Pensioni, flessibilità: nuovo ddl per lavoratrici madri e lavoratori assistenziali

Redazione 06/10/15
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E’ stato depositato la settimana scorsa alla Camera un nuovo disegno di legge unico per la flessibilità in uscita che contiene, tra l’altro, anche misure per il sostegno alla maternità e per i lavoratori che assistono familiari con disabilità.

Il disegno di legge, consegnato dalla Vice Presidente della Commissione Lavoro della Camera, Renata Polverini (Fi), contiene disposizioni per consentire una maggiore flessibilità al lavoratore che sceglie di accedere al trattamento pensionistico attraverso un meccanismo premiale o disincentivante, simile alla Proposta Damiano avanzata nel 2013.

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La disposizione trova applicazione qualora l’anzianità contributiva non sia più bassa di 35 anni, l’età anagrafica minima sia di 62 anni e l’importo dell’assegno pari ad almeno 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale. Viene poi applicata a questo importo una riduzione o una maggiorazione relazionata all’età dell’effettivo pensionamento che può variare da –8% a + 8% con 66 anni di età quale valore neutro.

La riduzione ammonta dunque al 2% per ogni anni di anticipo dietro una contrazione graduata che è messa in funzione degli anni di contributi che sono stati versati. Il taglio del 2% annuo viene, a sua volta, contratto per effetto degli anni di contributi versati da un minimo di 0,3 punti, fino a diminuire della metà qualora ci siano 40 anni di contribuzione.

Il disegno di legge ammette anche dei benefìci previdenziali per quelle categorie di lavoratori che svolgono lavori di cura e assistenza familiare, nello specifico sono previsti tre mesi di anticipo nell’età per ogni anno di cura e assistenza, l’accesso al pensionamento a seguito di 30 anni di contribuzione, la contribuzione figurativa di due mesi per ogni anno di contribuzione effettiva e, esclusivamente nei riguardi dei genitori, una contribuzione figurativa di un anno ogni cinque anni di assistenza.

Il provvedimento, infine, sancisce un ulteriore beneficio previdenziale per le lavoratrici madri o, in caso della loro assenza, per i lavoratori padri, che risulta pari a un anno di anticipo per ogni figlio, fino ad arrivare ad un massimo di cinque anni. Quale copertura degli oneri, la depositaria del ddl, Renata Polverini, ha avanzato l’ipotesi di intervenire con misure ad hoc su giochi on line, lotterie istantanee e dispositivi di gioco.

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