Tasse: perché gli imprenditori hanno paura del Fisco?

Redazione 06/03/16
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Ha il sapore amaro della minaccia la dichiarazione di Rossella Orlandi, direttore dell’Agenzia delle Entrate, già soprannominata Lady Fisco, che si è espressa con toni molto ‘cinematografici’, illustrando i risultati 2015 dell’Agenzia. Il richiamo al film ‘Guerre Stellari’, (coloro che non risponderanno alle richieste di chiarimento del fisco “conosceranno il lato oscuro dell’ accertamento”) è arrivato in una fase della conferenza stampa in cui si parlava di spesometro.

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Secondo Rossella Orlandi, i contribuenti che collaborano fattivamente con l’Agenzia delle Entrate “sono una parte molto limitata”: solo 817 i soggetti che hanno aderito, su un totale di 13.626. E l’Agenzia, ha affermato Orlandi, passerà ad “altri metodi”.

Le dichiarazioni della Orlandi sono intimidatorie e contribuiscono a creare un sentimento di sfiducia verso lo Stato, che appare come ostile nei confronti dell’imprenditore onesto.”, dichiara Gianluca Massini Rosati, professione escapologo fiscale, autore del manuale ‘Escapologia fiscale – 59 «segreti» leciti e illeciti’ e del primo corso per imprenditori e professionisti per imparare a dimezzare il proprio carico fiscale, nel totale rispetto della legalità.

Secondo un recente sondaggio realizzato su un campione di oltre 2.000 contribuenti selezionati tra i 15.000 followers della pagina FB, la realtà è molto diversa:

Il 43% degli imprenditori/professionisti intervistati è sicuro di pagare tutte le tasse dovute, “A testimonianza che gli imprenditori ce la mettono tutta per rispettare le regole”, dice Massini.

Il 49% del campione ritiene impossibile rispettare tutti i balzelli del fisco, perché: “Attenersi alla burocrazia è divenuto un costo orario gravoso per la maggior parte degli imprenditori”, spiega Massini.

Un significativo 94% di quelli che sono sicuri di pagare tutto ha comunque paura dei controlli del fisco. “Questo timore deriva dall’esperienza: non si hanno notizie di controlli fiscali chiusi a ZERO. Alcune dichiarazioni raccolte parlano di ispettori che dopo essersi complimentati per l’ottima ottemperanza alle norme, applicano comunque una sanzione pur scusandosi, di dover raggiungere il “budget” richiesto. Saranno tutti Imprenditori in malafede e “leggende metropolitane”?”, si domanda retoricamente Massini.

C’è poi un 68% che teme di essere preso di mira dall’Agenzia delle Entrate senza ragione e di doversi difendere in giudizio a proprie spese. “Quanti sono ogni anno i casi di imprenditori che ricevono cartelle esattoriali errate e restano vittime del fuoco amico?”, si chiede Massini.

Un 71% si considera infine molto sfiduciato ed è convinto che il fisco cambi continuamente le regole del gioco per indurre in errore il contribuente e poter applicare more e penali. “Anche questo numero, altissimo, è indice del clima di totale sfiducia dei contribuenti nei confronti di un fisco che si presenta come vessatorio e punitivo. E certo questa dichiarazione della Orlandi, che personalmente stimo per l’efficacia del lavoro che sta svolgendo, non aiuta”, conclude Massini.

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