Pensioni, riforma pagamenti Inps: da oggi tutti il primo del mese

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Il primo giugno è una data che vuole essere storica nella previdenza italiana. Oggi, infatti istituzioni ed enti bancari sono sotto osservazione per il debutto delle pensioni al primo del mese, per tutti.

Si tratta di una innovazione introdotta nelle passate settimane, a seguito di un dialogo molto serrato tra Inps, Poste e istituti bancari che ha visto il coronamento dei propositi di armonizzare tutti gli assegni al primo del mese per tutti gli iscritti a ogni tipo di gestione previdenziale.

Il proposito era stato espresso inizialmente dal presidente Inps Tito Boeri, il quale aveva annunciato come primo intervento al welfare delle pensioni proprio l’adeguamento del calendario relativo alle erogazioni per i pensionati.

Ebbene, dopo aver trovato la quadra con gli sportelli che l’Inps utilizza per inviare gli assegni ai destinatari, da oggi si fa sul serio: per effetto del messaggio 3519 del 25 maggio, che ha ufficializzato l’avvento del nuovo “giorno di paga” universale per i pensionati italiani, in attuazione di quanto inizialmente disposto dal governo con il decreto 65/2015, in vigore dalla scorsa settimana, nel quale sono stati ufficializzati i rimborsi per le mancate rivalutazioni.

La necessità di spostare tutti i pagamenti Inps al primo del mese deriva dalla necessità, come detto, di utilizzare un unico giorno del mese per saldare gli assegni ai titolari della prestazione.

Dunque, da oggi tutte le procedure si sono standardizzate e rese uniformi con il passaggio delle varie scadenze a un’unica giornata, valida equamente per tutti i soggetti dell’Inps, anzi del SuperInps, che ora ingloba anche Inpdap ed Enpals.

In proposito, l’istituto previdenziale sottolinea che l’unica voce oggi mancante all’appello dovrebbe essere quella che riguarda i versamenti incrociati dei vari enti relativi a un singolo contribuente. Questo ulteriore step verrà superato, assicurano i tecnici del welfare, tra trenta giorni, dunque all’appuntamento del mese di luglio, quando il rodaggio della novità promessa da Boeri, ispirata da Renzi e infine messa a verbale, dovrebbe essere già avviata.

In caso che il primo del mese sia un giorno festivo, il pagamento sarà effettuato nel primo giorno in cui gli sportelli bancari saranno operativi successivamente.

Molto, comunque, dipenderà dall’esito odierno: se non ci saranno intoppi, allora potrà proseguire la sperimentazione fino all’entrata a regime. Viceversa, potrebbe anche verificarsi una clamorosa retromarcia, che costringerebbe governo e Inps a rimangiarsi i piani sin qui promessi.

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Francesco Maltoni

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