Riforma Pensioni: chi sceglie part-time agevolato quanto prenderà di stipendio? Ecco come fare il calcolo

Redazione 21/04/16
Scarica PDF Stampa
Con la recente previsione della possibilità di optare per il part-time agevolato per chi è prossimo alla pensione, sono in tanti i lavoratori interessati che hanno contattato la nostra Redazione per sapere, una volta scelto il part-time, quanto incasseranno di stipendio.

PER CONOSCERE ED APPROFONDIRE LE ULTIME NOVITÀ IN MATERIA DI PENSIONI 2016 VAI AL NOSTRO SPECIALE

Di seguito si riporta la Guida con gli esempi di calcolo dello stipendio per chi opterà appunto per il part-time in uscita.

PENSIONI, PART-TIME AGEVOLATO: COME CALCOLARE LO STIPENDIO?

PER SAPERNE DI PIÙ SI CONSIGLIA: Quanto prenderai di pensione? In anteprima le tabelle INPS

Quelli che elenchiamo, sono esempi di calcolo su stipendi che vanno da 25mila a 100mila euro. Si tratta di simulazioni fatte dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, che attengono proprio alla previsione il nuovo part-time  per la pensione anticipata, recentemente introdotto dalla legge di Stabilità 2016 e sul quale è attualmente al lavoro, avendo appena firmato la circolare applicativa, il Ministero del Lavoro.

Chi guadagna 25mila euro al mese quanto incasserà con il part-time per la pensione?

Un lavoratore che ha una retribuzione pari a 25mila euro lordi all’anno, nel caso faccia richiesta ed ottenga la possibilità di optare per il part-time per la pensione al 60%, incasserà circa 1170 euro al mese.

Chi guadagna 100mila euro al mese quanto incasserà con il part-time per la pensione?

Un lavoratore, ad esempio un dirigente, con uno stipendio da 100mila euro lordi annui in busta paga avrà un netto di 3.500 euro.

PER SAPERNE DI PIÙ SI CONSIGLIA: Ultime Pensioni, ok definitivo a Flessibilità in uscita. Quando, per chi?

PENSIONI, PART-TIME AGEVOLATO: ECCO LE SIMULAZIONI DI CALCOLO

1) Stipendio lordo 25mila euro, ossia 1.456 euro netti per 13 mensilità:

il lavoratore che opterà per un part-time per la pensione al 60%, percepirà 1.169 euro al mese. A finire in busta paga, la quota di contributi sarà di 2.381 euro annui, vale a dire il costo per il datore di lavoro.

Se, invece, deciderà di optare per un part-time al 50%, il netto mensile ammonterà a 1.092 euro mentre il contributo per l’azienda sarà di 2.976 euro.

2) Stipendio lordo 45mila euro: ossia 2.200 euro netti per 13 mensilità:

in questo caso, il lavoratore che sceglierà un part-time per la pensione al 60%, percepirà 1.860 euro al mese e il contributo per l’azienda sarà di 4.285 euro annui.

Scegliendo, invece, un part-time al 50%, il netto mensile ammonterà a  1.752 euro mentre la quota di contributi in busta paga sarà di 5.357 euro.

3) Stipendio lordo 100mila euro, ossia 4.376 euro netti per 13 mensilità:

Optando per un part-time per la pensione al 60%, il suddetto lavoratore incasserà 3.533 euro al mese, con la quota di contributi in busta paga pari a  9.524 euro annui.

Viceversa, scegliendo un part-time al 50%, il netto mensile arriverà a 3.325 mentre il contributo per l’azienda sarà di 11.905 euro.

PENSIONI, PART-TIME AGEVOLATO: CHI SONO I LAVORATORI INTERESSATI

Si ricorda che questa particolare tipologia di flessibilità in uscita interessa soltanto i dipendenti del settore privato che maturano il requisito pieno per la pensione entro la fine del 2018.

Il part-time per la pensione deve infatti essere ricompreso nell’intervallo 40-60% prevedendo uno stipendio netto in cui confluiscono anche i contributi che il datore di lavoro avrebbe dovuto pagare con orario lavorativo pieno. Oltre a ciò, si ricorda, che questa opzione non prevede penalizzazioni per cui il lavoratore che sceglierà il part-time agevolato in uscita, una volta raggiunto il pensionamento, riceverà una pensione piena.

 

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento