Legge elettorale incostituzionale, in arrivo le motivazioni della Consulta

Redazione 13/01/14
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In giornata la Corte costituzionale dovrebbe depositare le motivazioni della sentenza che, lo scorso 4 dicembre, ha dichiarato illegittimo il Porcellum legge Calderoli 270 del 2005.

C’è molta attesa per la diffusione del testo completo delle motivazioni. Il pronunciamento completo della Consulta, infatti, chiarirà una volta per tutte gli effetti della sentenza e, soprattutto, se il paese attualmente detiene o meno una legge elettorale.

Come si ricorderà, la Corte ha bocciato due aspetti in particolare del Porcellum: iò premio di maggioranza e le liste bloccate, tra i punti più storicamente contestati della norma ora finita in soffitta dopo ben otto anni e tre tornate elettorali in cui è stata utilizzata.

Secondo gli analisti, dopo il deposito delle motivazioni il Paese si troverebbe ad avere un sistema elettorale puro con obbligo di preferenza. Il che, ovviamente, consentirebbe di tornare alle urne senza dovere per forza passare attraverso un’intesa parlamentare per una nuova norma.

Ecco il comunicato completo emanato dalla Corte costituzionale

“La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 270/2005 che prevedono l’assegnazione di un premio di maggioranza – sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica – alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione.

La Corte ha altresì dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali “bloccate”, nella parte in cui non consentono all’elettore di esprimere una preferenza.

Le motivazioni saranno rese note con la pubblicazione della sentenza, che avrà luogo nelle prossime settimane e dalla quale dipende la decorrenza dei relativi effetti giuridici.Resta fermo che il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali”.

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