Milleproroghe, il Governo incassa la fiducia della Camera: cosa prevede

Nel provvedimento taglio ai fondi delle periferie e autocertificazione dei vaccini

Redazione 13/09/18
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La Camera approva, tra le polemiche, la fiducia posta dal Governo sul decreto legge Milleproroghe con 329 voti a favore, 220 contrari e quattro astenuti.

Dopo più di tre mesi dal suo insediamento, il governo gialloverde chiede la prima fiducia su un provvedimento. La scelta di blindare l’esame del decreto legge Milleproroghe si è resa necessaria dopo che l’ostruzionismo delle opposizione ha rischiato di far slittare il voto.

La decisione di porre la fiducia ha fatto insorgere le opposizioni ma in particolare il Pd che ha occupato l’Aula di Montecitorio e attaccato l’Esecutivo, oltre alla presidenza della Camera, accusandoli di “atto eversivo”.


Proteste che il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro sono solo “strumentali” di fronte a una scelta del governo del tutto “legittima”.

Tanto per intenderci è il Decreto con all’interno le norme sull’autocertificazione dei vaccini e il taglio alle periferie. E proprio quello sui vaccini è il tema che ha surriscaldato più gli animi. Nel testo, dopo una serie di incertezze, è rispuntata l’autocertificazione per l’ammissione a scuola dei bambini. Resta quindi l’obbligo vaccinale in linea di principio, ma è ovvio che con la possibilità di autocertificarsi sarà più facile “evade” da quest’obbligo. Anche perché l’onere del controllo si riversa adesso sulle autorità scolastiche e sanitarie.

Tra le misure inserite e approvate nel Decreto:

  • autocertificazione dei vaccini

Resta in linea teorica l’obbligo vaccina, ma la maggioranza ha deciso la possibilità di far accedere negli asili nido e nelle scuole materne anche i bambini tra 0 e 6 anni che non sono già vaccinati ma che presentino solamente un’autocertificazione.

  • intercettazioni e tribunali

l decreto contiene anche lo slittamento della riforma delle intercettazioni telefoniche introdotta dal precedente ministro della Giustizia, Andrea Orlando: non entrerà in vigore prima del 31 marzo 2019.

  • Proroga dell’isee precompilato

L’entrata in vigore del cosiddetto ISEE precompilato era prevista dal 1° settembre 2018, ma il Dl 91/2018 ha posticipato l’entrata in vigore al 2019. Partirà pertanto dal 2019 la collaborazione fra Inps e Agenzia delle entrate per la messa a punto della dichiarazione sostitutiva unica DSU per l’Isee

  • Bonus cultura

E’ stata prorogata la possibilità per i neo maggiorenni di richiedere e usare il cosiddetto bonus cultura tramite l’apposita applicazione 18app

C’è inoltre lo slittamento della riforma del credito cooperativo e il taglio ai fondi delle periferie

Redazione

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