Def, conferma 5Stelle: Quota 100 e reddito di cittadinanza in primavera

Patuanelli: “la questione dei centri per l’impiego farà slittare le misure. Ci vorranno 3 mesi”.

Chiara Arroi 11/10/18
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Mentre è iniziata in Senato la discussione del Def, che porterà poi oggi alle 17 30 alla votazione, dal fronte 5 Stelle arriva la conferma che con Quota 100 e reddito di cittadinanza non si potrà partire subito a Gennaio 2019, bensì le misure slitteranno, per essere avviate in primavera.

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E’ il pentastellato Patuanelli a dare questa conferma, affermando: “Credo che in primavera possano partire sia la riforma della Fornero (con quota 100, ndr) che il reddito di cittadinanza, perchè pensiamo ci vorranno 3 mesi per la questione dei centri per l’impiego, forse un mese in più”. Patuanelli ha poi sostenuto che è intenzione del govrno portare luned’ in Consiglio dei ministri sia il decreto fiscale che la manovra.

Nel frattempo, Matteo Salvini dai microfoni di Radio Radicale tranquillizza gli italiani sul fatto che “non ci saranno né patrimoniali né prelievi dai conti correnti degli italiani”. “Non chiederemo le fedi nuziali per salvare il paese e non abbiamo intenzione di prelevare dai conti correnti – aggiunge – fa tutto parte della fantasia”.

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Una conferenza stampa sul Def a seguito al Vertice di maggioranza, mentre le famiglie italiane erano riunite a cena ha confermato ufficialmente le misure già annunciate dal Governo per la prossima manovra 2019. Tutto confermato: reddito di cittadinanza, pensioni, flat tax partite Iva, aiuti alle imprese che investono.

Seduti al tavolo il ministro Tria, il premier Conte e i due vicepremier di ferro, Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Una conferenza in cui Conte ha ribadito che nulla di nuovo c’è da presentare, ma tutto è solo da confermare, perché le decisioni erano già state prese nel precedente Consiglio dei ministri. Qualcosa è cambiato solo sull’asticella del rapporto deficit/pil che tanto ha fatto discutere. Il Governo ha ceduto a correzioni: “Vi confermiamo ufficialmente che il rapporto Deficit/pil è attestato al 2,4 per cento, ma poi calerà al 2,1% e all’1,8%”, ha affermato il premier.

Nello specifico il deficit scenderà al 2,1% nel 2020 e all’1,8% nel 2021.

Intanto il costo per le misure da avviare nel 2019 sarà a grandi linee di 20 miliardi. Anche se, a dire il vero, anche questa volta non ci sono numeri e coperture dettagliate nel Def annunciato, che oggi dovrebbe approdare alle Camere per l’approvazione.

Ecco le misure confermate nel Def, che saranno inserite in Manovra.

Manovra-Def: superamento Fornero con Quota 100

E’ di sedici miliardi annui lo spazio disponibile in manovra per le riforme cardine della manovra “per la coesione sociale”, ovvero per reddito di cittadinanza e riforma della legge Fornero sulle pensioni. Nello specifico 7 miliardi dovrebbe costare la riforma della Legge Fornero con l’introduzione di Quota 100. Salvini ha assicurato che non ci saranno penalità per chi sceglie di andare in pensione con questa misura. Misura che sarà una possibilità e non un obbligo e che sarà avviata nel 2019: “Partiremo già da prossimo anni con la piena riforma della legge Fornero. Senza penalizzazioni, senza paletti, senza limiti, senza tetto al reddito. Chi vuole avrà la possibilità, non l’obbligo, di andare in pensione con alcuni anni di anticipo, senza penalizzazioni”, ha confermato Salvini.

Manovra-Def: reddito e pensione di cittadinanza

Confermati i 10 miliardi destinati al reddito di cittadinanza: 9 miliardi saranno destinati agli assegni per le persone in difficoltà a cui si aggiunge un miliardo per i centri d’impiego.

Manovra-Def: flat tax per le partite Iva

Solo 2 miliardi saranno destinati alla Flat tax, che per ora coinvolgerà solo le partite iva, con un ampliamento del regime dei minimi, con aliquota al 15 per cento.

Su questo Salvini ha affermato: “Non possiamo fare in cinque mesi quello che gli altri non hanno fatto in 10. E’ incredibile che dopo i disastri che ha fatto il Pd ci rimproveri: siamo qua da quattro mesi e la gente ha capito che, senza miracoli, facciamo quel per cui ci hanno votato

Manovra-Def: taglio Ires alle imprese che investono

Luigi Di Maio ha annunciato un taglio delle imposte alle aziende: “C’è un abbassamento dell’Ires per le imprese che investono e assumono e più stabile è il contratto più si abbasserà l’Ires”.

Manovra-Def: assunzioni nelle Forze dell’ordine

Tra gli impegni per la prossima Manovra ci sarà “un piano di assunzioni straordinarie per circa 10 mila donne e uomini delle forze dell’ordine per portare più sicurezza nelle strade del nostro Paese”.

Confermati anche il blocco dell’aumento dell’Iva e la pace fiscale. 

 

Chiara Arroi

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