730 2017: disponibile la bozza del Modello 730, ecco cosa cambia

Redazione 10/01/17
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Sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate dal 5 gennaio è possibile consultare la bozza del nuovo Modello 730 per il 2017 con le relative istruzioni. Le novità rilevanti per i lavoratori dipendenti e i pensionati che dovranno presentare la dichiarazione dei redditi a partire da quest’anno sono molte: tra queste la tassazione agevolata per i lavoratori che percepiscono premi di risultato e le detrazioni per le spese di arredo e l’acquisto di abitazioni in classe energetica A o B.

Per maggiori informazioni consulta lo SPECIALE MODELLO 730

Di seguito ecco come cambierà il nuovo Modello 730.

Leggi il comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate sul nuovo Modello 730.

Modello 730: cosa sapere?

Il Modello 730 è il modulo per la dichiarazione dei redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Rispetto al Modello Unico, che deve essere compilato da chi percepisce reddito d’impresa e dai lavoratori con partita Iva, il 730 consente al contribuente di ottenere il rimborso dell’imposta o di versare le somme dovute direttamente sulla busta paga oppure sulla pensione.

A partire dal 2015, inoltre, l’Agenzia delle Entrate rende disponibile per i contribuenti il Modello 730 precompilato, che può essere accettato o modificato utilizzando il codice Pin del servizio telematico Fisconline.

Modello 730: le novità del 2017

Quali sono le agevolazioni sui premi di risultato 2017?

Per il 2017 sono diverse le novità introdotte: l’Agenzia delle Entrate anticipa una tassazione agevolata per i dipendenti del settore privato che percepiscono premi di risultato.

Nello specifico, per coloro che percepiscono premi in denaro si prevede un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali pari al 10%; per quelli che invece percepiscono premi sotto forma di benefit o rimborso spese di rilevanza sociale, non è anticipata nessuna imposta.

In ogni caso, le agevolazioni sono valide esclusivamente per i premi di risultato d’importo che non superano 2mila euro, o 2.500 euro nel caso in cui l’azienda coinvolga pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro.

Quali sono le agevolazioni sulle assicurazioni?

Anche per quanto riguarda le assicurazioni che hanno ad oggetto il rischio di morte volte alla tutela delle persone con disabilità grave sono introdotte alcune novità. Già dall’anno d’imposta 2016, l’importo massimo dei premi assicurativi su cui è possibile usufruire della detrazione del 19% si è alzato a 750 euro.

Quali son le agevolazioni sull’acquisto della prima casa?

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Anche per chi recentemente ha comprato un immobile da adibire a prima casa sono introdotte specifiche agevolazioni. Il bonus mobili, infatti, consente alle giovani coppie (dove uno dei due componenti non abbia più di 35 anni) di poter detrarre dall’Irpef il 50% dei costi sostenuti per l’acquisto di arredi per le abitazioni acquistate sia nel 2015 che nel 2016. È pari a 16mila euro il tetto massimo di spesa.

Hanno poi trovato conferma gli sconti per i contribuenti che decidono di acquistare casa mediante leasing immobiliare. Chi acquista un immobile da destinare ad abitazione principale tramite leasing, infatti, ha la possibilità di beneficiare di una detrazione dall’Irpef del 19% fino ad un massimo di 8mila euro annui per i canoni mensili e di 20mila euro sul prezzo finale di riscatto.

Tuttavia possono beneficiare del bonus in misura piena soltanto i giovani fino a 34 anni con un reddito complessivo fino a 55mila euro che non sono già proprietari di altri immobili. Invece chi ha più di 34 anni può usufruire dell’agevolazione ridotta: nello specifico di importi fino a 4mila euro per i canoni mensili e fino a 10mila per il riscatto finale.

Quali sono le agevolazioni sull’efficientamento energetico?

Si prevede anche la detrazione Iva del 50% per i contribuenti che l’anno scorso hanno acquistato un’abitazione di classe energetica A o B. Per coloro i quali hanno comperato e messo in funzione dispositivi multimediali volti al controllo da remoto degli impianti di riscaldamento è prevista una detrazione del 65% delle spese sostenute nel 2016.

Quali sono le agevolazioni sulle donazioni e lo “school bonus”?

Dal 2016 si può inoltre fruire della deduzione del 20% sulle donazioni e sugli atti a titolo gratuito, complessivamente non più in alti di 100mila euro, a favore dei trust e dei fondi speciali operanti nel settore della beneficienza.

Si riconosce anche un credito d’imposta del 65% in caso di erogazioni liberali di importo non superiore a 100mila euro fatte in favore degli istituti d’istruzione. Il credito d’imposta verrà suddiviso in 3 quote annuali del medesimo ammontare.

Qual è il bonus per i lavoratori trasferiti in Italia?

Infine, i cambiamenti per quanto riguarda il Modello 730/2017 sono estesi anche ai cosiddetti lavoratori “impatriati”, ossia i lavoratori che si sono trasferiti in Italia. Per questi ultimi, infatti, concorrerà alla formazione del reddito complessivo esclusivamente il 70% del reddito di lavoro dipendente prodotto in Italia.

Redazione

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