Pensioni ai professionisti, se il reddito è zero la cassa può revocare gli anni

Redazione 14/01/14
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Professionisti bistrattati anche sul fronte della pensione. Non bastavano livelli di crisi economica inauditi, interi settori del mercato in ginocchio e riforme molto criticate, così come di dubbia utilità, al pari dell’avvento del Pos negli studi. Ora, a quanto pare, architetti, ingegneri e compagnia rischiano anche di trovarsi senza contributi previdenziali.

A rivelarlo, la comunicazione di Inarcassa inviata ai professionisti dell’edilizia che nel 2013, hanno fatturato zero: se entro 30 giorni questi non provvederanno a dimostrare l’assenza di continuità professionale, verranno automaticamente ridotti gli anni di anzianità relativi all’iscrizione alla cassa.

Lo spiega, nel suo blog sul fattoquotidiano.it, Eleonora Carrano, la quale, citando l’articolo 7 del Nuovo statuto Inarcassa, spiega La Giunta Esecutiva di INARCASSA può provvedere alla revisione degli iscritti con riferimento ai requisiti di continuità dell’esercizio professionale nell’ultimo quinquennio, rendendo inefficaci agli effetti della anzianità di iscrizione i periodi per i quali, entro il medesimo termine, detta continuità non risulti dimostrata.”.

Insomma, la cassa si concede piena potestà di intervento su quegli iscritti che, nell’anno precedente, non abbiano svolto alcun giro di affari sulla base della professione per cui risultano aderenti al sistema di previdenza. In questo modo, Inarcassa si affida piena facoltà di ridurre gli anni di iscrizione da parte dei professionisti tecnici.

Come nota la blogger, c’è poi un ulteriore aspetto a creare maggiore sconcerto per i già bistrattati professionisti del’edilizia: la comunicazione preventiva dei ricavi. Si tratta, nello specifico, della previsione secondo cui “per la sussistenza del requisito della continuità dell’esercizio professionale ed a conferma del possesso di tutti i requisiti di cui sopra, l’iscritto dovrà, con le modalità della Legge 4 gennaio 1968 n. 15, sottoscrivere in proposito ed in via preliminare una dichiarazione resa sotto la propria responsabilità ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445″.  

Insomma, architetti e ingegneri si vedono stretti nella morsa di un mercato sempre più bloccato, basse opportunità occupazionali e di crescita, oltre che di un’avversione conclamata della previdenza dedicata a coloro che svolgano meno affari. Una situazione che non lascia presagire nulla di buono anche per i mesi a venire.

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