Ricetta Medica addio: cosa cambia da domani? Istruzioni per medici, farmacisti e pazienti

Redazione 29/02/16
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Da domani, 1° marzo, potremmo dire addio alla versione cartacea della ricetta medica.

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Fa, infatti, il suo ingresso ufficiale la ricetta elettronica, facilitando (o almeno si spera) la vita di pazienti e malati che d’ora in poi potranno semplicemente avvalersi del proprio cellulare, del tablet o del pc.

RICETTA MEDICA ADDIO: COSA CAMBIA?

Da domani, come anticipato sopra, scompare definitivamente dalla scena la ricetta medica cartacea, quella per intenderci caratterizzata dai tradizionali colori rosso e panna. Quest’ultima, infatti, verrà appositamente sostituita da smartphone, tablet e computer.

E’ stata approvata lo scorso novembre e pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 303 del 31 dicembre 2015, la nuova normativa che disciplina la circolarità nazionale della ricetta dematerializzata.

A partire da domani , 1° marzo 2016, diventa ufficialmente operativa per cui tutte le farmacie dovrebbero già risultare nelle condizioni di poter calcolare ticket ed eventuali esenzioni nella Regione di provenienza del malato (così come precisato in una nota dalla Fimmg, la Federazione dei medici di famiglia).

SI CONSIGLIA IL NOSTRO SPECIALE SU: TICKET SANITARIO, COSA CAMBIA DAL 2016?

COSA DEVE FARE IL MEDICO?

In sostanza, da domani, il medico di famiglia, quando dovrà prescrivere un farmaco al malato, dovrà direttamente collegarsi dal proprio computer a un portale specificatamente dedicato nel quale dovrà segnalare gli estremi del paziente e del medicinale oggetto della prescrizione.

Nello specifico, nel sistema informatico dovrà essere compilata una ricetta “telematica”, uguale a quella cartacea tradizionale, un Nre (ossia un numero ricetta elettronica) al quale verrà associato il codice fiscale del paziente.

Successivamente verranno aggiunte, in maniera automatica, anche eventuali esenzioni. Il medico dovrà, poi, procedere a stampare un promemoria (della dimensione di un foglio A5) per consegnarlo al paziente.

COSA DEVA FARE IL PAZIENTE?

Il paziente stesso, poi, appositamente munito del promemoria di cui sopra consegnato dal medico dovrà si recarsi in farmacia e consegnarlo.

COSA DEVE FARE IL FARMACISTA?

A sua volta, il farmacista dovrà, mediante i codici a barre stampati sul promemoria, recuperare la prescrizione collegandosi al sistema informatico online. In questo modo verrà, quindi, consegnato al paziente il medicinale richiesto.

Nel momento in cui il sistema entrerà completamente a regime, scomparirà dalla scena anche il suddetto promemoria in quanto l’intera procedura sarà integralmente telematica, mediante la trasmissione di dati al sistema informatico centralizzato.

RICETTA ELETTRONICA: ANCHE PER ESAMI E VISITE SPECIALISTICHE?

Questo procedimento telematico sarà esteso anche alla prescrizione di esami e visite specialistiche, in quanto la ricetta elettronica sarà accettata oltre che dagli ospedali, anche da cliniche e ambulatori.

Ancora un po’ di tempo, invece, ci vorrà affinché sparisca definitivamente anche la vecchia fustella da attaccare nei riquadri rossi.

Questo perché, nonostante i codici della confezione siano direttamente inseriti sul computer, ancora non è stato possibile realizzare un meccanismo che cancelli il valore della fustella rispetto alla necessità di trovare e distinguere i farmaci erogati a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) da quelli che, anche se erogabili, risultano invece pagati direttamente dal cittadino.

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