Riforma Madia: le ultime novità in arrivo. Lavoro flessibile anche per i dipendenti pubblici?

Redazione 13/02/17
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La riforma Madia sulla pubblica amministrazione entra in una fase cruciale, inizialmente passerà al vaglio dei sindacati e poi del Consiglio dei ministri. Il Testo Unico della PA, in aggiunta al decalogo per i licenziamenti, mette sul tavolo anche una misura per le famiglie rivolta a circa 3 milioni di dipendenti pubblici.

In tal senso, le novità previste riguardano telelavoro e alcune formule flessibili per aiutare i genitori dipendenti pubblici a conciliare vita privata e professionale. Hanno un analogo obiettivo anche le previste  convenzioni con gli asili nido e le azioni volte a rendere più facile la richiesta del part-time.

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Riforma Madia: a cosa si punta?

Dietro le nuove misure a favore della famiglia c’è lo scopo di raggiungere dei target per i servizi pubblici più performanti ed efficienti. Su questo solco, infatti, l’Esecutivo sta lavorando su una specifica direttiva prevista dalla riforma Madia, che mira proprio ad incentivare lo smartworking, vale a dire su manovre flessibili per venire incontro a chi è dipendente e ha figli.

Riforma Madia: le novità in arrivo

Il Ministero della Pubblica amministrazione, di concerto con il dipartimento per le Pari opportunità, è attualmente al lavoro su alcune novità importanti per i dipendenti del pubblico impiego. Infatti, oltre al Testo Unico arriveranno a breve anche specifiche misure per ottimizzare la conciliazione vita-lavoro.

Tra le novità, arriveranno direttive nuove su:

telelavoro;

part-time più semplice;

accordi tra amministrazioni, asili nido ed enti per campi estivi (che garantiscano, ad esempio, servizi aperti nei periodi in cui le scuole sono chiuse) riservati ai figli dei dipendenti pubblici.

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Rinnovo contratti PA: in arrivo sorprese?

Presumibilmente anche la parte relativa al rinnovo contrattuale della Riforma PA potrebbe recepire alcuni cambiamenti grazie alla flessibilità oraria. Anzitutto, almeno il 10% dei dipendenti entro il 2018, qualora vi siano richieste, deve essere messo in condizione di poter prestare servizio con nuove modalità di gestione lavorativa.

Testo Unico Pubblico Impiego: a quando?

Oggi, il nuovo Testo Unico del pubblico impiego è l’oggetto centrale del tavolo di confronto con i sindacati. Il decreto arriverà in Consiglio dei Ministri immediatamente dopo, nonostante ci sia tempo sino al prossimo 28 febbraio.

Altra deadline cade, invece, mercoledì 15 febbraio, quandodai dirigenti degli enti territoriali, dai rappresentati dalla sigle Direr e Direl, verrà avanzata una proposta qualora dovesse venire nuovamente fuori un provvedimento destinato alla categoria.

Il processo amministrativo telematico (PAT)

Il 1° gennaio 2017 è entrato in vigore il processo amministrativo telematico, le cui regole tecnico-operative sono dettate dal D.P.C.M. 16 febbraio 2016, n. 40. La presente opera, con formulario e schede pratiche, è un supporto concreto all’attività di operatori, avvocati e pubbliche amministrazioni, una guida operativa per tutte le fasi telematiche del processo amministrativo, con particolare attenzione alle notifiche e ai depositi.Il testo è aggiornato alle recenti novelle:- i nuovi moduli di deposito ad uso degli avvocati, rilasciati il 29 dicembre 2016;- la L. 25 ottobre 2016, n. 197, di conversione del D.L. 31 agosto 2016, n. 168, di riforma del processo amministrativo telematico;- il D.Lgs. 26 agosto 2016, n. 179, c.d. nuovo codice dell’amministrazione digitale (CAD).Il testo, dopo una descrizione dell’evoluzione normativa del PAT, affronta i seguenti argomenti:- principi e strumenti della digitalizzazione del processo amministrativo;- il c.d. back office del processo amministrativo telematico, ovvero la piattaforma del Sistema Informatico della Giustizia Amministrativa (SIGA);- il fascicolo telematico (i contenuti, l’accesso e la trasmissione del fascicolo, i registri informatici);- la redazione informatica degli atti processuali e la procura alle liti;- le notificazioni e le comunicazioni telematiche;- i depositi telematici, con le modalità di compilazione e invio dei moduli digitali;- i nuovi adempimenti richiesti a organi giudiziari, cancellerie, giudici e loro ausiliari;- le funzioni istituzionali degli organi della Giustizia Amministrativa.La seconda parte dell’opera contiene schede con le soluzioni ai principali problemi tecnici (ad es., come installare il certificato di firma nel software di gestione dei moduli di deposito), un utile formulario, presente anche in formato editabile e stampabile sul Cd-Rom allegato, e una ragionata appendice normativa con le disposizioni di riferimento.

Carmelo Giurdanella – Elio Guarnaccia | 2017 Maggioli Editore

24.00 €  22.80 €

Il nuovo procedimento amministrativo digitale

Alla luce della crescente informatizzazione (nonostante le resistenze che si incontrano un po’ ovunque), i principi e gli istituti giuridici su cui da sempre si regge l’attività amministrativa stanno inesorabilmente cambiando. Il potenziale insito nei nuovi strumenti informatici è talmente incisivo, da mettere in crisi la tradizionale indifferenza ed estraneità del diritto rispetto alla tecnologia. Il nuovo procedimento informatico, rispetto al precedente modello cartaceo, appare più rigido, standardizzato, incanalato in schemi seriali, in definitiva più impersonale. Ciò non deve creare incertezze o ripensamenti. Mentre in passato le burocrazie hanno abusato della rigidità procedurale per negare le libertà individuali, ora, al contrario, i nuovi schematismi tecnologici sono in grado di assolvere, se ben impiegati, ad una funzione diametralmente opposta: realizzare i “diritti digitali” nell’accezione più avanzata, assicurando livelli minimi di garanzia e qualità delle prestazioni in termini di immediatezza, certezza, efficienza, economicità, imparzialità, trasparenza, accessibilità, conoscenza, che si pongono ad esclusivo servizio del cittadino e dei suoi bisogni. In altre parole, deviare dal modello telematico significa, per principio, erogare un servizio peggiore. Gli echi di tale impostazione si trovano anche nella recentissima giurisprudenza costituzionale.Questa pubblicazione, dal taglio pratico, è diretta agli operatori della P.A. impegnati nel passaggio al digitale: segretari, direttori e funzionari appartenenti ad uffici amministrativi e tecnici interessati dalla gestione di un flusso documentale proveniente dall’utenza o da altri enti e verso di essi. Con maggior sforzo esplicativo, si è cercato di limitare al minimo indispensabile il ricorso ai tecnicismi del gergo informatico, cercando di estendere la spiegazione agli obiettivi e ai risultati da ottenere in termini di ricadute positive sull’attività amministrativa. Anche per questo e per evitare appesantimenti, le definizioni dei più diffusi termini propri del linguaggio dell’ICT e della società dell’informazione sono contenute in un glossario a parte.Gli aspetti sopra descritti sono stati ricostruiti mediante l’analisi degli impatti della telematica sugli istituti classici del procedimento e sui tradizionali apparati organizzativi, ma ampio spazio è stato concesso anche alla costruzione di modelli operativi e organizzativi, per fornire un “libretto di istruzioni” fatto di strumenti pratici ed orientativi di pronta applicabilità nella casistica concreta. Le parti descrittive, infatti, sono spesso intervallate da schemi, esempi pratici, diagrammi di flusso, schede riassuntive, schemi di atti, privilegiando sintesi ed immediatezza. Michele Deodati Responsabile SUAP dell’Unione Appennino bolognese e laureato in Giurisprudenza, è stato Vicesegretario comunale e funzionario della Provincia di Mantova. Svolge attività formativa per Enti locali. È stato componente dell’Osservatorio per le liberalizzazioni presso il CERMES – Università Bocconi. Partecipa a vari tavoli istituzionali nell’ambito della digitalizzazione del procedimento amministrativo. È autore di circa 200 pubblicazioni sulla disciplina statale e regionale in materia di commercio, attività produttive, concorrenza, edilizia, diritto amministrativo, P.A. digitale.Il Cd-Rom contiene:-Schema delibera servizi digitali-Schema convenzione servizi digitali-Progetto gestione associata servizi digitali-Schema delibera servizio SUAP-Schema convenzione servizio SUAP-Progetto gestione associata SUAP-Organigramma-Flusso SUAP-Prospetto finanziario Requisiti hardware e software:-  Sistema operativo Windows® XP o successivi-  Browser Internet-  Programma capace di editare documenti    in formato docs (es. Microsoft Word) EXLSX (es. Microsoft Excel)-  Programma in grado di visualizzare documenti in formato PPTX (es. Microsoft PowerPoint)

Michele Deodati | 2017 Maggioli Editore

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