Istruzioni 730, ecco le voci da correggere prima della scadenza

Redazione 05/07/16
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Per quanto riguarda la compilazione e l’invio della dichiarazione dei redditi precompilata, i contribuenti che hanno scelto di fare da soli si avvicinano alla scadenza finale.

Per approfondire consulta lo speciale su MODELLO 730/2016: TUTTO QUELLO DA SAPERE

CAF e PROFESSIONISTI: adempimenti e scadenze

C’è tempo fino al 22 luglio prossimo per inviare il modello 730 all’Agenzia della Entrate, tuttavia, per potere beneficiare di questa finestra supplementare, Caf e professionisti sono tenuti ad inviare l’80% dei modelli già entro il prossimo giovedì, 7 luglio 2016.

PRIVATI: adempimenti e scadenze

Anche i privati, per evitare di correre il rischio di posticipare eventuali rimborsi alle buste paga e ai cedolini di competenza del mese di agosto, sono comunque invitati ad affrettarsi.

In vista della prossima scadenza, dunque, la nostra Redazione riporta di seguito la guida con i 4 punti del modello precompilato 730/2016 a cui prestare attenzione per eventuali correzioni o verifiche.

Si consiglia il seguente manuale informativo:

1) Ricevute mediche e scontrini

Le spese sanitarie, stando a quanto elaborato dal Caf Acli, compaiono in 7 dichiarazioni su 10, di cui la maggior parte (il 90% dei casi) correlate anche da scontrini farmaceutici. Per quanto riguarda gli scontrini, infatti, novità di quest’anno, sono presenti nella dichiarazione precompilata soltanto nei casi in cui sono preceduti da prescrizione medica, esclusi però tutti i farmaci da banco venduti senza ricetta.

Tra le altre spese escluse vi sono, poi, quelle effettuate presso fisioterapisti, ottici e parafarmacie. In ogni caso, le spese sanitarie vanno comunque correlate alle situazioni soggettive. Tale precisazione si estende anche alle spese mediche per i figli a carico: talvolta, infatti, la percentuale di concreto sostenimento della spesa diverge da quella di carico dei figli, per cui diventa necessario badare bene alla differente attribuzione nel modello 730 (che equivale alla situazione riportata nella certificazione unica) e alla conformità di ambedue i modelli dei genitori.

2) Agevolazioni sulla casa

Il dato relativo agli interessi sui mutui per l’acquisto dell’abitazione principale, detraibili al 19%, era un’agevolazione sussistente anche l’anno scorso. Si consiglia comunque anche quest’anno di controllare eventuali cambiamenti avvenuti nel corso del 2015.

Analoga attenzione va prestata, poi, nei casi in cui il prestito ottenuto abbia un importo maggiore rispetto al prezzo d’acquisto: in tali situazioni, nonostante la differenza paga i lavori di ristrutturazione, gli oneri detraibili sono esclusivamente quelli relativi all’acquisto.

Nel prospetto informativo, poi, quale nuovo elemento, sono presenti i bonifici per le ristrutturazioni edilizie (vai allo speciale su BONUS RISTRUTTURAZIONI 2016) e il risparmio energetico (vai allo speciale su ECOBONUS 2016).

Prima di riportare le cifre nel modello 730, si consiglia, anche in questo caso, di accertare la correttezza dei dati in quanto, ad esempio, come riporta il IlSole24Ore, un pagamento unico potrebbe anche implicare spese non agevolate.

Come difendersi dalla riscossione coattiva? Lo spiega il seguente volume:

3) I dati precaricati

Sia per quanto riguarda i privati che gli intermediari è bene, primo di procedere con l’invio del modello precompilato, ad accertare tutti i dati precaricati. Rispetto alle Certificazioni Uniche, il dato che solitamente manca di più è quello indicante il numero dei giorni lavorati, come già accaduto nel 2015.

Rimanendo in tema di CU, i Caf 50&Più rivolgono un’avvertenza specifica alla platea dei pensionati, invitati a prestare attenzione alle rettifiche delle certificazioni che talvolta l’INPS effettua, in quanto, nel caso in cui la rettifica sia trascurata o giunga successivamente alla trasmissione del 730, è necessario correggerlo adeguatamente.

4) I primi invii

Sono stati 7,5 milioni, i modelli 730 inviati dai Caf al 30 giugno scorso secondo quanto riportato dalla Consulta nazionale, confermando il trend generale registrato l’anno scorso.

In realtà, lo stesso direttore delle Entrate, Rossella Orlandi, ha evidenziato come a 3 settimane dal 22 luglio gli invii dei privati abbiano oltrepassato il totale del 2015: 1,5 milioni contro 1,4. Al di là delle avvertenza a cui prestare riguardo, viene rimessa ad ogni contribuente la facoltà di decidere se affidarsi ad un intermediario o procedere autonomamente.

In quest’ultimo caso, però, si consiglia di fare bene attenzione alle integrazioni necessarie, oltre che all’entità dell’eventuale rimborso in oggetto.

Redazione

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