Appalti pubblici, è lecito l’affidamento senza compenso

Redazione 06/10/17
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È lecito affidare un appalto pubblico ad un professionista senza compenso economico? Secondo una recente sentenza del Consiglio di Stato, che farà molto discutere, lo svolgimento a titolo gratuito garantisce comunque i principi di concorrenza e la qualità della gara.

I giudici di palazzo Spada sono intervenuti con la sentenza n. 4614/2017, depositata in questi giorni, sulla gara indetta dal Comune di Catanzaro per la realizzazione del Piano regolatore della Città, affidato con un compenso di 1 euro e un rimborso spese di 250 mila euro. Il bando era stato impugnato da tutti gli ordini professionali tecnici della provincia e giudicato illegittimo dal Tar Calabria, ma ora il Consiglio di Stato ha ribaltato la situazione.

L’onerosità del contratto, secondo i giudici, ha un diverso valore per i contratti pubblici rispetto a quelli privati. “La garanzia di serietà e affidabilità, intrinseca alla ragione economica a contrarre, infatti, non necessariamente trova fondamento in un corrispettivo finanziario della prestazione contrattuale, che resti comunque a carico della Amministrazione appaltante: ma può avere analoga ragione anche in un altro genere di utilità, pur sempre economicamente apprezzabile, che nasca o si immagini vada ad
essere generata dal concreto contratto”.

I giudici di Palazzo Spada ricordano come la giurisprudenza ammetta da tempo la partecipazione a gare pubbliche da parte di enti del terzo settore che perseguono finalità non lucrative.

“Non vi è dunque estraneità sostanziale alla logica concorrenziale che presidia, per la ricordata matrice eurounitaria, – sottolineano da Palazzo Spada – il Codice degli appalti pubblici quando si bandisce una gara in cui l’utilità economica del potenziale contraente non è finanziaria ma è insita tutta nel fatto stesso di poter eseguire la prestazione contrattuale“.

Per i giudici quindi qualità e principio di concorrenza sono garantiti se i criteri di aggiudicazione del bando sono “sufficientemente oggettivi per una valutazione dell’offerta e non contrastano dunque con il rammentato art. 83”.

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Il Decreto Correttivo al Codice dei contratti pubblici

Il D.Lgs. 19 aprile 2017, n. 56, recante “Disposizioni integrative e  correttive  al  decreto  legislativo 18 aprile 2016, n. 50”, introduce oltre 300 modifiche al Codice dei contratti pubblici, non solo formali, ma di ampia portata e sostanza, finalizzate, come si dà conto nella Relazione illustrativa, “a perfezionare l’impianto normativo senza intaccarlo, con lo scopo di migliorarne l’omogeneità, la chiarezza e l’adeguatezza in modo da perseguire efficacemente l’obiettivo dello sviluppo del settore che la stessa legge delega si era prefissata”. Le novità si sviluppano su alcune linee direttrici piuttosto evidenti: minori vincoli ed oneri per gli operatori economici nelle strategie di aggregazione (RTI, consorzi) e misure pro MPMI; semplificazione delle procedure (infra 40.000 euro, ampliamento criterio del prezzo più basso per i lavori, alleggerimento del regime per i servizi dell’allegato IX, ecc.); valorizzazione degli appalti sostenibili (obbligatorietà dei criteri ambientali per qualunque importo e delle clausole sociali per le procedure sopra soglia, tutela rafforzata del costo del personale); innalzamento misure di trasparenza e prevenzione (inasprimento requisiti generali, commissione giudicatrice solo parzialmente interna anche sotto soglia, limiti subappalto, ecc.); favor per i professionisti dei servizi tecnici (vincolatività tariffe per base di gara, conferma dei limiti all’appalto integrato, compenso svincolato dal finanziamento dell’opera, divieto di ricorrere alla sponsorizzazione, ecc.). Il volume intende offrire, con un taglio schematico e operativo, un primo strumento di analisi delle numerose innovazioni e questioni introdotte dal D.Lgs. 56/2017. Sono riportate utili tabelle di sintesi per ciascun istituto e una tabella finale riepilogativa. Completa l’opera il testo coordinato del Codice dei contratti pubblici aggiornato con tutte le modifiche ad oggi intervenute. Alessandro Massari, Avvocato specializzato in contrattualistica pubblica,direttore del mensile Appalti&Contratti e della rivista internet appaltiecontratti.it

Alessandro Massari | 2017 Maggioli Editore

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