Riforma pensioni e welfare: ecco cosa farà il ministro Di Maio

Redazione 05/06/18
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Il governo Conte apre le danze con un’importante novità. I ministeri dello Sviluppo Economico e quello del Lavoro saranno accorpati in un unico grande ministero guidato dal Vice-Presidente del Consiglio e capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, che ha già annunciato i suoi obiettivi da perseguire nel corso della legislatura: riforma pensioni e centri per l’impiego, reddito e pensione di cittadinanza, rilancio delle politiche industriali e investimento nell’auto elettrica, abolizione dello spesometro, redditometro e studi di settore e infine modifica di quel Job Act voluto fortemente dall’ex Premier del Partito Democratico Matteo Renzi.

Riforma dei centri per l’impiego

Uno dei cavalli di battaglia portati avanti da Luigi Di Maio durante l’ultima campagna elettorale, riguarda i centri per l’impiego, da riformare e potenziare. “I centri per l’impiego sono di competenza regionale. Non sono qui per prendermi i meriti” – afferma Di Maio e poi conclude – “Vorrà dire che metterò insieme tutti gli assessori al lavoro delle regioni italiane. Faremo un tavolo e cominceremo a lavorare per migliorare i centri per l’impiego, che hanno bisogno di più personale, più risorse e una filosofia di pensiero diversa nel dare lavoro alle persone”.

Revisione del Jobs Act e salario minimo orario

Un altro obiettivo del nuovo ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, sarà la messa in discussione del Job Act: “Va rivisto, c’è troppa precarietà. La gente non ha la certezza neanche più di prenotarsi le vacanze, non solo per sposarsi. E se dobbiamo dare più forza all’economia, dobbiamo ridurre la precarietà”. Altro punto fondamentale del contratto di governo Lega M5S è l’istituzione di un salario minimo orario.

Riforma pensioni: Via Fornero, arriva quota 100

“Applicheremo la misura quota 100 per superare la Fornero”. Di Maio annuncia così su Facebook uno dei punti che più di ogni altro ha unito Lega e Movimento 5 Stelle in questa esperienza di governo. Sia il partito di Salvini che quello di Di Maio, infatti, ha battagliato molto contro la riforma pensioni di Elsa Fornero (scopri chi l’ha votata). La riforma pensioni quota 100 prevede di poter andare in pensione quando la somma tra l’età minima e gli anni di contributi risultano pari a 100.

Reddito e pensione di cittadinanza

Oltre alla riforma pensioni, Luigi Di Maio punta molto sulla celebre promessa fatta dal Movimento 5 Stelle, vale a dire il reddito di cittadinanza: “Faremo dei provvedimenti per aiutare i cittadini che sono in povertà e pertanto non possiamo prescindere dal reddito di cittadinanza e dalla pensione di cittadinanza. Saranno i due provvedimenti che porterò al più presto all’esame del Parlamento“. Questa misura sarà accompagnata dalla riforma dei centri per l’impiego, per cercare di reinserire le persone nel mondo del lavoro.

Investimento per l’auto elettrica

Investire sulla nuova frontiera dell’industria automobilistica, indicata dall’Ad di FCA Marchionne, rappresenta per Luigi Di Maio “un cambio di strategia che accolgo senza ironia e senza polemiche. Vorrà dire che potremo collaborare sugli investimenti per arrivare al milione di auto elettriche”.

Le critiche di Confindustria

Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria, elenca gli elementi di criticità contenuti nel contratto Lega M5S e bacchetta Luigi Di Maio, dichiarando che nel programma di governo: “C’è grande centralità data ad agricoltura e turismo, ma l’Industria non c’è”.

Per approfondire consulta il nostro Speciale Riforma Pensioni.

Redazione

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