Bando concorso scuola 2015/16: tutto su destinatari, requisiti, tempi e prove

Redazione 20/11/15
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Il bando per il concorso a cattedra che si svolgerà nel 2016 sarà pubblicato entro la fine del mese nonostante, stando ad alcune indiscrezioni provenienti dal Miur, non sembra escludersi un anticipo dei tempi.

Alla Commissione, al lavoro sul documento, dovrebbe infatti mancare soltanto la valutazione di alcuni specifici aspetti, essendo (pare) già a buon punto la sezione più corposa e impegnativa del bando che tuttavia non è ancora giunto ad una versione definitiva.

Nonostante le notizie trapelate siano comunque poche e non ancora ufficiali, sembrano confermate le informazioni su destinatari, requisiti, tempistiche e numero di posti messi a concorso.

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DESTINATARI

Il concorso a cattedra 2015/16 è rivolto ai docenti curriculari e di sostegno non di ruolo in possesso di abilitazione all’insegnamento. Lo stesso si rivolge a tutti i docenti abilitati, inclusi i possessori del diploma magistrale entro il 2001/02.

E’ possibile partecipare al concorso per le abilitazioni possedute e per l’ordine di scuola che corrisponde al titolo di specializzazione che si possiede.

REQUISITI DI ACCESSO

Rimane indispensabile, ai fini dell’ammissione al concorso, l’essere in possesso dell’abilitazione all’insegnamento: il solo requisito richiesto per partecipare al concorso scuola 2015-2016, secondo quanto previsto dalla legge n. 107 del 2015, detta della “Buona scuola”.

TEMPISTICHE

L’emanazione del bando è prevista entro l’inizio di dicembre (1/12/2015). Per quanto riguarda invece le prove saranno avviate entro i primi mesi del 2016: entro la primavera dovrebbero infatti partire sia la prova preselettiva (laddove prevista), che la prova scritta e quella orale.

Il termine delle operazioni del concorso sono previste in tempi utili ai fini delle assunzioni per l’anno scolastico 2016/17. Entro il 1 settembre 2016 l’assunzione di tutti coloro che risulteranno essere vincitori, dovrebbe infatti essere ufficiale.

POSTI A BANDO

Per quanto riguarda i posti, stando a quanto riferito dal Ministro Stefania Giannini e dal Sottosegretario Davide Faraone, quelli messi a bando dovrebbero essere esattamente 63.700. La suddivisione per ordine di scuola, sempre secondo quanto riferito dal Ministro e dal Sottosegretario, dovrebbe essere la seguente:

– 6.800 per la scuola dell’infanzia;

– 15.900 per la scuola primaria;

– 13.800 per la scuola secondaria di I grado;

– 16.300 riservati alla scuola secondaria di secondo grado;

– 10.900 riservati infine al sostegno.

PROVE E MODALITA’

Sulla questione delle prove, invece, pare ormai certa l’ipotesi che vede eliminare la prova preselettiva con riferimento, al momento, alle sole classi di concorso afferenti alla scuola secondaria.

1) Per la scuola secondaria di I e II grado non è prevista infatti alcuna prova di accesso, prospettandosi solo una prova scritta ed una orale;

2) per la scuola dell’infanzia e primaria si prevede invece una prova di accesso preselettiva, oltre alle prove scritta ed orale;

3) per il sostegno, non si hanno ancora notizie certe sulla previsione o meno di una prova di accesso, mentre le modalità con cui si svolgeranno le restanti due prove dovrebbero rimanere analoghe.

Con riferimento alla prova di accesso sono previste 60 domande a risposta multipla. Riguardo, invece, alla prova scritta è annunciata una prova “computer based” che ha l’obiettivo di valutare sia le conoscenze contenutistiche, sia le capacità di presentare una lezione, che le abilità di risoluzione di casi concreti sulla base del programma previsto. Per la prova orale, infine, si introduce, sul modello concorsuale del 2012, una prova simulata con la possibilità di appurare anche le competenze informatiche e linguistiche dell’insegnante.

TITOLI

I titoli verranno valutati solo al superamento delle altre prove. Con riferimento al bando in questione vengono valorizzati, fra i titoli valutabili in termini di maggiore punteggio, i seguenti:

1) il titolo di abilitazione all’insegnamento ottenuto a seguito sia dell’accesso ai percorsi di abilitazione tramite procedure selettive pubbliche per titoli ed esami, sia del conseguimento di laurea magistrale o laurea a ciclo unico;
2) il servizio prestato a tempo determinato nelle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado, per un periodo continuativo che non deve essere inferiore a 180 giorni.

Su eventuali altri titoli che potrebbero trovare posto nella tabella di valutazione non si hanno al momento notizie certe.

VAI AL TESTO DELLA LEGGE DELLA “BUONA SCUOLA

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