Concorso Scuola 2016: cosa deve sapere il docente di sostegno? Guida prova scritta ed orale

Redazione 16/02/16
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In attesa della pubblicazione dei tre bandi del prossimo concorso scuola 2016, continua l’approfondimento pratico della nostra Redazione circa prove, requisiti nozionistici, contenuti e metodologie didattiche da sapere ai fini della selezione dei docenti candidati.

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PER AVERE TUTTE LE ISTRUZIONI SU COME SUPERARE LA PROVA SCRITTA ED ORALE PER TUTTE LE CLASSI DI CONCORSO SI CONSIGLIA IL SEGUENTE MANUALE:

Il seguente contributo, nello specifico, è incentrato sulla figura dell’insegnante di sostegno e, in particolare, sulle istruzioni (da sapere per superare il concorso) attinenti alla dimensione inclusiva ed ai Bisogni educativi speciali.

CHE COS’E’ UN BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE?

L’insegnamento-apprendimento ha rapidamente visto mutare, ampliandosi, il rispettivo orizzonte, alla ricerca di una qualità che è sinonimo di successo formativo, e che passa attraverso la personalizzazione e l’individualizzazione.

Ma che cos’è che rende speciale un bisogno educativo?

Ogni alunno può vivere, permanentemente o soltanto temporaneamente, una situazione che rende difficoltoso il rispettivo apprendimento, e quindi la possibilità di raggiungere, al pari degli altri, il proprio successo formativo.

Si può trattare di una situazione certificata da una diagnosi medica che evidenzia una disabilità, un deficit cognitivo o una sindrome, ma anche di una situazione personale, familiare, culturale o sociale che crea all’alunno uno svantaggio.

Non si tratta, quindi, di un’etichetta, o peggio di uno scudo da applicare ad alunni problematici perché disabili o “difficili”. Il bisogno educativo speciale, piuttosto, equivale ad una condizione in cui qualsiasi alunno può trovarsi e che va individuata e risolta mediante interventi educativi mirati e calibrati sullo stesso soggetto che apprende.

BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE: DIAGNOSI MEDICA-PSICOLOGICA

Da una parte si avranno, quindi:

– le patologie organiche;

– le patologie motorie;

– le patologie sensoriali;

– le patologie neurologiche;

– i ritardi mentali;

– i disturbi dello sviluppo (autismo);

– i disturbi dell’apprendimento (dislessia, discalculia, disortografia, disgrafia);

– i disturbi del comportamento (deficit dell’attenzione e iperattività, disturbi della condotta, disturbo oppositivo-provocatorio).

BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE: SITUAZIONE DI SVANTAGGIO

Dall’altro versante, invece, si collocano problematiche di difficile catalogazione diagnostica ma che gravano allo stesso modo l’alunno con uno svantaggio che può essere:

– linguistico-culturale;

– economico;

– familiare;

– relazionale.

SUGGERIMENTI OPERATIVI PER I DOCENTI: QUALI?

Un importante suggerimento operativo per i docenti propone di leggere il “funzionamento” degli alunni sulla scorta di 3 indicatori:

1) il danno: che si manifesta quando un funzionamento risulta problematico al punto che il soggetto interessato ne riceve o provoca ad altri un danneggiamento alla sua integrità fisica, psicologica, relazionale;

2) il pericolo: che corrisponde ad un funzionamento che limita o impedisce lo sviluppo del soggetto;

3) lo stigma sociale: che risiede nel peggioramento dell’immagine sociale del soggetto che vive il disturbo o lo svantaggio e subisce una connotazione negativa del gruppi di cui fa parte.

PER SAPERE TUTTO SU BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E DIMENSIONE INCLUSIVA PER I DOCENTI DI SOSTEGNO SI CONSIGLIA IL SEGUENTE MANUALE PRATICO SU PROVA SCRITTA ED ORALE:

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