Guida ai Nuovi voucher: come funzionano per imprese e famiglie

Paolo Ballanti 22/11/18
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Introdotte per colmare il vuoto lasciato dai voucher, le prestazioni di lavoro occasionale sono state oggetto recentemente di importanti modifiche per mano del cosiddetto “Decreto dignità” (D.L. n. 87/2018 convertito in L. n. 96/2018), figlio del nuovo esecutivo giallo-verde.

Alla luce dei cambiamenti intervenuti è quanto mai opportuna una panoramica sull’attuale disciplina delle prestazioni occasionali, soprattutto per capirne limiti e modalità di utilizzo.

Le novità dei nuovi voucher riguardano l’introduzione di due strumenti: il Libretto Famiglia (utilizzabile da privati) e il Contratto di Prestazione Occasionale (per professionisti, imprenditori, associazioni, …).

Nuovi voucher: chi può utilizzarli

Possono utilizzare i nuovi voucher i seguenti soggetti:

  • Persone fisiche che non esercitano attività professionale o d’impresa (per intenderci soggetti privati in ambito familiare) attraverso il “Libretto famiglia”;
  • Imprese che occupano fino a cinque dipendenti a tempo indeterminato attraverso il “Contratto di prestazione occasionale”.

A queste ultime si aggiungono dal 12 agosto 2018, per volere del Decreto dignità, le aziende alberghiere e strutture ricettive che operano nel settore del turismo che abbiano alle proprie dipendenze fino a otto dipendenti a tempo indeterminato. La deroga opera solo con riferimento alle prestazioni rese dai seguenti soggetti:

  • Titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità;
  • Under 25, regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado ovvero a un ciclo di studi presso l’università;
  • Disoccupati;
  • Percettori di prestazioni integrative del salario, del reddito di inclusione o di altre prestazioni di sostegno al reddito.

Possono infine ricorrere al lavoro occasionale le amministrazioni pubbliche esclusivamente per esigenze temporanee o eccezionali.

Leggi anche “Nuovo lavoro occasionale: come funziona, le regole”

Nuovi voucher: il libretto famiglia 

Pensato per i privati, gli utilizzatori possono acquisire prestazioni di lavoro attraverso il libretto famiglia, un libretto nominativo prefinanziato, composto da titoli di pagamento, il cui valore nominale è fissato in 10 euro, importo finalizzato a compensare attività lavorative di durata non superiore a un’ora. Il libretto famiglia può essere acquistato mediante versamenti tramite F24 modello Elide, con causale LIFA, oppure tramite il “Portale dei pagamenti”.

Nuovi voucher: quando non si possono utilizzare 

Escluso invece l’utilizzo delle prestazioni occasionali nell’esecuzione di appalti o da parte di imprese dell’edilizia e settori affini oltre a coloro che esercitano attività di escavazione o lavorazione di materiale lapideo, del settore delle miniere, cave e torbiere.

Nuovi voucher: regole sui prestatori 

Imprese e famiglie possono avvalersi di qualsiasi soggetto per lo svolgimento di prestazioni di lavoro occasionale. E’ in ogni caso vietato il ricorso a prestatori con cui l’utilizzatore abbia in corso, o sia cessato da meno di sei mesi, un rapporto di lavoro subordinato (eccezion fatta per la somministrazione) o di collaborazione coordinata e continuativa, pena la conversione sin dall’inizio in rapporto a tempo pieno e indeterminato qualora ne sia accertata la natura subordinata.

Nelle imprese del settore agricolo il contratto di prestazione occasionale è ammesso per le attività rese da titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità, under 25, regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado ovvero a un ciclo di studi presso l’università, disoccupati, percettori di prestazioni integrative del salario, del reddito di inclusione o di altre prestazioni di sostegno al reddito. E’ inoltre richiesto che i soggetti citati non siano stati iscritti l’anno precedente negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli.

Nuovi voucher: i limiti di utilizzo

Elemento caratterizzante il nuovo voucher (come peraltro il suo antenato) è il ricorso a prestazioni lavorative che producano nell’anno civile (periodo 1° gennaio – 31 dicembre):

  • Per ciascun prestatore, con riferimento a tutti gli utilizzatori, compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro;
  • Per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori, compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro;

Inoltre, il prestatore dal medesimo utilizzatore non può ricevere compensi superiori a 2.500 euro e nemmeno superare le 280 ore rese in un anno civile.

Nuovi vocuher: il contratto di prestazione occasionale

Il contratto di prestazione occasionale è rivolto a diverse categorie di utilizzatori, ognuno con propri limiti e caratteristiche peculiari: professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori, associazioni, fondazioni e altri enti di natura privata, pubbliche amministrazioni, enti locali, aziende alberghiere e strutture ricettive del settore turismo, onlus e associazioni che possono acquisire prestazioni di lavoro attraverso contratti di prestazione occasionale, per attività lavorative sporadiche e saltuarie, nel rispetto dei limiti economici previsti dalla norma.

Nuovi voucher: compenso e tutele per il prestatore

La misura del compenso è stabilita dalle parti, nel rispetto comunque di 9 euro netti all’ora (per i privati 8 euro), ad eccezione del settore agricolo dove il dato è ricavato dai minimi salariali mensili degli operai. Non solo, il compenso giornaliero dev’essere pari almeno a 36 euro, equivalenti a quattro ore lavorate, anche nei casi in cui la durata effettiva della prestazione sia stata inferiore. Per le ore successive, la misura del compenso è liberamente stabilita dalle parti, comunque in ossequio del limite minimo di 9 euro netti all’ora.

La liquidazione del compenso avviene da parte dell’INPS entro il giorno 15 del mese successivo quello di svolgimento della prestazione a mezzo accredito su conto corrente o, in assenza di indicazioni in tal senso, con bonifico bancario domiciliato pagabile presso gli uffici postali. Il Decreto dignità ha inoltre stabilito che il compenso può essere riscosso direttamente presso gli sportelli postali, previa presentazione di univoco mandato o autorizzazione di pagamento emessa dalla piattaforma INPS e stampata dall’utilizzatore.

Nel lavoro occasionale è garantita la copertura INPS (per invalidità, vecchiaia e superstiti con versamento dei contributi alla Gestione separata) e INAIL, i cui oneri sono interamente a carico dell’utilizzatore oltre ai costi di gestione. Infine, i compensi percepiti sono esenti da Irpef e non incidono sullo status di disoccupato.

Nuovi voucher: come funzionano 

Il primo passo è la registrazione dell’utilizzatore e del prestatore presso la piattaforma informatica dell’INPS. A questo punto, il privato o l’impresa deve alimentare il proprio portafoglio telematico da cui verranno prelevate le somme destinate a finanziare la prestazione (compenso e oneri accessori). Il versamento può essere effettuato con modello F24 o sulla piattaforma informatica INPS con strumenti di pagamento elettronico con addebito in conto corrente o su carta di credito / debito.

Le sole imprese devono comunicare almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione, tramite il servizio online dell’INPS, dati identificativi del prestatore, compenso pattuito, luogo di svolgimento, oggetto della prestazione, data e ora di inizio e termine della stessa (l’imprenditore agricolo o l’azienda alberghiera possono comunicare la data di avvio e il monte ore complessivo presunto con riferimento a un arco temporale non superiore a dieci giorni).

Per i privati, invece, dev’essere inoltrata comunicazione sulla piattaforma INPS entro il giorno 3 del mese successivo quello di svolgimento della prestazione, contenente dati identificativi del prestatore, compenso pattuito, luogo di svolgimento, ambito e durata della prestazione.

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