Concorso Scuola e Classi di Concorso, ultime novità: deadline 31 Dicembre

Redazione 11/12/15
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Le ultime notizie sul fronte del nuovo concorso docenti, secondo quanto riportato da un’agenzia, parlano di un impegno preso dallo stesso Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, a procedere con l’emanazione del bando, che così consentirà di dare finalmente avvio al concorso, entro il 31 dicembre.

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“Siamo in ritardo perché l’iter è molto complesso”, ha ammesso il Ministro assicurando però di “chiudere entro il 31 dicembre. Stiamo parlando di 63.784 posti di insegnante con i quali andrà davvero a regime la Buona Scuola“, ha concluso Giannini.
Nell’attesa sono emerse, poi, nuove informazioni circa le prove d’esame.

Parrebbe scongiurata l’ipotesi che prevedeva l’introduzione di nuovi specifici quesiti a carattere contenutistico all’interno del test d’ingresso, la cosiddetta prova di preselezione. Quest’ultima, come largamente anticipato, dovrà essere svolta esclusivamente dai docenti candidati per la scuola di infanzia e per quella primaria. Secondo alcune indiscrezioni fornite dal portale OrizzonteScuola.it, le domande contenutistiche potrebbero invece confluire nella prova scritta, oltre che nell’orale, per lingua straniera e informatica.

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Al Ministero sono, invece, in corso i lavori sulla riforma delle classi di concorso. E’, infatti, intenzione del Miur contribuire a realizzare, tramite il regolamento sulle classi concorsuali ancora in fase di approvazione, una maggiore razionalizzazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali facilitando anche l’espletamento delle procedure concorsuali e rendendo più efficiente il sistema scolastico.

L’eccessivo numero di classi di concorso, infatti, implica non poche difficoltà nell’assorbimento del precariato e nella fungibilità dei docenti, difficoltà che invece parrebbero risolvibili, almeno in parte, con i rispettivi interventi di accorpamento e razionalizzazione.

COME CAMBIERANNO LE CLASSI DI CONCORSO RISPETTO AL PASSATO?

CONSULTA IL NUOVO REGOLAMENTO SULLE CLASSI DI CONCORSO

Rispetto alle classi di concorso stabilite dalla vigente legislazione, lo Schema di regolamento prevede che le classi di concorso siano:
aggiornate per poter valutare le variazioni ordinamentali concernenti sia i docenti della scuola secondaria, sia le lauree costituenti titolo di accesso ai percorsi abilitanti per l’insegnamento;
accorpate (le classi assimilabili), passando da 168 a 114, per rendere più efficiente il collocamento degli insegnanti.

Sono inoltre state aggiunte 11 nuove classi di concorso e rispettivamente:
A-53 – Storia della musica;
A-55 – Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado;
A-57 – Tecnica della danza classica;
A-58 – Tecnica della danza contemporanea;
A-59 – Tecniche di accompagnamento alla danza;
A-63 – Tecnologie musicali;
A-64 – Teoria, analisi e composizione;
A-23 – Lingua italiana per discenti di lingua straniera (alloglotti);
A-35 – Scienze e tecnologie della calzatura e della moda;
A-36 – Scienze e tecnologia della logistica;
A-65 – Teoria e tecnica della comunicazione.

LE CLASSI DEDICATE ALL’ATTIVITA’ DI SOSTEGNO

Nonostante il prossimo concorso riserverà ben 10.900 posti per assumere docenti di sostegno, ripartiti tra scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, ancora nello Schema di regolamento non vi è alcuna previsione di una specifica classe destinata al sostegno didattico.

E’ vero che non tutti i tipi di bisogni educativi speciali hanno la necessità di docenti di sostegno dedicati, tuttavia è palese che l’Esecutivo si stia muovendo verso una direzione che pare volta ad una visione inclusiva, che integri cioè in un solo diritto all’apprendimento tutte le situazioni che versano in difficoltà.

L’intento sembra perciò quello di portare alla selezione di professionalità insegnanti altamente qualificati, abilitati alla costruzione di piani educativi specifici per limitare o rimuovere gli svantaggi di matrice fisiologica, biologica, ma anche psichica o sociale ed economica che intralciano il raggiungimento dei ‘normali’ risultati di apprendimento.

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