Di Maio: M5S non voterà il Def senza reddito di cittadinanza

Di Maio ha aggiunto: sul deficit sarà sforato il tetto dell’1,6 per cento

Redazione 26/09/18
Scarica PDF Stampa
“Da metà marzo 2019 saranno avviati i centri per l’impiego con il reddito di cittadinanza erogato”. È quanto detto dal vicepremier, Luigi Di Maio, a Porta a Porta. Secondo quanto si apprende da fonti il leader penta stellato, parlando con i ministri M5s, avrebbe aggiunto che il suo partito non voterà una nota al Def non coraggiosa, che non contenga appunto reddito di cittadinanza, pensione di cittadinanza, quota 100 e il risarcimento dei truffati dalle banche.

Consulta lo speciale Reddito di cittadinanza 

“Per me non ha senso parlare solo di deficit. Si deve scommettere sulla crescita e dare risposte ai bisogni dei cittadini. Con l’11% di disoccupazione non possiamo che puntare su investimenti e crescita di qualità”, sottolinea, a quanto si apprende, Luigi Di Maio alla riunione M5S sul Def.

“Quello che stiamo facendo nella legge di Bilancio è fare scelte coraggiose”, ha detto il ministro dell Sviluppo Economico da Vespa. “Quando non siamo d’accordo discutiamo e ci facciamo un po’ di opposizione tra di noi, visto che l’opposizione non è granché”, ha ironizzato riferendosi ai contrasti con la Lega. “Alla Lega credo faccia bene stare lontano da Berlusconi perché quando era con Berlusconi stava sotto il 20%”.

Consulta lo speciale Legge di bilancio 2019

Ai microfoni di Radio Capital, sul rispetto dei conti pubblici, Di Maio ha poi parlato di “deficit positivo”: “Non possiamo solo tenere d’occhio i numeri, prima vogliamo soddisfare le esigenze dei cittadini, vediamo cosa possiamo tagliare per poter finanziare le misure promesse”. Incalzato da Giannini, Di Maio ha detto che il deficit sarà sforato oltre l’1,6% ritenuto il limite invalicabile dal ministero del Tesoro.

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento