Pensione, dal 2019 5 mesi in più anche per gli esodati

Redazione 13/03/18
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Dal 2019 l’innalzamento di 5 mesi dell’età anagrafica per l’accesso alla Pensione avrà valore anche i lavoratori esodati che rientrano nell’ultima salvaguardia che non matureranno l’età entro fine anno. Precisiamo che questo innalzamento non riguarda tutti gli esodati inseriti nell’ottava salvaguardia, ma solo una parte, vediamo quali e perchè.

 

L’innalzamento di 5 mesi al requisito anagrafico per accedere alla pensione entrerà in vigore a partire dal 2019 e si applicherà anche a quei lavoratori in mobilità in base ad accordi sottoscritti entro la fine del 2011, che hanno smesso di lavorare entro il 31 dicembre 2014, e raggiungono il diritto a pensione entro 36 mesi dalla fine del trattamento di disoccupazione.

Se un lavoratore ha smesso di ricevere il sussidio a marzo 2018 matura il diritto alla pensione a dicembre 2020 secondo le vecchie regole, mentre dovrà aspettare fino a maggio 2021 con l’innalzamento dell’età pensionabile.

Resta da chiarire, come l’Inps penserà di gestire questi casi. La gestione delle domande di salvaguardia dovrebbe essere quasi terminata, secondo gli ultimi dati forniti dall’Ente previdenziale a novembre scorso rimanevano 920 domande ancora in giacenza. Sul totale di 34 mila domande pervenute ne sono state accolte 14 mila e respinte 20.450 per mancanza di requisiti.

Se un lavoratore esodato ha già ricevuto l’accoglimento della domanda, sembra difficile che l’Inps modifichi la propria risposta.
In ogni caso si attendono chiarimenti in merito da parte dell’Inps.

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Esodati ottava salvaguardia, chi sono?

Gli esodati sono quei lavoratori rimasti senza pensione né stipendio in seguito alla Riforma Pensioni Fornero. I tutelati dall’ottava salvaguardia sono circa 30.770 lavoratori, suddivisi nelle seguenti tipologie:

  •  11 mila Lavoratori in mobilità a seguito di accordi governativi o non stipulati entro il 31/12/11. La Maturazione del diritto a pensione deve avvenire entro 36 mesi dopo la data di scadenza dell’indennità di mobilità, anche col versamento di contributi volontari; la Cessazione del rapporto di lavoro, invece, entro il 31/12/14. Si presenta Istanza all’Inps entro il 2/03/17,
  •  10.400 Prosecutori volontari autorizzati alla contribuzione prima del 4/12/11, che facciano valere almeno un contributo volontario, a prescindere che abbiano svolto successivamente attività non riconducibili ad un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. La Maturazione della decorrenza della pensionedeve avvenire entro il 6/01/19, inclusa la finestra mobile, rispetto alla disciplina prevista ante-Fornero. Si presenta Istanza all’Inps entro il 2/03/17,
  • 7.800 Lavoratori cessati entro il 30/06/2012 con accordi individuali o collettivi stipulati entro il 31/12/11, a prescindere che abbiano svolto successivamente attività non riconducibili ad un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. Ma anche i Lavoratori cessati dopo il 30/06/12 ma entro il 31/12/12 con le stesse modalità di cui sopra o per risoluzione unilaterale, tra l’1/01/07 e il 31/12/11 (maturazione della pensione entro il 6/1/2019),
  • 700 Lavoratori che nel 2011 sono stati congedati per assistere figli con disabilità grave. La Maturazione della decorrenza pensione deve avvenire entro il 6/01/19 compresa la finestra mobile,rispetto alla disciplina prevista ante-Fornero. Si presenta Istanza alle direzioni territoriali dell’Ispettorato del Lavoro, a pena di decadenza entro il 2/03/17,
  • 800 Lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato e in somministrazione cessati dal lavoro tra il 1/01/07 e il 31/12/11, non rioccupati a tempo indeterminato (esclusi quelli del settore agricolo e quelli con qualifica stagionale). La Maturazione della decorrenza pensione deve avvenire entro il 6/01/18 compresa la finestra mobile, rispetto alla disciplina prevista ante-Fornero. Si presenta Istanza alle direzioni territoriali dell’Ispettorato del Lavoro, a pena di decadenza entro il 2/03/17.

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