Concorso Dirigenti Scolastici, le materie da studiare

Quali argomenti saranno richiesti durante le prove di selezione?

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Con l’avvio alla procedura del Concorso Dirigenti Scolastici per la selezione di 2.425 posti (GU n.90 del 24 novembre 2017) si intensifica il lavoro di preparazione e aggiornamento dei docenti che hanno presentato la candidatura.

Il corso-concorso, com’é noto, si articola in tre fasi:

  • prova preselettiva che sicuramente verrà organizzata per il numero già cospicuo di candidature;
  • concorso (consistente in una prova orale e una scritta, per l’accesso al corso dirigenziale di formazione e tirocinio);
  • corso dirigenziale di formazione e tirocinio con una prova scritta finale di carattere teorico e pratico e un colloquio relativo all’esperienza di tirocinio.

Dalla lettura incrociata dell’art. 6 del bando citato e degli artt. 10-11 del Regolamento approvato con d.m.n. 138/2017, gli argomenti che bisogna presidiare sono piuttosto estesi e riguardano la normativa scolastica, gli aspetti finanziari e amministrativi, la gestione scolastica, il profilo socio-pedagogico riferito anche ai piani dell’inclusività e dell’integrazione interculturale, nonché le conoscenze e competenze strumentali.

Cercando di dare una panoramica più dettagliata degli argomenti per favorire lo studio dei candidati sintetizziamo in dieci aree la preparazione da conseguire:

  1. Normativa riferita al sistema educativo di istruzione e di formazione e agli ordinamenti degli studi in Italia con particolare attenzione ai processi di riforma in atto.
    È chiaro che quest’ultima attenzione si riferisce alle novità introdotte dalla legge di riforma n. 107/2015 con le relative modifiche al sistema di reclutamento scolastico, ad alcuni organi che caratterizzano il sistema di governo scolastico, l’ampliamento dell’autonomia scolastica, il rafforzamento dei percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro. Il riferimento riguarderà anche i recenti decreti legislativi attuativi della legge n. 107/15 (Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, 60,61,62,63,64,65,66),
  2. Modalità di conduzione delle organizzazioni complesse, con particolare riferimento alla realtà delle istituzioni scolastiche ed educative statali.
    Le materie coinvolte sono: Teoria delle organizzazioni complesse, Comunicazione formale e informale, Leadership e gestione delle risorse umane, La pianificazione strategica, Il controllo di gestione, Accountability e bilancio sociale e La gestione amministrativo-contabile. Significativo lo studio sulla conduzione della scuola dopo il Decreto Legislativo (DLgs) Brunetta n. 150/2009 sulla produttività nelle P.A.,e sulla funzione del DS a partire dal dlgs 165/2001,
  3. Processi di programmazione, gestione e valutazione delle istituzioni scolastiche, con particolare riferimento alla predisposizione e gestione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, all’elaborazione del Rapporto di Autovalutazione e del Piano di Miglioramento, nel quadro dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e in rapporto alle esigenze formative del territorio.
    Alla base di questi singoli argomenti è importante avere un’approfondita conoscenza del  D.P.R. n. 275/1999: Regolamento autonomia istituzioni scolastiche, decreto principale di attuazione della AUTONOMIA scolastica e ripreso e integrato dalla Legge n.107/2015,
  4. Organizzazione degli ambienti di apprendimento, con particolare riferimento all’inclusione scolastica, all’innovazione digitale e ai processi di innovazione nella didattica;
  5. Organizzazione del lavoro e gestione del personale, con particolare riferimento alla realtà del personale scolastico,
  6. Valutazione ed autovalutazione del personale, degli apprendimenti e dei sistemi e dei processi scolastici,
  7. Elementi di diritto civile e amministrativo, con particolare riferimento alle obbligazioni giuridiche e alle responsabilità tipiche del dirigente scolastico, nonché di diritto penale con particolare riferimento ai delitti contro la Pubblica Amministrazione e in danno di minorenni,
  8. Contabilità di Stato, con particolare riferimento alla programmazione e gestione finanziaria presso le istituzioni scolastiche ed educative statali e relative aziende speciali,
  9. Sistemi educativi dei Paesi dell’Unione Europea,
  10. Conoscenza degli strumenti informatici e delle tecnologie della comunicazione normalmente in uso presso le istituzioni scolastiche e conoscenza della lingua straniera prescelta dal candidato tra francese, inglese, tedesco e spagnolo al livello B2 del CEF.

Per la preparazione consigliamo

Rosanna Sanny Calvino

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