Decreto pensioni approvato alla Camera. Modifiche e cifre dei rimborsi

Redazione 02/07/15
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Decreto pensioni, avanti tutta in previsione del primo agosto. I rimborsi sono sempre più vicini e il Parlamento non può aspettare un minuto in più per la conversione del provvedimenti che li ha istituiti. Ieri, primo importante via libera dalla Camera dei deputati.

Si tratta, come noto, del decreto che, a seguito della sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittimo il blocco alle indicizzazioni degli assegni Inps a partire dal 2012, ripristina una quota ridotta di queste risorse sottratte ai pensionati già a partire dal prossimo mese di riscossione.

La Camera dei deputati, in prima lettura, ha concesso il via libera con 310 voti a favore, 164 contrari e due astenuti. Ci sono ancora poco più di due settimane per la conversione definitiva del decreto, che prima del 20 luglio dovrà essere approvato in via definitiva e la sua legge di conversione pubblicata in Gazzetta per l’entrata in vigore.

Nei giorni scorsi, comunque, è stata diramata anche la circolare Inps collegata al testo presentato dal governo, che si prefigge di mettere in attuazione le disposizioni contenute nel provvedimento di rimborso.

QUI TUTTE LE INDICAZIONI DELLA CIRCOLARE

Il testo, nonostante la sua urgenza, non è stato però approvato senza modifiche da parte dell’aula di Montecitorio. L’esame, pur essendosi protratto più del previsto obbligando il Senato a una corsa contro il tempo per l’ok definitivo, non ha mancato di inserire nel testo del decreto alcune piccole correzioni che comunque non rivoluzionano l’impianto generale del piano rimborsi.

Le correzioni apportate, comunque, erano già passate per la commissione Lavoro, dove il testo è stato analizzato fino alla scorsa settimana, prima di arrivare in aula per la votazione che si è svolta in tempi tutto sommato brevi.

Cig. E’ stata disposto, tra gli emendamenti presentati al decreto, il rifinanziamento della Cassa integrazione guadagni straordinaria per cessata attività, con possibilità in  presenza di certi requisiti di usufruire dell’ammortizzatore anche nel secondo anno dopo la chiusura.

In generale, dunque, rimane valido il programma per i rimborsi deciso da Renzi e Padoan, con la famosa quota una tantum del primo agosto e il progressivo ripristino entro il 2016 della rivalutazione interrotta.

QUI IL TESTO UFFICIALE

QUI IL DECRETO SPIEGATO ARTICOLO PER ARTICOLO

 

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