PA sempre più digitale: cresce l’attenzione degli Atenei

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L’Amministrazione pubblica italiana si caratterizza per uno stato, ormai almeno decennale, di “informatica parallela”, segnato quindi dalla contemporanea presenza di processi analogici e digitali, nonostante la chiarezza degli artt. 40 e 41 del Codice dell’Amministrazione Digitale – CAD (D.lgs. n. 82/2005), che rendono obbligatoria la creazione e gestione dei documenti in modalità informatica e non più cartacea.

Una situazione di fatto, appena descritta, nella quale si colloca un impianto normativo, incentrato sul citato CAD e sulla regolamentazione ad esso connessa, di valore primario a livello internazionale.
Le ultime disposizioni introdotte dal legislatore con il Dpcm del novembre 2014 e i due decreti datati 3 dicembre 2013, dettate in materia di conservazione elettronica, protocollo informatico e dematerializzazione dell’attività amministrativa, si inseriscono proprio nella cornice normativa del CAD, obbligando tutti gli Enti i ad adeguarsi per evitare sanzioni ed irregolarità.

Il quadro dell’Amministrazione digitale è completato, da ultimo, dall’obbligo di fatturazione elettronica a regime entro il 31 marzo 2015, un obbligo che contempla un effettivo cambiamento procedurale che si inserisce nell’ampio contesto della digitalizzazione.

Per questo, tra gli Atenei che si stanno attrezzando, l’Università del Salento da qualche anno eroga il Master di II livello in Management pubblico e eGovernment, con l’obiettivo duplice, di formare il nuovo Manager pubblico, necessariamente sempre più “digitale”, e di fornire un’adeguata formazione di settore ai professionisti che, a vario titolo, intendono interfacciarsi con la pubblica amministrazione.

Marco Mancarella

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