Riforma pensioni, Damiano e Orlando: Sì a quota 100 a 63 anni

Redazione 29/06/18
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L’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano e Andrea Orlando, entrambi componenti della corrente più progressista del Partito Democratico, in occasione dell’avvio delle Commissioni, hanno depositato diversi disegni di legge, dedicati anche alla riforma pensioni quota 100, per sfidare il governo Conte sul tema.

Autocritica nel PD, si riparte da riforma pensioni

La componente più a sinistra del Partito Democratico, denominata Laburisti Dem, ha dapprima rivolto una forte critica al partito: “Il PD ha bisogno di un ripensamento di fondo che noi vogliamo riassumere in una parola: discontinuità. I risultati elettorali dimostrano che una parte dei nostri elettori non si è più riconosciuta nelle politiche del PD, soprattutto per quanto riguarda le politiche sociali”. Poi arriva una frecciatina al governo Lega M5S: “Continuare a sbandierare Quota 100 non vuol dire assolutamente nulla se non si precisa quali sono gli addendi (età anagrafica e contributi versati) che compongono la medesima Quota”.

Riforma pensioni, le richieste dei Laburisti Dem

Attraverso la presentazione di slide, la componente sinistra del PD ha illustrato le proposte e i disegni di legge presentati per superare la Legge Fornero (scopri chi l’ha votata).

  • Quota 100 con una base di ingresso non superiore ai 63 anni di età;
  • Rendere strutturale l’ape sociale e volontaria;
  • Nona salvaguardia per esodati;
  • Proproga di Opzione Donna;
  • Modificare il meccanismo “infernale” che aggancia l’età della pensione e aspettativa di vita;
  • Ripristino della pensione di anzianità con 41 anni di contributi, a prescindere dall’età anagrafica.

Orlando le ha descritte come “una serie di proposte che, in particolare sul tema del lavoro, intervengono proprio sulle criticità di leggi approvate dal governo Renzi”. Mentre Damiano, ancora più duro, chiosa: “Siamo alla terza grave sconfitta del PD, una sconfitta storica che corre il rischio di cancellare la stessa idea di sinistra. È giusto che noi operiamo sul terreno della discontinuità. C’è una fase di stallo, stare alla finestra non giova”.

Sinistra PD interviene sul tema del lavoro

Oltre alla riforma pensioni, sugli altri fronti Damiano ed Orlando non mollano la presa: “Sul tema del mercato del lavoro ribadiamo la convinzione che il lavoro prevalente debba essere quello a tempo indeterminato. Bisogna intervenire sul tema dei licenziamenti individuali illegittimi che, dopo il Jobs Act, sono diventati troppo facili e troppo costosi”. I Lab Dem si concentrano anche sulla Gig Economy per la quale “va previsto un intervento di regolazione contrattuale e legislativa. Oltre al salario minimo, occorre garantire ai lavoratori le tutele di base: previdenza, malattia, infortuni e assicurazione”.

Per approfondire consulta il nostro Speciale Riforma Pensioni.

Redazione

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