Nuovo Redditometro 2013: come spiegare il discostamento del 20%

Redazione 05/08/13
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Il redditometro è diventato attivo a tutti gli effetti ed ogni hanno passerà in rassegna il reddito, rapportandolo alle spese sostenute, di almeno 35 mila contribuenti italiani che presentano delle anomalie o un discostamento dalle aspettative del Fisco di oltre il 20%. Vediamo qui di seguito una serie di casistiche più o meno comuni nelle quali tanto l’analisi del fisco quanto i cittadini si possono imbattere, e come può il contribuente giustificare la propria posizione al fischio senza incorrere in infrazioni.

Acquisto di Immobili

Se un cittadino ha comprato nel 2009 un appartamento di 110 metri quadrati per 450mila euro, con mutuo quinquennale per 100 mila euro, con rate annue di circa 20 mila euro, a fronte di un reddito dichiarato nel 2009 di 80 mila euro, ci sono le condizioni perché si verifichi uno scostamento superiore al 20%. Dunque l’ufficio, in questo caso, convoca il contribuente affinché giustifichi l’esborso di 375 mila euro effettuato nello stesso anno.

In contraddittorio, il contribuente dovrà spiegare l’esborso di 375 mila euro nel 2009 dimostrando, ad esempio, con documenti, di aver ricevuto una parte della somma dai propri genitori successivamente al disinvestimento di Bot e Cct in scadenza quell’anno. Per il resto, potrà dimostrare di aver convissuto negli anni precedenti con i genitori e di aver potuto risparmiare e aver investito una parte del proprio reddito annuo in fondi di investimento ad alto rendimento.

Stipendio Colf

Nel caso in cui si sia assunta nel 2010 una collaboratrice domestica, erogandole uno stipendio di circa mille euro al mese, al lordo dei contributi previdenziali e si sia dichiarato nel medesimo anno di imposta un reddito professionale di circa 32 mila euro; l’ufficio, in base a questi parametri, ricalcolerà un reddito maggiore della soglia di tolleranza del 20%. In questa circostanza saranno i 12 mila euro per la colf  l’esborso da spiegare.

Durante il contraddittorio, il cittadino potrà ad esempio dimostrare, mediante prove documentali, che nello stesso anno 2010 la sua Cassa professionale di assistenza e previdenza gli ha liquidato un’indennita, nel caso di una donna, di maternità per circa 15 mila euro. In alternativa, potrà dimostrare che, mensilmente, suo marito provvede all’accredito della somma di mille euro sul suo conto corrente, usata poi per pagare lo stipendio alla colf.

Acquisto Auto

Nell’ambito dell’acquisto di automobili, se nel 2010 si ha acquistato un’auto di grossa cilindrata per circa 45 mila euro, pur risultando privi di reddito e, dunque, non avendo mai presentato alcuna dichiarazione dei redditi, l’ufficio convocherà in contraddittorio il contribuente per avere spiegazioni sulla provenienza del denaro necessario all’acquisto dell’auto e delle relative spese finalizzate al suo mantenimento e gestione.

Il contribuente potrà dimostrare, ad esempio con la copia di assegni o bonifici, di aver ricevuto la provvista necessaria ad acquistare l’autovettura dai suoi familiari (genitori, nonni, zii, fratelli) in occasione del suo diploma di laurea e/o di altre ricorrenze. Inoltre, sarà importante dimostrare che le spese riguardanti il mantenimento dell’autovettura sono sostenute dagli stessi familiari che dichiarano un reddito sufficientemente capiente.

Lavori in casa

Un contribuente che ha ristrutturato nel 2009 un appartamento di sua proprietà, sostituendo infissi, porte e pavimentazione per un importo di circa 50 mila euro, godendo così delle detrazioni previste dalla legge, ha dichiarato nello stesso anno un reddito annuo pari a 30 mila euro. Dal momento che in questo modo si riscontra  uno scostamento superiore al 20%, l’ufficio convoca il contribuente per avere chiarimenti sull’esborso.

In contraddittorio, il cittadino potrà dimostrare di aver messo da parte la somma necessaria alla ristrutturazione grazie ai canoni percepiti in seguito alla locazione dell’immobile ristrutturato e dichiarati regolarmente negli anni precedenti. Alternativamente, lo stesso contribuente potrà dimostrare di aver usato il proprio trattamento di fine rapporto liquidato dal datore di lavoro nel 2008 con la cessazione del rapporto di lavoro.

Acquisto di uno studio professionale

Poniamo che un professionista abbia acquistato nel 2010 un immobile ad uso ufficio per 300 mila euro, senza accendere un mutuo o un altro tipo di finanziamento, a fronte di un reddito professionale annuo di circa 80 mila euro. Poiché ci sono le condizioni per uno scostamento superiore al 20% tra quanto dichiarato e quanto speso dal professionista, l’ufficio convoca il contribuente perché chiarisca la sua posizione finanziaria.

In sede di contraddittorio, il professionista potrà dimostrare di aver acquistato lo studio tramite l’uso di titoli finanziari in scadenza per 220 mila euro e tramite la cessione di titoli cambiari per 80 mila euro, che sono stati a lui ceduti da una società sua cliente, per servizi di assistenza e consulenza prestati negli anni 2008 e 2009

Lesaing Barca

Nel 2009 un contribuente firma un contratto di leasing per un’imbarcazione turistica, per un valore di 150 mila euro, con canone annuo quinquennale di 30 mila euro. Negli anni di imposta 2009, 2010 e 2011 lo stesso contribuente ha dichiarato redditi imponibili di partecipazione per circa 35 mila euro. Alla luce di questa circostanza, l’ufficio lo convoca per giustificare il pagamento del canone di leasing.

Il contribuente potrà dimostrare in contraddittorio che nel 2008 ha venduto un immobile di sua proprietà, ottenendo tra l’altro una plusvalenza immobiliare, e che usa, ogni anno, una parte di quella somma, accreditata sul suo conto corrente, per pagare i canoni di locazione. La dimostrazione dovrà in ogni caso avvenire con l’esibizione dell’atto di vendita e dell’estratto del conto da cui si evince l’accredito della somma.

Investimenti Finanziari

Un cittadino con un reddito da lavoratore dipendente di 35 mila euro, nel 2010 ha realizzato investimenti finanziari e, dunque, ha sottoscritto fondi di investimento mobiliare per la somma complessiva di circa 150 mila euro. L’ufficio convoca il contribuente perché possa chiarire le operazioni finanziarie effettuate per dimostrare come sia stato in grado di realizzare gli investimenti finanziari.

In sede di contraddittorio il contribuente potrà produrre il testamento olografo di uno zio defunto l’anno precedente, da cui si evinca il lascito di una somma di denaro per 50 mila euro, e, nello stesso tempo, la donazione da parte dei propri genitori di un’altra somma per 100mila euro, derivante dalla vendita di terreni di loro proprietà, regolarmente registrata.

Spese per la scuola

Sia nel 2010, sia nel 2011, un contribuente ha dichiarato un reddito di circa 15 mila euro. Per gli stessi anni, ha pagato rette scolastiche per i suoi due figli per circa 42mila euro. Inoltre, sempre in questi due anni, risulta socio di un circolo sportivo esclusivo, la cui quota di partecipazione annua ammonta a circa 7mila euro. L’ufficio convoca il contribuente per chiedere spiegazioni sulle spese sostenute.

Il contribuente potrà dimostrare di aver utilizzato delle indennità che gli sono state corrisposte a titolo di risarcimento. È stato infatti il direttore generale di un’azienda multinazionale fino al 2008, poi sollevato dall’incarico prima della scadenza senza giusta causa. Per il danno economico, oltre che di immagine, subìto, l’ex manager è stato così risarcito dalla multinazionale, in esecuzione di una sentenza

Acquisto opere d’arte

Nel 2009 un contribuente, con la passione dell’arte moderna, ha rilevato da una galleria alcuni quadri per un valore di 25 mila euro. Nello stesso anno, il contribuente ha dichiarato un reddito di lavoro dipendente di circa 32 mila euro. Viste le condizioni per uno scostamento di gran lunga superiore al 20% tra quanto dichiarato e quanto speso nel 2009, l’ufficio convoca il contribuente, perché  giustifichi la spesa sostenuta.

Il contribuente potrà dimostrare di aver conseguito nel 2008 o, comunque, negli anni precedenti, una plusvalenza – regolarmente dichiarata – in seguito alla cessione di quote societarie, come è possibile evincere da un atto notarile. In alternativa, lo stesso contribuente potrà dimostrare di aver conseguito un guadagno (anch’esso regolarmente dichiarato) di un altro oggetto d’arte posseduto.

Acquisto Viaggi

Il cittadino, proprietario dal 2009, di una ditta individuale con reddito annuo dichiarato di circa 14 mila euro, ha acquistato per ottobre dello stesso anno un pacchetto vacanze presso un tour operator, per un soggiorno di circa quattro settimane in Polinesia, al prezzo di circa 20 mila euro. L’ufficio, alla luce dello scostamento tra reddito dichiarato e spesa, convoca in contraddittorio il contribuente, per consentirgli di giustificarsi.

In sede di contraddittorio con l’ufficio, il contribuente potrà dimostrare di essersi sposato nel 2009 e di aver ricevuto come regalo di nozze delle quote per il viaggio da tutti i familiari e gli amici o di aver conseguito, ad esempio, una vincita alla lotteria. In questo caso, però, sarà necessario non solo esibire il titolo relativo alla vincita, ma anche provarne la titolarità (ad esempio con l’esibizione di un biglietto nominativo)

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