Permesso unico immigrati, ok al decreto. Sanatoria: esame su 15mila

Redazione 07/03/14
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Il permesso unico di soggiorno per gli immigrati è realtà. Benché in ritardo di quasi due mesi, il decreto legislativo che introduce la nuova disciplina per l’autorizzazione agli extracomunitari, per vivere e lavorare in Italia, è stato approvato.

Recependo la direttiva 2011/98/UE, il decreto approvato dal governo lo scorso venerdì ha dunque posto le basi per le prossime modifiche al Testo unico sull’Immigrazione, inserendo la dicitura “permesso unico di lavoro”.

L’obbligo a cui l’Italia ha deciso di accodarsi prevede l’istituzione di un sistema unificato di rilascio del documento di autorizzazione, in grado di fornire autorizzazione alla residenza nel Paese, che alla possibilità di svolgervi un’occupazione.

Tramite questa nuova legge, poi,  i lavoratori stranieri vengono posti sullo stesso piano di quelli autoctoni, con particolare attenzione riguardo le condizioni di lavoro, la retribuzione e il licenziamento, compreso anche sicurezza e salute: insomma, in tema di diritti fondamentali, di accesso al salario e condizioni lavorative, la normativa europea equipara in tutto e per tutto i lavoratori extracomunitari ai cittadini nativi.

Per gli Stati aderenti, rimane la possibilità di derogare o, comunque, delimitare la parità di trattamento, specialmente nel comparto del welfare, riguardo quei lavoratori che non abbiano svolto un’attività occupazionale nell’arco di sei mesi. Dunque, la sicurezza sociale potrà essere circoscritta da parte dei singoli Stati in riferimento alle situazioni di stallo lavorativo.

Alla direttiva, comunque, non si sono accodate Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca: con eccezione di questi Paesi, in tutta l’area Ue sarà inaugurata una sola procedura per ottenere i visti necessari alla residenza e al lavoro sul territorio dello Stato contraente.

Con l’adozione del decreto legislativo, comunque, il governo italiano ha aumentato i tempi di produzione del permesso di soggiorno, innalzati da 20 a 60 giorni, senza intervenire con decisione sulle procedure inerenti il rilascio stesso del permesso.

Novità riguardo anche la sanatoria 2012: il Viminale ha chiesto all’Avvocatura dello Stato un parere sull’ok al permesso per attesa occupazione a 15mila lavoratori stranieri non domestici, estromesso dalla procedura a causa del Durc irregolare del datore di lavoro.

 

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