Disoccupati, social card 2015: dall’INPS fino a 400 euro al mese

Redazione 15/09/15
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La cosiddetta social card per disoccupati, vale a dire la carta acquisiti straordinaria, costituisce un sussidio sociale i cui requisiti, tuttavia, sono ancora poco chiari. Il sussidio viene distribuito a livello locale, e nonostante sussita già dal 2013, anche se  in via sperimentale, in sole 12 città italiane, pur essendo stato esteso nel 2014 a tutto il Meridione, sono diversi i Comuni in cui, causa della carenza di fondi, non si è mai attivato. Vi sono notevoli differenze rispetto alla social card per i pensionati, vista anche la platea dei beneficiari. In sostanza, si tratta di una carta prepagata ricaricabile, facente parte del circuito Mastercard. La social card per disoccupati può essere utilizzata sia per i pagamenti tramite POS, sia per i prelievi di contante dagli sportelli Postamat (gli ATM di Poste Italiane) che, infine, per i pagamenti delle bollette e per gli acquisti nei punti vendita convenzionati. E’ compreso tra 231 e 400 euro l’importo mensile che può esservi caricato, ricordando che l’ammontare del beneficio si basa sul reddito del nucleo familiare, che va valutato in base all’ISEE, e dal numero dei componenti del nucleo familiare stesso. L’importo mensile spettante, dunque, è pari a:

231 euro per nuclei familiari con 2 componenti;

281 Euro per nuclei familiari con 3 componenti;

331 Euro per famiglie con 4 componenti;

404 Euro per nuclei familiari con più di 5 componenti.

La carta acquisti straordinaria vien trasmessa al domicilio del beneficiario dal Comune, dovendo essere caricata dall’INPS con cadenza ogni due mesi per un totale massimo di 12 mesi.  Le condizioni affinché si possa beneficiare della social card 2015, richiedono anzitutto la residenza in un qualsiasi Comune delle seguenti Regioni: Campania, Calabria, Basilicata, Abruzzo,  Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Tuttavia sarà possibile ottenere la carta anche per coloro che risiedono nei Comuni di: Bari, Catania, Palermo, Milano, Torino, Genova, Venezia, Verona, Bologna, Firenze, Roma e Napoli. In aggiunta ai requisiti di residenza, ai fini della fruizione della social card si deve ottemperare alle seguendi indicazioni:

  •  presenza di almeno un minore all’interno del nucleo familiare;
  • presenza nel nucleo familiare di un componente con un’età compresa tra 15 e 66 anni, che abbia perso l’occupazione negli ultimi 36 mesi, alternativamente alla presenza di un membro del nucleo con contratto di lavoro dipendente o flessibile, con un reddito annuo inferiore a 4.000 euro;
  • possesso della cittadinanza italiana, europea o di un Paese terzo (quest’ultimo caso implica la sussistenza di regolare permesso per soggiornanti CE di lungo periodo);
  • possesso di residenza, da almeno un anno, nel Comune per il quale si fa domanda;
  • reddito ai fini ISEE non superiore a 3.000 euro, patrimonio mobiliare ISEE inferiore a 8.000 euro;
  • eventuale possesso di un’abitazione di proprietà avente un valore ai fini IMU al di sotto di 30.000 Euro;
  •  non possedere un autoveicolo immatricolato nell’ultimo anno, un’auto oltre 1300 cc o una moto che superi i 250 cc, entrambe immatricolate negli ultimi 3 anni;
  • non percepire sussidi mensili, previdenziali o assistenziali che superino i 600 euro, pensioni comprese.

Per beneficiare della social card per disoccupati, inoltre, vige l’obbligo di partecipare a eventuali progetti occupazionali, corsi di formazione e riqualificazione, così come ad altri progetti d’inclusione organizzati dal Comune o dal Centro per l’Impiego territorialmente competente, in aggiunta alla partecipazione obbligatoria a rapporti ed incontri periodici con i servizi sociali comunali.  Presentare la domanda, attualmente, non è ancora possibile. A comunicarlo, di recente, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in una nota informativa: la nuova social card per disoccupati è infatti tuttora in fase di definizione da parte del Governo. I rispettivi moduli, probabilmente, saranno resi disponibili sia presso il Comune di residenza sia presso le Poste; secondo le ultime voci infatti  si prevede la presentazione della domanda tramite uffici postali e successiva spedizione all’INPS. La domanda dovrà contenere le autocertificazioni riguardanti i requisiti del richiedente, a cui dovranno essere allegati altri necessari documenti tra cui: copia del documento d’identità, copia del codice fiscale o della tessera sanitaria, eventuale copia del permesso di soggiorno, eventuale certificazione dello stato di gravidanza e modello ISEE 2015.

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