
L’interrogazione parlamentare dell’on.le Rizzetto dimostra ancora una volta le assurdità dell’Agenzia delle Entrate che con le particolari discrezionali scelte pone in essere un grande marasma tra gli addetti ai lavori.
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Sono trascorsi quindici anni dalla istituzione delle agenzie e si persiste nelle violazioni di leggi e di regole nonostante le censure della giustizia amministrativa e della Corte Costituzionale.
Consulta qui il testo dell’Interrogazione parlamentare dell’on.le Walter Rizzetto del 5 luglio 2016
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La gravità della situazione sta nel fatto che lo Stato non interviene e non prende le giuste misure per impedire che dirigenti pubblici assumano decisioni in contrasto con la legge e con la normativa di garanzia per il cittadino. Sorge il sospetto che vi sia una volontà politica a determinare questa situazione. l’abuso del diritto è praticato maggiormente nei tribunali tributari dove si ragiona solo in termini di debito senza affrontare, anzi è eluso, le questioni nei termini del diritto: accertamento della titolarità attiva dell’ente impositore, la rappresentanza processuale del soggetto delegato o individuato, capacità professionale del soggetto individuato per le procedure etc.. Ciò perché, la maggior parte delle commissioni sono costituite da commercialisti o ragionieri che poco sanno di procedimento amministrativo. L’Agenzia Entrate si trova nella medesima condizione.Manca lo studio e la formazione del personale il quale nella stragrande maggioranza proviene dalla vecchia cultura dell’informazione o del sentito dire. Il diritto deriva dalla legge e non dal modo di pensare di un funzionario o dirigente.