Pensione Anticipata: quali sono i lavori usuranti? E i requisiti d’accesso?

Redazione 19/01/17
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Dopo la Legge di Stabilità 2017, tra le nuove categorie di pensionamento anticipato, rientra anche quella dei lavoratori che svolgono attività c.d. usuranti. Con tale espressione, sono intese tutte le mansioni lavorative incidenti in modo particolare sullo status psico-fisico dell’individuo, e che, in quanto tali, giustificano la cessazione anticipata dell’attività lavorativa.

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Pensione Anticipata: come si compila la domanda ed entro quando?

Al fine di poter beneficiare della pensione anticipata, i lavoratori “usurati” devono certificare di aver svolto per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di lavoro attività che rientrino tra il catalogo previsto dal D.Lgs. n. 67/2011; oppure, per almeno metà della vita lavorativa complessiva.

In particolare, la domanda di accesso deve essere quindi corredata anche dalla documentazione dei requisiti. Il tutto dovrà essere presentato all’Inps competente per territorio entro:

  • il  1º marzo 2017 qualora i requisiti agevolati siano maturati nel corso del 2017;
  • il 1º maggio dell’anno precedente a quello di maturazione dei requisiti agevolati qualora tali requisiti siano maturati a decorrere dal 1º gennaio 2018.

Ad accoglimento della domanda corrisponderà una comunicazione Inps sulla prima decorrenza utile della pensione.

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Lavori usuranti: quali lavoratori rientrano nella categoria?

Ai sensi del D.Lgs. n. 67/2011 sono lavoratori “usurati” quelli:

1) impegnati in mansioni particolarmente usuranti, quali

  • “lavori in galleria, cava o miniera”: mansioni svolte in sotterraneo
  • “lavori nelle cave”, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale
  • “lavori nelle gallerie”, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento “lavori in cassoni ad aria compressa”
  • “lavori svolti dai palombari”
  • “lavori ad alte temperature”: mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti ad operazioni di colata manuale
  • “lavorazione del vetro cavo”: mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio
  • “lavori espletati in spazi ristretti” e in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte 2 all’interno di spazi ristetti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture
  • “lavori di asportazione dell’amianto”;

2) impegnati in notturni a turni e/o per l’intero anno;

3) addetti alla cosiddetta “linea catena”;

4) conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.

Lavori Usuranti: quali sono i requisiti richiesti per la pensione anticipata?

A meno che non si rientri nella categoria dei lavoratori precoci, motivo per cui si ha diritto alla pensione anticipata con 41 anni contributivi indipendentemente dall’età anagrafica, per accedere a quella di cui stiamo discorrendo, già dal 2016 fino al 2026 saranno richiesti entrambi i requisiti (contributivo e anagrafico):

  • per i lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti, occupati per un numero di giorni lavorativi pari o superiore a 78 all’anno:
    • dipendenti: con età minima di 61 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
    • autonomi: con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
    • per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 72 a 77 all’anno:
      • dipendenti: con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
      • autonomi: con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
    • per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 all’anno:
      • dipendenti: con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
      • autonomi: con età minima di 64 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni.

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