Cellulare alla guida: 1°causa di morte nel 2015. Quali effetti

Redazione 30/09/15
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Il Codacons ha condiviso l’allarme diffuso recentemente dalla Polstrada sull’aumento esponenziale del numero di morti sulle strade italiane nell’anno 2015. Tra le cause, è ormai ampiamente dimostrato come l’utilizzo del cellulare alla guida concorra a creare, nella maggior parte dei casi, situazioni di grave pericolo.

Ne deriva che la distrazione del conducente, impegnato nell’utilizzo del cellulare, impugnando con la mano il dispositivo a discapito di una solida presa del volante, fa sì che i movimenti necessari per poter effettuare o rispondere ad una chiamata distolgano inevitabilmente l’attenzione dalla strada per alcuni secondi che, in molti casi, possono rivelarsi fatali.

Oltre ad alcol e sonnolenza, è proprio  l’uso del telefonino ad aver causato, con maggiore frequenza, nell’ultimo anno incidenti mortali. Come confermato dal Codacons, l’uso del cellulare alla guida è diventato la prima causa di incidente stradale in Italia. Nel 2014, tale utilizzo durante la guida ha superato, come causa di incidenti, l’eccesso di velocità e la guida in stato di ebbrezza. La distrazione correlata all’uso di smartphone e telefoni cellulari ha prodotto, secondo un recente studio Aci/Istat, il 20,1% del totale degli scontri automobilistici registrati in Italia nel corso dell’ultimo anno.

Infografica Cellulare e guida

“Questi dati dimostrano come siano fortemente cambiate le abitudini degli italiani. – ha commentato Carlo Rienzi, Presidente del Codacons – Se negli anni passati l’eccesso di velocità era la principale causa di incidente, oggi è l’uso dello smartphone a determinare il maggior numero di sinistri”. Basti pensare che anche solo per inviare un breve messaggio tramite sms o più frequentemente tramite  Whatsapp è necessario prendere il cellulare, sbloccarlo, aprire l’applicazione prescelta, scrivere il testo e infine inviarlo selezionando il destinatario.

Si tratta di operazioni che in media richiedono un tempo che si approssima intorno ai 10 secondi, lo stesso lasso di tempo durante il quale si riescono a percorre circa 300 metri tralasciando così tutte le attenzioni che richiede la strada. Per scattare invece il cosiddetto selfie, fenomeno che pare stare diventando di gran moda anche dal sedile di guida dell’auto, il guidatore si distrae per un tempo medio di 14 secondi, causando pericoli  persino maggiori.

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