Agcom, Diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica: regolamento modificato

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All’esito di una consultazione pubblica che ha visto l’ampia partecipazione di titolari dei diritti, licenziatari, fornitori di servizi media e internet service provider, giovedì 18 ottobre 2018 il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (“AGCOM”) ha approvato all’unanimità le attese modifiche al regolamento per la tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica (delibera n. 490/18/CONS).

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Le modifiche riguardano in particolare l’esercizio dei poteri che l’art. 2 della Legge europea 2017 ha attribuito a AGCOM al fine di contrastare le violazioni più gravi attraverso la previsione di appositi poteri cautelari e di misure contro la reiterazione delle violazioni stesse.

Agcom: cosa prevede il Regolamento

Il regolamento prevede ora la possibilità di adottare, in via d’urgenza e ove ne ricorrano i presupposti, provvedimenti cautelari entro tre giorni dalla ricezione della relativa istanza (in caso di successivo reclamo avverso tali provvedimenti, l’Autorità dovrà decidere in via definitiva nei successivi sette giorni); la previsione contempera così l’esigenza di contrastare con la necessaria tempestività le violazioni del diritto d’autore commesse su Internet con quella di garantire la partecipazione al procedimento di tutti i soggetti interessati.

Agcom: i poteri per impedire la reiterazione delle violazioni

AGCOM può inoltre imporre ai provider di adottare le misure più idonee per evitare la reiterazione di violazioni già accertate e contrastare le iniziative volte ad eludere l’applicazione dei propri provvedimenti. In quest’ottica, in linea con i più recenti orientamenti della giurisprudenza nazionale e della Corte di giustizia dell’Unione europea, AGCOM aggiorna, entro tre giorni dall’istanza, l’elenco dei siti oggetto di inibizione che si rigenerano modificando il nome a dominio. Specifiche e ulteriori misure possono infine consistere anche nel c.d. notice and stay down e quindi nell’impedire il caricamento di contenuti già rimossi.

 

Gilberto Cavagna

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