Sicurezza sul lavoro e qualità del riposo notturno

Redazione 06/02/17
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Nella società contemporanea il tema del lavoro è al centro di numerosi dibattiti che riguardano anche la sicurezza sul lavoro. In molti, tra quelli che un lavoro ce l’hanno, devono infatti fare i conti con tutta una serie di pericoli e rischi dai quali sono scarsamente protetti o protetti in maniera del tutto inadeguata.

La triste realtà è che, come dimostrano chiaramente i dati in nostro possesso, anche nel 2017 in Italia vi sono state molte morti sul lavoro: una vera e propria strage di lavoratori, insomma, che solo nello scorso anno (da gennaio a settembre 2016) ha fatto ben 549 vittime, come riportano i dati diramati dall’Inail – l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro – a fine anno. A morire sono più uomini che donne, e prevalentemente lavoratori oltre i quarant’anni; si muore di più nel centro Italia, dove perdono la vita il 32,6% dei lavoratori.

Si tratta di morti inaccettabili, come ribadito di recente in un’intervista dal Presidente della Repubblica Mattarella, che fanno dell’Italia il Paese Europeo con il più alto numero di morti sul lavoro. E a poco vale il fatto che il dato inerente al 2016 presenti un sensibile miglioramento rispetto al 2015 (nel settembre 2015, infatti, risultavano deceduti sul lavoro 626 lavoratori, 77 in più dello scorso settembre).

Anche perché purtroppo questi dati riguardano esclusivamente il lavoro regolare: resta escluso il mondo sommerso degli abusivi, del lavoro nero diffuso prevalentemente nel Sud Italia, dove viveva e lavorava “solo” il 21,7% dei morti sul lavoro nel 2016. Secondo alcuni, anche l’uso – o meglio, l’abuso – del contestatissimo strumento dei vaucher non solo non favorirebbe l’emersione del lavoro sommerso, ma anzi lo incrementerebbe, con gravi ripercussioni sulla salute e sulla tutela dei lavoratori.

E non a caso l’Inail negli ultimi anni denuncia un costante aumento degli infortuni sul lavoro riguardante gli occupati occasionali, che lavorano appunto con i vaucher. Per quanto riguarda invece i settori più a rischio, sempre da fonte Inail negli ultimi anni la maggior parte morti sul lavoro era occupato nel settore delle costruzioni; segue l’attività manifatturiera, quindi il trasporto e il magazzinaggio e il commercio all’ingrosso.

Come la qualità del riposo dei lavoratori influisce sulla loro sicurezza

L’Articolo 36 della Costituzione stabilisce tra le altre cose che ogni lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi. Questo perché il riposo è un valore imprescindibile, fondamentale sia ai fini del rendimento sul luogo di lavoro, sia ai fini della sicurezza.

Un lavoratore stanco, che non riposa in maniera corretta – vale a dire non dorme otto ore a notte, non rispetta i turni di riposo e magari si stressa in maniera eccessiva, volontariamente oppure per via delle necessità dell’azienda – è infatti un lavoratore che mette potenzialmente a rischio non solo la propria incolumità, ma anche quella di altre persone, se il suo lavoro prevede un determinato contatto con in pubblico. Un autista d’autobus, un medico, un infermiere, un pilota o un tassista (o più in generale chiunque operi su turni di servizi che vengono garantiti 24 h su 24) non possono permettersi una scarsa qualità del riposo, sia esso notturno o diurno (spesso dipende dai turni): questo perché, non riposando adeguatamente, questi lavoratori mettono a rischio la propria sicurezza sul lavoro e al tempo stesso l’incolumità altrui.

A tal proposito, il dottor Caglieris, fondadore del centro medico “Sonnomedica” afferma senza mezzi termini che: “La deprivazione del sonno porta inevitabilmente a una situazione di rischio.

Non è un caso che gli incidenti industriali più noti del nostro tempo – Three Mile Island, Bhopal, Chernobyl, Exxon Valdez – siano tutti avvenuti di notte o la mattina presto, quando gli operatori con elevate responsabilità erano pericolosamente affaticati.” Di recente, anche l’Unione Europea è intervenuta nell’ambito della qualità del riposo. Emanando la Direttiva Europea 2014/85/UE, infatti, ha stabilito che non può essere concessa la patente di guida a chi ha problemi di sonnolenza o di apnee nel sonno e che non si cura adeguatamente.

Come scegliere un materasso per riposare bene

Un materasso che promette un sonno perfetto può costare moltissimo, anche migliaia di euro. Talvolta le offerte delle industrie del settore, che propongono modelli sempre più accessoriati e personalizzati, possono confondere. Per aiutarvi nella scelta, abbiamo sentito il parere di MaterassiMatrimoniali.com rivista digitale specializzata nel classificare e recensire i migliori materassi matrimoniali sul mercato.

MaterassiMatrimoniali.com ha testato una serie di materassi per capire quanto un materasso possa supportare adeguatamente la colonna vertebrale, e garantire una buona qualità del sonno. Andrea Pilotti, suo direttore responsabile ci dice: “Abbiamo simulato anni di utilizzo per capire se un modello mantenga la propria forma, rigidità e supporto. Abbiamo persino tagliato i materassi per vedere cosa c’è al loro interno. Questa guida vi aiuterà a capire come scegliere il materasso più adatto a soddisfare le vostre esigenze.”

Materassi a molle

I materassi più venduti sono quelli a molle, che presentano le classiche bobine in metallo, generalmente acciaio. In alcuni modelli le molle sono indipendenti, mentre in altri hanno forma a clessidra. Molti produttori offrono modelli ibridi, che presentano strati aggiuntivi di foam o imbottiture in gel. In realtà, nessuno di questi accorgimenti fa sì che un materasso a molle sia meglio di un altro. Un buon modo per scegliere il materasso giusto è quello di misurare la curva naturale della spina dorsale e controllare se la curva viene supportata da un determinato modello.

I materassi a molle sono indicati per chi ama dormire su un fianco. Questi modelli rendono anche più semplice cambiare posizione rispetto a quelli in memory foam, perché permettono di rimbalzare di più. D’altra parte, il lato negativo è che tendono a trasmettere il movimento. Perciò, se il vostro partner ha un sonno agitato, il movimento verrà trasmesso al vostro lato del letto. Potete sperimentare questa sensazione provando il materasso al negozio insieme al vostro partner e controllando se avvertite i suoi movimenti.

Materassi in Memory Foam

Se soffrite di dolore alla schiena, i materassi memory foam potrebbero essere più adatti a voi. Infatti, i materassi in memory foam, rispetto ad altri modelli, migliorano il sonno delle persone che soffrono di mal di schiena, artrite o dolori articolari. Il componente principale del memory foam è il poliuretano, un materiale plastico resistente e in grado di rispondere al calore e alla pressione del corpo, conformandosi ad esso. Alcuni modelli offrono la possibilità di regolare la rigidità separatamente per i due lati del letto, in modo che voi e il vostro partner possiate personalizzare il vostro lato.

Il memory foam è ideale anche per isolare i movimenti, in modo da non percepire quando il partner si rigira durante la notte. Lo svantaggio è che muoversi su un materasso in memory è un po’ più difficile, perché si tende ad affondare. Inoltre, molte persone trovano che i materassi in memory tendano a scaldarsi troppo durante la notte. Per questo, molti produttori infondono gel all’interno del foam, perché questa procedura dovrebbe aiutare a mantenere la superficie più fresca. Infine, uno degli svantaggi principali di alcuni materassi in memory foam è l’odore di sostanze chimiche che si sprigiona durante i primi utilizzi.

Si tratta, in particolare, dell’odore del poliuretano, ma anche di quello di altre sostanze chimiche che vengono utilizzate per riempire il materasso o per renderlo ignifugo. Assicuratevi di far arieggiare per almeno 24-48 ore il materasso prima di coprirlo con le lenzuola.

Materassi in lattice

Se l’odore di sostanze chimiche vi preoccupa, ma desiderate i vantaggi del memory foam, potete optare per un materasso in lattice naturale. Il lattice naturale è realizzato utilizzando la resina dell’albero della gomma. La resina viene processata utilizzando uno tra i due metodi dunlop e talalay. Il primo metodo produce un materiale più rigido, mentre i modelli talalay, più costosi, sono più morbidi. Molti produttori utilizzano entrambi i processi, per creare modelli personalizzati.

Esistono anche modelli in lattice sintetico, che tendono a essere meno costosi rispetto a quelli in lattice naturale.

Materassi ad aria

I materassi ad aria permettono di tenere sotto controllo la rigidità. Non si tratta dei classici materassini gonfiabili che si utilizzano in vacanza, ma di modelli dotati di serbatoi ad aria circondati da foam. Inoltre, la maggior parte implementa ulteriori materiali che aumentano il comfort. I materassi ad aria permettono di personalizzare i due lati del letto in base al livello di rigidità desiderato.

Di solito questa regolazione può essere fatta agevolmente tramite un telecomando. Tuttavia, alcune persone trovano scomodo passare da un lato all’altro, il che può rappresentare un problema se vi muovete molto durante la notte. Alcuni modelli presentano serbatoi distinti sotto la testa, sotto i piedi e a livello lombare.

Alcune compagnie producono materassi cosiddetti green, o realizzati con sostanze organiche, in risposta alle esigenze dei consumatori che non desiderano dormire a contatto con sostanze chimiche. Ad esempio, molte persone sono preoccupate a proposito dell’utilizzo di sostanze che rendono i materassi ignifughi, in particolare dei difenileteri polibromurati o PBDE, il cui utilizzo è stato proibito in diversi stati. Alcuni modelli contengono formaldeide e altre sostanze chimiche, ad esempio collanti. Inoltre, il cotone tradizionale può essere coltivato con l’ausilio di pesticidi.

Certificazioni di qualità

Tuttavia, anche i materiali naturali possono deludere le aspettative, poiché non esistono delle leggi che regolamentino con esattezza quali prodotti possono essere considerati naturali o organici. Esistono alcuni organismi indipendenti in grado di rilasciare delle certificazioni, come il Global Organic Textile Standards, o GOTS, o il Global Organic Latex Standard, o GOLS. Per ottenere la certificazione GOTS, un materasso deve essere realizzato per almeno il 95% con sostanze organiche, e non può contenere sostanze chimiche dannose, coloranti allergenici o altre sostanze potenzialmente dannose.

Per ottenere la certificazione GOLS è invece necessario che il materasso sia realizzato in lattice naturale proveniente da una fonte certificata. I materassi in lattice naturale possono avere ottenuto entrambi i marchi. Esistono altre certificazioni che possono rendervi maggiormente sicuri del vostro acquisto.

La certificazione Oeko-Tex Standard e la Greenguard testano i prodotti per la presenza di sostanze chimiche potenzialmente dannose e fissano dei limiti per le emissioni di composti organici volatili. La Oeko-Tex inoltre testa la presenza di potenziali materiali cancerogeni e allergeni. I prezzi dei materassi green possono andare da 600 a oltre 20.000 euro per i modelli più lussuosi. Se cercate un materasso certificato, potete aspettarvi di pagare, in media, intorno ai 2000 euro per un materasso matrimoniale.

Qual è il prezzo giusto di un materasso?

In media, le persone spendono dai 500 ai 1.200 euro per un nuovo materasso. I prezzi possono essere molto più alti per modelli di lusso, ad esempio quelli in cashmere, ma è possibile acquistare un materasso perfettamente funzionale per meno di 1.000 euro. Inoltre, con un numero sempre maggiore di rivenditori online, i prezzi stanno diventando sempre più competitivi.

Se desiderate acquistare il vostro materasso su internet, cercate un’azienda che offra una prova di almeno 30 giorni e la possibilità di restituzione gratuita. Se invece acquistare il materasso presso un negozio fisico evitate le garanzie estese, in quanto spesso coprono soltanto difetti di produzione e non i danni dovuti al normale utilizzo.

Al momento della scelta, non lasciatevi ingannare da termini come “extra morbido” o “rigido”. I test dimostrano che esistono delle differenze tra la rigidità effettiva di un materasso e quella indicata dal produttore, pertanto concentratevi soltanto sulla sensazione che il materasso vi offre.

Alcuni consigli per la scelta

– Scegliete il materasso più rigido che risulta comodo per voi. Avete bisogno che il materasso supporti la vostra colonna, ma che le permetta anche di mantenere la sua curva naturale.

– Portate da casa il cuscino che utilizzate abitualmente.

– Se dormite sulla schiena, assicuratevi che il materasso sia a contatto con la vostra spina dorsale a livello della zona lombare.

– Se dormite su un fianco, dovete assicurarvi che il materasso non eserciti una pressione eccessiva a livello delle spalle o delle anche, o che non affondiate eccessivamente. Per questo, provate a cambiare posizione e controllate se muoversi sul materasso risulta semplice. Se dopo essere stati sdraiati per 15 minuti sentite dolore a livello delle zone di pressione, il materasso potrebbe essere troppo rigido. Se invece sentite formicolii, potrebbe essere troppo morbido.

 

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