Certificazione Unica per lavoratori autonomi e dipendenti

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Una delle novità fiscali più attese del 2015 è la “Certificazione Unica”: si tratta di un modello che racchiude il vecchio modello CUD (per i lavoratori dipendenti e assimilati) e le certificazioni dei redditi (dei lavoratori autonomi, dei percettori di provvigioni e dei percettori di redditi diversi soggetti a ritenuta, a titolo di acconto o d’imposta).

Questa novità nasce grazie all’introduzione delle cosiddette semplificazioni fiscali: infatti, l’invio telematico di queste informazioni servirà per il 730/2015 precompilato che l’Agenzia delle Entrate ha intenzione di rendere disponibile già dal 15 aprile 2015.

Quello che meno si capisce, però, è il motivo per cui l’Agenzia abbia deciso di inserire, in questo modello di certificazione, i lavoratori autonomi e gli agenti di commercio, considerando che, al momento della dichiarazione dei redditi, questi soggetti non dovranno compilare il  modello 730 ma l’UNICO.

Cosa è in arrivo con la nuova Certificazione unica

Le novità, infatti, riguardano soprattutto i lavoratori autonomi, che si troveranno ad avere a che fare con un modello di certificazione dei compensi uguale per tutti e, se sostituti d’imposta, dovranno provvedere direttamente, o tramite intermediario, all’invio telematico entro la scadenza fissata.

Per i lavoratori dipendenti, invece, le novità riguardano la sezione relativa al credito degli 80 euro (per i redditi che non superano i 26.000 euro), la sezione relativa alle somme erogate per la produttività del lavoro e la tabella per l’attribuzione delle detrazioni dei familiari a carico.

Da quest’anno, la Certificazione Unica andrà inviata in via telematica – direttamente dai sostituti di imposta, oppure tramite un intermediario – all’Agenzia delle Entrate entro il 9 marzo 2015.

La scadenza ordinaria di ogni anno è stata individuata nel giorno 7 marzo, ma essendo quest’anno un sabato, il termine è stato prorogato.

Ai lavoratori andrà, invece, direttamente inviato entro il 28 Febbraio.

Le sanzioni per il mancato, tardivo o erroneo invio saranno piuttosto alte: stiamo parlando di 100 euro per ogni certificazione non trasmessa o trasmessa con errori.

Se ci si dovesse accorgere dell’errore, si potrà inviare la certificazione sostitutiva entro 5 giorni successivi la scadenza ordinaria, quindi il termine ultimo dell’invio sarà il 12 marzo (5 giorni dal 7 marzo).

Riassumendo, gli invii delle certificazioni saranno di tre tipi:

ordinari, sostitutivi e di annullamento.

• Ordinari: contengono le certificazioni compilate con i dati richiesti.

• Sostitutivi: andranno a sostituire le certificazioni già inviate

• Di annullamento: serviranno ad annullare le certificazioni già inviate.

C’è da aggiungere che sia i consulenti del lavoro che i commercialisti, tramite i rappresentanti dei rispettivi Ordini professionali, stanno chiedendo una proroga delle scadenze attualmente previste, motivata dal notevole ritardo con il quale è stato pubblicato on line il software per l’invio delle certificazioni, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate solo dal 5 Febbraio.

 

Alyssa Panepinto

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