Pubblicazioni matrimonio in Comune e/o Chiesa: tutto quello che dovete sapere

Redazione 01/06/15
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Estate, tempo di sposarsi. La stragrande maggioranza delle unioni ‘legali’ effettivamente arriva nei mesi più caldi, e allora un bel vademecum sulle pubblicazioni matrimonio, necessarie prima dell’atto, può semplificare la vita dei fidanzati italiani che hanno deciso di effettuare lo storico passo.

Pubblicazioni matrimonio: cosa sono e a cosa servono

Le pubblicazioni matrimonio sono un avviso pubblico con il quale la coppia manifesta la volontà di sposarsi affisso nel comune di residenza dei nubendi. Se gli sposi sono residenti in due Comuni diversi, l’avviso viene pubblicato in tutte e due le città. Per potersi sposare sia con rito civile sia con rito religioso sono necessarie le pubblicazioni di matrimonio.

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In teoria hanno la funzione di far sapere a tutti che due persone si sposano. Tempo addietro erano necessarie per evitare che qualcuno ‘in uno stato non consono’ (cioè già sposato…) si sposasse all’insaputa di tutti.  Oggi le pubblicazioni hanno un carattere informativo e servono per comunicare alla propria città che ci si sta sposando.

Quanti documenti servono?

Le pubblicazioni matrimonio non richiedono chissà quanti documenti: grazie all’autocertificazione, la burocrazia si è notevolmente ridotta e le procedure sono state semplificate.

Può essere utile anche un colloquio chiarificatore con il parroco o il comune circa un anno prima al fine di aver ben presente tutta la trafila che dovrete seguire: di norma l’iter si completa in tre mesi (raramente fino a sei mesi). Ovviamente, se vi sposate in una metropoli e magari in un periodo ‘caldo’ (giugno-luglio-agosto), e ancora in una parrocchia diversa dalla vostra, conviene muoversi con largo anticipo.

Importante: la validità dei documenti, sia del Comune che della Chiesa, è sempre di 6 mesi. A questo punto bisogna differenziare tra le pubblicazioni matrimonio per Chiesa e Comune o quelle solo per il Comune (se il rito sarà esclusivamente civile).

Matrimonio religioso

Se avete deciso di celebrare un rito religioso, cominciate dal vostro parroco (anche nel caso desideriate sposarvi in un’altra chiesa). Dovrete consegnare inizialmente i certificati di battesimo e di cresima reperibili presso la vostra parrocchia (che potrebbe essere diversa da quella in cui risiedete ora!).

Segue quindi la formalità del Consenso religioso, dopo la quale vi viene consegnato il certificato di richiesta delle pubblicazioni matrimonio da consegnare in Comune. Se le vostre parrocchie sono diverse, ricordate di far richiesta di pubblicazione in ambedue.

Per la Chiesa tutti i documenti saranno in regola se avrete consegnato anche l’attestato di frequenza al corso pre-matrimoniale (anche compiuto in altra sede) e lo Stato dei documenti, che è un attestato da consegnare al parroco della chiesa dove vi sposate e rilasciato dalle vostre parrocchie.

Al termine della trafila (dopo circa un paio di settimane) viene rilasciato il certificato di avvenute pubblicazioni, da consegnare al parroco, che provvederà ad esporre le pubblicazioni religiose in parrocchia.

Matrimonio civile

In ogni comune esiste un ufficio preposto alla registrazione dei matrimoni: i documenti necessari per le pubblicazioni matrimonio (oltre ad un documento di identità valido) sono l’atto di nascita e il certificato contestuale (contenente informazioni anagrafiche).

Occorre quindi fissare una data per effettuare il consenso, procedura ufficiale tramite la quale il Comune registra la reciproca volontà di sposarsi: non è necessaria la presenza di testimoni; addirittura è possibile che si presenti solo uno dei due futuri coniugi, purché in possesso di delega firmata, copia della carta d’identità e del codice fiscale dell’altro e richiesta di pubblicazione rilasciata dal parroco. A questo punto il Comune espone le pubblicazioni.

Redazione

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