Decreto flussi 2015: quasi 18mila posti. Come fare domanda

Redazione 08/01/15
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E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 29 dicembre 2014 il decreto flussi 2015, che regola gli ingressi temporanei in Italia dei lavoratori provenienti da Paesi stranieri. Ancora speranze per la sanatoria, anche se all’orizzonte non si vedono novità significative.

Le domande sono aperte dal 30 dicembre, giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta del provvedimento che determina le quantità ammesse di lavoratori in arrivo da Stati extra Unione europea.

Per il 2015, sono in tutto 17.850 le posizioni consentite dal ministero dell’Interno, che pone in regola l’ingresso di cittadini extracomunitari, i quali potranno fare domanda collegandosi al sito del ministero del Lavoro.

Le ragioni a cui possono appellarsi i lavoratori per rientrare nel programma del decreto flussi sono, rispettivamente: lavoro subordinato non stagionale e lavoro autonomo, con la quota di 2mila lavoratori già inserita nel computo come anticipazione per rientrare nei ranghi di Expo 2015, la manifestazione in partenza il prossimo primo maggio a Milano.

Di questi, mille stranieri che facciano domanda per essere inclusi al decreto flussi, dovranno aver portato a termine i programmi di formazione e istruzione nel Paese di provenienza.

Un’ulteriore frazione compresa nel provvedimento varato a fine anno dal governo Renzi, è quella che riserva 2mila e 400 posti dei quasi 18mila disponibili alle seguenti categorie:

imprenditori di società che svolgono attività di interesse per l’economia italiana che effettuano un investimento significativo in Italia, che sostiene o accresce i livelli di reddito;

liberi professionisti esercenti professioni vigilate, oppure non regolamentate ma rappresentative a livello nazionale e comprese negli elenchi curati dalla Pubblica amministrazione;

titolari di cariche di amministrazione o di controllo di società, di società non cooperative, espressamente previste dalla normativa vigente in materia di visti d’ingresso;

artisti di chiara fama internazionale, o di alta qualificazione professionale, ingaggiati da enti pubblici oppure da enti privati;

cittadini stranieri per la costituzione di imprese “start-up innovative” e titolari di un rapporto di lavoro di natura autonoma con l’impresa.

In aggiunta, vengono ammessi alle quote 100 lavoratori in arrivo dai Paesi del Sudamerica come Argentina, Brasile, Uruguay e Venezuela.

Permessi di soggiorno

Ma la notizia più attesa è quella che prevede, con il decreto, la conversione in permessi di soggiorno delle seguenti quantità:

Lavoro subordinato

4050 permessi di soggiorno per lavoro stagionale;

6000 permessi di soggiorno per studio, tirocinio   e/o formazione professionale;

1.000 permessi di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da altro Stato membro dell’Unione europea;

Lavoro autonomo

1.050 permessi di soggiorno per studio, tirocinio   e/o formazione professionale;

250 permessi di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da altro Stato membro dell’Unione europea.

VAI AL TESTO DEL DECRETO FLUSSI 2015

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