Certificazione Unica: scadenze e modalità, le novità per il 2016

Redazione 09/12/15
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Sono state pubblicate sul sito dell’Agenzia delle Entrate le bozze del modello di certificazione unica 2016 che presentano per i sostituti d’imposta un’aspra novità.

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Anticipando le previsioni della legge di Stabilità, infatti, si annunciano tempi limitati per il sostituto d’imposta: entro il 28 febbraio 2016 la certificazione unica (CU) dovrà essere consegnata al lavoratore dipendente o autonomo e inviata entro il 7 marzo 2016, in via telematica, all’Agenzia delle Entrate.

La CU 2016 contiene, inoltre, un numero maggiore di informazioni rispetto all’anno precedente, recependo tracciato e contenuti prima indicati nella dichiarazione mod.770.

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IL MODELLO DI CERTIFICAZIONE UNICA 2016 DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Tale modello include i contenuti riportati precedentemente nella dichiarazione mod.770, con la differenza però di prevedere tempi nettamente più ristretti.

A) TEMPI ANTICIPATI: QUANDO?

Come anticipato sopra, infatti, da un lato la CU deve essere consegnata al lavoratore dipendente o autonomo sostituito entro e non oltre il 28 febbraio 2016; dall’altro invece i dati della CU devono essere trasmessi telematicamente all’Agenzia delle Entrate entro e non oltre la data del 7 marzo 2016.

B) COSA RIGUARDA LA CERTIFICAZIONE UNICA 2016?

Il suddetto modello, inoltre, in considerazione dei due adempimenti, si divide in due con una versione più “lieve” da consegnare al lavoratore, fermo restando che la certificazione unica 2016 riguarda rispettivamente:

  1. i redditi di lavoro dipendente, equiparati ed assimilati;
  2. i redditi di lavoro autonomo professionale;
  3. le provvigioni e i redditi diversi che sono soggetti a ritenuta;
  4. le somme liquidate in conseguenza di procedure di pignoramento presso terzi;
  5. le somme corrisposte a titolo di indennità di esproprio, altre indennità ed interessi.

C) QUALI DATI CONTIENE LA CERTIFICAZIONE UNICA?

I dati riportati nella certificazione unica attengono a:

  1. redditi corrisposti nell’anno indicato nell’apposito campo previsto nello schema;
  2. le corrispondenti ritenute operate;
  3. le detrazioni effettuate;
  4. i dati previdenziali e quelli assistenziali riguardanti la contribuzione versata e/o dovuta all’INPS (inclusiva anche delle gestioni ex INPDAP);
  5. l’importo dei contributi previdenziali ed assistenziali a carico del lavoratore versati o dovuti al medesimo ente previdenziale.

D) COME COMPILARE LA CERTIFICAZIONE?

La segnalazione dei dati da riportare nella certificazione deve rispettare la sequenza, la denominazione e l’indicazione del numero progressivo stabilite nello schema di certificazione unica. Tale schema, inoltre, va utilizzato anche per certificare i dati relativi agli anni consecutivi al 2015 fino all’approvazione del nuovo schema di certificazione.

La certificazione va poi compilata in euro presentando i dati in centesimi, arrotondando per eccesso qualora la terza cifra decimale risulti uguale o superiore a 5, arrotondando invece per difetto se la stessa risulti inferiore a tale soglia.

E) INVII SEPARATI: DI COSA SI TRATTA?

I sostituti d’imposta hanno la possibilità di ripartire il flusso telematico inviando, in aggiunta al frontespizio ed eventualmente al quadro CT, anche le certificazioni dati lavoro dipendente ed assimilati separatamente dalle certificazioni dati lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi.

Anche nel caso della sola trasmissione di certificazioni dati lavoro dipendente, il sostituto d’imposta ha facoltà, qualora dovesse risultargli più agevole, di effettuare flussi telematici separati.

F) E’ POSSIBILE LA CERTIFICAZIONE IN FORMATO ELETTRONICO?

Il sostituto d’imposta ha facoltà di inviare al sostituito la certificazione anche in formato elettronico, a patto però che venga assicurata al soggetto la possibilità di entrare nella disponibilità della stessa, avendo allo stesso tempo la possibilità di poterla materializzare per gli adempimenti successivi.

Redazione

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