Pensioni Precoci, da febbraio partono i pagamenti

Ultime novità sui pagamenti delle pensioni per Precoci e Ape social

Redazione 26/01/18
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Dal mese di febbraio inizieranno i pagamenti delle pensioni per lavoratori precoci che hanno presentato domanda entro il 15 luglio 2017 con esito positivo dall’Inps. Dopo le prime erogazioni per l’Ape social iniziate il 22 dicembre scorso, ora l’Inps inizierà l’erogazione degli assegni relativi alla Quota 41 che arriveranno i primi giorni di febbraio ai beneficiari.

 

Non ci sono,invece, ancora notizie e date certe sul pagamento delle pensioni ai lavoratori precoci che hanno presentato la domanda, con esito positivo, dopo il 15 luglio 2017, ma entro il 30 novembre.

Queste istanze, stando alle comunicazioni dell’Inps a fine 2017, sono state prese in considerazione per mancato esaurimento delle risorse finanziarie a disposizione, e probabilmente l’Ente previdenziale riuscirà a garantire i pagamenti per tutte. Al momento però i lavoratori che hanno ricevuto l’ok dell’Inps restano nel limbo sull’erogazione del primo assegno pensionistico.

Unica nota positiva è che con il primo pagamento arriveranno anche gli arretrati dei mesi precedenti per chi ne ha diritto (a partire dal primo maggio 2017), come previsto dai decreti attuativi della Legge di Bilancio 2017.

Aperte le domande 2018 per Ape social e Lavoratori Precoci

Per il 2018 i lavoratori che matureranno i requisiti per Ape social e Lavoratori Precoci entro l’anno, potranno inviare la domanda entro il 28 febbraio per i Lavoratori Precoci e entro 31 marzo o 15 luglio per l’Ape social

Consulta il nostro Speciale Pensione anticipata

Requisiti per la pensione per Lavoratori Precoci

Ricapitoliamo i requisiti per accedere alla Pensione di Lavoratori Precoci o Quota 41:

  • 41 anni di contributi, con almeno un anno versato entro il 19esimo anno di età,
  • appartenere a una delle quattro categorie di aventi diritto all’Ape social:
    • disoccupati involontari che hanno terminato di percepire il sussidio di disoccupazione da almeno tre mesi,
    • careviger di familiari con handicap grave (dal 2018, non solo parenti di primo grado ma anche di secondo grado, e affini fino al secondo grado, se genitori o coniuge non sono presenti o sono affetti da patologie gravi),
    • lavoratori con disabilità almeno al 74%,
    • addetti a mansioni gravose per almeno sette anni negli ultimi dieci anni oppure sei anni negli ultimi sette anni.

Redazione

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