astenuti.

L’emendamento omnibus ha cambiato un po’ le carte in tavola, con la cancellazione del condono con la dichiarazione integrativa speciale, sostituendolo con la sanatoria degli errori formali; il rinnovo del bonus bebè per il 2019, un fondo ad hoc per il maltempo, l’abbattimento delle tasse per le sigarette elettroniche e la nuova tassa sui Money transfer.

Vediamo in dettaglio tutte le misure approvate nel Decreto fiscale, le modalità con cui dal 2019 il contribuente potrà fare pace col fisco, che fine farà il saldo e stralcio e le modifiche apportate alla Rottamazione Ter in termini di rateizzazione.

Nuova Pace fiscale 2019: addio al condono

I primi pezzi che l’impianto iniziale del Decreto fiscale ha perso riguardano il Condono fiscale vero e proprio, quello con la dichiarazione integrativa speciale per i redditi non dichiarati fino a 100 mila euro. L’accordo Lega-5stelle lo ha cancellato, prevedendo al suo posto un’altra sanatoria, per gli errori formali in dichiarazione. In pratica i redditi vanno sempre dichiarati, chi non lo fa non potrà beneficiare di alcun tipo di Pace fiscale.

Nuova Pace fiscale 2019: sanatoria per errori formali in dichiarazione

L’addio al condono porta sotto l’albero però un’altra tipologia di sanatoria fiscale: quella sugli errori formali riportati nella Dichiarazione dei redditi. In pratica gli errori formali si potranno correggere pagando un forfait di 200 euro per anno d’imposta. L’introito previsto è di circa 1,1 miliardi in due anni.

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Nuova Pace fiscale 2019: maxi-sconti per chiude le liti col Fisco

Novità in arrivo per chi archivia le liti col Fisco, ovviamente sconti differenziati a seconda delle situazioni:

  • A ricorso presentato. In questo caso si avrà uno sconto del 10 per cento senza sanzioni e interessi. Si pagherà in pratica il 90 per cento del dovuto al fisco, spalmando il versamento in 5 anni;
  • Vittoria in primo grado. Il contribuente potrà pagare solo il 40 per cento di quanto dovuto al Fisco,
  • Vittoria in secondo grado. In questo caso la cifra da versare per chiudere la lite scende ancora. Il contribuente pagherà solo il 15 per cento di quanto richiesto dal Fisco;
  • Vittoria nei due gradi di giudizio. In questa situazione il contribuente pagherà solo il 5 per cento.

Nuova Pace fiscale 2019: modifiche rate alla Rottamazione Ter

Un’altra modifica che il Decreto fiscale modificato porta con sé è una diversa rateizzazione del piano di definizione agevolata, detto Rottamazione Ter. In pratica aumenta il numero delle rate, passando da 10 a 18. Inoltre si potranno pagare le rate con un ritardo fino a 5 giorni senza decadere dalle agevolazioni. Introdotte inoltre agevolazioni per il rilascio del DURC. Con l’emendamento approvato si stabilisce che in caso di ritardo non superiore a cinque giorni “l’effetto di inefficacia della definizione non si produce e non sono dovuti interessi”.

Leggi anche “Rottamazione Ter: come fare domanda, ecco i moduli”

Decreto fiscale: saldo e stralcio mini cartelle

Confermato il saldo e stralcio delle mini-cartelle fino a 1.000 euro, per i debiti compresi tra gli anni 2000 e 2010.

Decreto fiscale: le altre misure approvate

Ricordiamo che l’emendamento omnibus approvato ha esteso notevolmente l’ambito di applicazione del Decreto. Tra le altre misure inserite e approvate:

  • proroga del Bonus bebè nel 2019, con maggiorazione del 20 per cento dal secondogenito;
  • proroga di un anno, a fine 2019, dell’obbligo di trasformazione in Spa delle Popolari;
  • gli automobilisti che verranno ‘beccati’ più di una volta a viaggiare senza assicurazionedovranno pagare una multa doppia rispetto all’attuale (compresa tra 848 e 3.393 euro).
  • scudo anti-spread per le banche non quotate come le Bcc;
  • approvata la tassa sul “money transfer”. Sui trasferimenti di denaro extraeuropei, in pratica sulle rimesse degli immigrati, verrà applicata un’imposta dell’1,5% del valore di ogni singola operazione a partire da importo minimo 10 euro,
  • approvata anche la detassazione delle sigarette elettroniche: l’imposta sui liquidi con nicotina passa dal 50% al 10%, per quelli senza nicotina dal 50% al 5%. Ridotta dal 50% al 25% anche la misura per il calcolo dell’accisa sui tabacchi da inalazione senza combustione. Concessa la vendita online ma solo in Italia e solo ai depositari autorizzati;
  • fatturazione elettronica, con esclusione dall’obbligo dell’e-fattura per gli operatori sanitari,
  • fatturazione elettronica: prolungamento fino a settembre del periodo di sanzioni soft,
  • introduzione della dichiarazione IVA precompilata per i soggetti minori.

Chiara Arroi

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