Canone Rai 2014, sì imprese ma non tutte: come evitare il saldo

Redazione 01/07/14
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Canone Rai 2014, anche a distanza di mesi dalla scadenza per i contribuenti, continuano le sorprese. Da alcuni giorni, infatti, artigiani, imprese e associazioni di categoria non fanno che protestare per l’improvvisa ingiunzione di pagamento ricevuta dalla tv di Stato.

Qualora, infatti, un’attività regolarmente in svolgimento possieda un apparecchio in grado di ricevere le trasmissioni della televisione pubblica, in questi giorni sarà stata recapitata la busta con l’invito a versare il canone. Dunque, anche in presenza di dispositivi come computer, tablet o altri macchinari diversi dalla televisione, il servizio pubblico ha chiesto alle imprese di versare la propria quota.

Si tratta, in breve, del cosiddetto canone speciale, che prevede come ogni attività iscritta alla Camera di Commercio sia tenuta a pagare il dovuto qualora detenga nei propri uffici o locali almeno un apparecchio in grado di trasmettere i programmi dei canali Rai.

In ogni caso, rimane una scappatoia: la possibilità, cioè, di dimostrare come eventuali personal computer o altri dispositivi, non siano utilizzati per la visione dei programmi in onda sulle reti Rai, ma servano essenzialmente a copi lavorativi. Con tutto ciò che, ovviamente, in temrini di dispendio di tempo e di ricorso agli uffici pubblici, questo può significare.

“Il punto è che finora la Rai è stata timida ma ora non più – spiega il consigliere Antonio Verro – la polemica di quesi giorni è una vecchia storia”. E, come ogni anno si ripete in occasione della scadenza dell’abbonamento radio tv richiesto ai semplici spettatori casalinghi, torna il solito ritornello: “Il canone è una tassa di possesso e lo devono pagare tutti quelli che detengono uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive”.

Tutti coloro che usufruiscano del piccolo schermo in un’attività di lucro ricade nell’obbligo disposto dalla legge: così, insomma, alberghi, bar, parrucchieri, uffici e studi con sale d’aspetto dove si trova un televisore così come una sala tv, sono dunque tenuti a saldare il dovuto.

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