Carte prepagate: non sono tutte uguali. Scopri perché!

Redazione 01/09/15
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Quanto siete attivi online? Se effettuate anche solo un acquisto ogni tanto, ma soprattutto se vi piacciono la velocità, la sicurezza e l’immediatezza del comprare sul web, il consiglio è di “farvi una cultura” sui metodi di pre-pagamento con le cosiddette carte prepagate.

Del resto, online si compra di tutto. Alimentari, arredamento, prodotti bancari, abbigliamento, viaggi, automobili, case. Pare che, entro il 2020, il mercato globale dell’e-commerce e b2b raggiungerà quota 6.700 mila miliardi di dollari.

Non solo: ci sono noti operatori dei settori giochisocial network e communitymusica, film, intrattenimento  e tanti altri che accettano le carte prepagate online come metodo di pagamento più sicuro e veloce. Anche se il nostro paese si conferma uno dei paesi più sicuri le truffe online sono aumentate negli ultimi anni ed è quindi necessario pensare ad utilizzare metodi di pagamento alternativi.

Carte prepagate: tipologie e funzionamento

Le carte di pagamento prepagate si differenziano dalle carte di debito e carte di credito poiché sono collegate ad un cosiddetto borsellino elettronico, il cui accesso è garantito dalla carta stessa. Il pagamento viene addebitato istantaneamente: questa differenza sostanziale, con gli altri strumenti di pagamento, è un rilevante vantaggio per chi deve incassare l’importo essendo garantito l’immediato accredito.

Molte carte prepagate sono associate e/o collegate ad un conto corrente bancario (carte conto con IBAN), spesso di tipo “light”. Le carte prepagate utilizzano solitamente gli stessi circuiti delle carte di credito (i più utilizzati sono VISA Electron e MasterCard).

In sintesi, le macro tipologie di carta prepagate sono:

  • ricaricabili non agganciate ad un conto corrente (spesso non richiedono un canone, solo il costo di attivazione nonché quello delle ricariche);
  • ricaricabili agganciate ad un conto corrente (spesso richiedono, a parte l’attivazione, anche un canone);
  • usa e getta.

Un’altra differenziazione:

  • carta nominativa (tipicamente sono quelle agganciate ad un conto corrente bancario o postale);
  • carta al portatore (tipicamente quelle usa e getta e quelle, anche emesse dal sistema bancario o postale o di altri circuiti finanziari simili, ma che sono anonime).

La carta al portatore non richiede registrazione e pertanto è utile per il cliente che vuole avere una maggior riservatezza assignment help uk:buy assignement online and get high grades.

Perché collegarsi a un conto? Carte prepagate libere

Le carte prepagate non collegate ad un conto corrente sono divise in due categorie:

  1. Carte Prepagate Ricaricabili: hanno un plafond generalmente più elevato rispetto alle “usa e getta”, e possono essere ricaricate più volte fino alla scadenza della carta.
  1. Carte Prepagate Usa e Getta: sono di importo prefissato (raggiungono un plafond massimo di 500 euro) e non possono essere ricaricate; pertanto, una volta esaurito il credito diventano inutilizzabili.

Le carte prepagate, inoltre, possono essere nominative o al portatore: la carta nominativa può essere di tipo ricaricabile e non vi sono limiti normativi sul plafond. La carta al portatore non richiede la registrazione del titolare,è di tipo “usa e getta” (non può essere ricaricata) ed ha un plafond massimo di 500 euro.

Quale scegliere?

Una delle opzioni possibili è la carta prepagata di paysafecard.it, con cui è possibile effettuare pagamenti in Internet in tutta sicurezza. Si può acquistare presso uno dei 500.000 punti vendita: il pagamento in Internet avviene inserendo il PIN a 16 cifre e si può scegliere tra i valori 10, 25, 50 o 100 euro.

La scelta della carta prepagata dipende ovviamente dall’utilizzo che ne fate, sia in termini di quantità di acquisti che di importi. Ci sono anche portali specializzati che danno preziosi consigli sulle modalità di scelta, fornendo anche una lunga lista di alternative.

Redazione

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